close
2 RuoteMotoGPSu pista

Ci siamo quasi, Lorenzo con Marquez nel Team Honda Repsol





Siamo ai dettagli di una trattativa che sembrava impossibile fino a due settimane fa. Honda è in procinto di formare il dream team Marquez-Lorenzo, vincitori di tutti i titoli dal 2012 ad oggi, per il biennio 2019-2020. L’ufficialità dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

93-marc-marquez-esp-99-jorge-lorenzo-esp_ds58035-gallery_full_top_fullscreen

Dopo settimane di chiacchiericcio su un possibile team satellite Yamaha Petronas, con Lorenzo e Syahrin come piloti, arriva la voce che non ti aspetti. Lorenzo è ad un passo dall’affiancare Marc Marquez nel team Repsol per il biennio 2019/2020. La strada più impervia, difficile e ripida è stata spianata in questi giorni, con il mancato rinnovo a Dani Pedrosa. L’avvicinamento tra Honda e Lorenzo è avvenuto all’inizio della scorsa settimana, ben prima della tanto agognata vittoria in sella alla GP18.

Lorenzo era stato chiaro giovedì, aveva promesso che per il 2019 avrebbe avuto una moto competitiva, dopo il GP ha confermato la sua volontà di allontanarsi da Borgo Panigale. Questo nonostante le parole al miele di Domenicali una volta concluso il week end di gara. Si parla di un’offerta economica inferiore ai 5 milioni annui di base, più lauti bonus. 
Nel caso questo passaggio dovesse divenire ufficiale, per Lorenzo non sarà un esordio su una moto HRC: nel 2005 esordì in 25o proprio su Honda. 

Ma come si troverà il #99 sulla RC213-V? A dare una risposta Casey Stoner: “Rispetto alla Honda, la Desmosedici è più difficile fisicamente. In cambio offre maggiore stabilità.” In ogni caso, se questo passaggio dovesse concretizzarsi, quasi sicuramente a Jorge verranno fatti un sellino ed un serbatoio su misura sin da subito.
Tramonta così la pista Rea, così come si spengono le voci su Morbidelli e Mir, quest’ultimo ormai indirizzato verso Suzuki che lo attende con la penna in mano.





Tags : HondaHRCjorge lorenzomotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.