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Barbera non mette le ali al Red Bull Ring, ma fa sue le FP1





Conclusa all’insegna delle Ducati di Barbera e Dovizioso le prime libere. Il cielo è stato clemente, ed ai piloti non sono servite le gomme Rain. In difficoltà Valentino Rossi, soprattutto nel secondo settore.

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Inizio turno all’insegna del cielo plumbeo e carico di pioggia, tutti i piloti sono così scesi subito in pista con Soft davanti e Medium dietro. Il primo a prendere la testa è Scott Redding, che per 3 passaggi si migliora abbassando il limite a1’26”1. Redding che per il 2018 lascierà la sua moto a Jack Miller: ieri Pramac ha annunciato il passaggio dell’australiano tra le proprie file. Per Redding si vocifera un passaggio in Aprilia al posto di Sam Lowes. A dieci minuti dall’inizio è Valentino Rossi a mettersi davanti a tutti, non scendendo però sotto il 1’26”. Ci penda pochi secondi dopo Marc Marquez, in 1’25”5, ad al passaggio successivo il #93 stampa uno strabiliante 1’24”9, relegando il compagno Pedrosa ad oltre mezzo secondo mentre Redding e Dovizioso risalgono piazzandosi alle spalle del duo HRC. Alla fine del primo terzo di turno tutti ai box, con i soli Lorenzo e Abraham in pista. KTM, in 15/a posizione con Pol Espargarò, sta usando in questa sessione un nuovo telaio.

A 20 minuti dal termine tutti nuovamente in pista. Si rivede Iannone, che si interpone tra la GP17 di Dovizioso e loa sua Ex GP16 in uso a a Redding. All’inizio di questo run i piloti hanno lavorato senza badare troppo ai riscontri cronometrici, oltre a Iannone è Dovizioso l’unico a guadagnare posizioni migliorando il proprio crono, ricucendo il gap con Marquez arrivando a 1 decimo. Dovizioso in questo secondo stint ha utilizzato la carenatura alata e al passaggio successivo Dovi riesce anche a passare in testa, girando in 1’24”7. Risalgono le Yamaha Tech3, con Zarco momentaneamente quarto davanti a Folger e dietro a Maverick Vinales, mentre Rossi anche in questo run ha faticato a trovare un miglioramento costante, ritrovandosi nuovamente in 11/a posizione, davanti a Lorenzo.

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A 10 minuti dal termine sono iniziati i preparativi per il Time Attack. Risale Redding che arriva in terza posizione a meno di 3 decimi da Dovizioso, ma in generale, complici le condizioni meteo, i piloti faticano ad essere efficaci al primo giro lanciato nonostante pneumatici morbidi. Negli ultimi istanti, fioccano i caschi rossi ed arancioni, anche se l’unico a spodestare Dovizioso è Barbera, ma Desmodovi non ci sta e 30 secondi dopo si riprende il comando in 1’24”502, ancora con le ali, prendendo la bandiera a scacchi. Ma il tempo gli viene cancellato pochi istanti dopo per aver ecceduto i limiti della pista in curva 9, con tutta gioia di Barbera che chiude così davanti le FP1.

Prima posizione per l’esperto Hector, in 1’24”631, davanti a Dovizioso e Pedrosa per un decimo. Quarto Maverick Vinales davanti a Marc Marquez mentre è nono a 4 decimi Jorge Lorenzo. Solamente 13° Valentino Rossi a 750 millesimi: perde mezzo secondo nel secondo settore.

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Tags : FP1gp austriamotogpRed Bull Ring
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.