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CIV: al Mugello tanto Pirro ma non solo nel secondo round





Nel fine settimana appena terminato al Mugello c’è stato il secondo round del CIV 2019, con un meteo che ha fatto il simpatico battezzando le gare della domenica. Ad uscirne da assoluto Re è stato Michele Pirro, con due vittorie forse banali vista la differenza prestazionale rispetto alla concorrenza ma comunque esaltanti. Duello tra Spinelli e Zannoni in Moto3, mentre in Supersport regna il caos.

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Trionfo tutt’altro che inatteso in Superbike, con Michele Pirro vincitore di entrambe le manches.
In Gara-1 Michele Pirro ha portato Ducati e il Team Barni alla vittoria, con un discreto margine sugli inseguitori, dopo un lieve inconveniente tecnico che lo ha rallentato nelle prime fasi. Il supertester della Ducati ha sfruttato l’occasione per siglare il nuovo record in gara, completando un giro in 1’50”326. Notevole il passo in avanti fatto dal duo Pirro-Barni: rispetto alla passata edizione, quando guidava la Panigale R bicilindrica, il pugliese con la V4R ha completato i 13 giri di gara con un tempo complessivo più basso di otto secondi. Se per Pirro è stata la terza vittoria consecutiva nel CIV 2019, gara-1 ha concesso il terzo secondo posto consecutivo di Samuele Cavaliere, anche lui sulla V4R di Borgo Panigale ma questa volta gestita dal team Motocorsa. Quattro i secondi di svantaggio rispetto al vincitore, ed arrivo in volata con Lorenzo Savadori: l’alfiere di Aprilia ha colto il terzo posto a tre decimi da Cavaliere.

Gara-2 è stata caratterizzata dalla pioggia e da un asfalto pesantemente bagnato, come tutte le gare tricolori della domenica. Ci si sarebbe potuti aspettare un grande equilibrio, magari anche qualche sbavatura anche da parte di Pirro. Non è andata così, anzi Michele è stato impeccabile ed imprendibile, guadagnando più di un secondo su tutti solamente fra partenza e prima curva. Il #51 e la Panigale V4R hanno mostrato una simbiosi totale, al punto da chiudere i 13 giri di gara con oltre 22” di vantaggio sul secondo, nel complesso appena sette piloti hanno concluso la corsa sotto il minuto di distacco, in tutto solo 9 piloti non sono stati doppiati. Degna di lode la prestazione di Axel Bassani, bellunese di Feltre classe 1999, autore di una rimonta pazzesca: 18° in griglia di partenza, già 5° al termine del primo giro e 2° a metà di quello successivo. Il teenager veneto è stato in grado di mantenere la posizione per i restanti giri di gara, chiudendo con tredici secondi di vantaggio sul terzo.

Podio completato da Riccardo Russo (Ducati), che regola Agostino Santoro (Yamaha) per meno di due decimi. Quest’ultimo è stato autore del giro più veloce in Gara-2. Manche amara per Cavalieri, ritirato, mentre Savadori è stato costretto ad una sosta ai box, per modificare il set up della propria RSV4: il posteriore peccava gravemente di aderenza in ingresso e percorrenza di curva. Ha perso un giro, venendo doppiato inesorabilmente da Pirro, ma è riuscito a raccogliere due punticini chiudendo 13°.
In classifica generale, Pirro comanda con 100 punti, davanti a Cavalieri fermo a 60. Terzo Savadori con 48 punti.

In Moto3, Kevin Zannoni e Nicholas Spinelli si sono spartiti alla pari le vittorie e i punti in palio. Già Campione Italiano in carica e punta di diamante della TM, Zannoni ha conquistato la terza vittoria di fila in Gara-1. Una manche combattuta e conclusa solo al fotofinish, avendo la meglio sulla Honda di Nicholas Spinelli e sulla Mahindra di Alberto Surra, esordiente nella categoria ma al terzo podio di fila dopo il buon avvio di Misano. Sesto posto per l’autore del best lap (1’59.017) Elia Bartolini, alfiere dello SKY Junior Team VR46#RMU (KTM).

La seconda manche, rigorosamente bagnata, è stata un assolo di Spinelli. In testa dal primo all’ultimo giro, Nicholas ha chiuso in trionfo con tre secondi e mezzo di vantaggio sui suoi avversari. Dietro di lui battaglia per il secondo posto tra gli alfieri del team TM, gestito da Davide Giugliano, con Kevin Zannoni che è riuscito ad avere la meglio sul suo compagno Nicola Carraro per soli 18 secondi. Epilogo infelice per Lorenzo Bartalesi, ancora infortunato -nel paddock si muoveva solamente grazie alle stampelle- dopo l’incidente del primo round di Misano: stava lottando per il secondo posto quando è scivolato all’ultimo giro.
Zannoni al termine di questo fine settimana è in testa alla classifica tricolore, con 95 punti davanti a Spinelli (58 punti) e Surra (56 punti), quest’ultimo ritiratosi per caduta in Gara-2.

Tanto caos in Supersport 600, con Roccoli vincitore di Gara-1 per la squalifica a fine gara di Manfredi, e Cruciani vincitore della rocambolesca Gara-2, interrotta due volte per bandiera rossa.
A tagliare per primo il traguardo in Gara-1 è stato Kevin Manfredi, in seguito squalificato per irregolarità nella benzina. Vittoria quindi a Massimo Roccoli, specialista del CIV SS600, seguito da Luca Ottaviani e Lorenzo Gabellini completando un podio tutto Yamaha.
Tutt’altro che lineare la seconda manche. La corsa viene interrotta una prima volta all’inizio del secondo giro, per esposizione della bandiera rossa a causa della caduta di Hobelsberger. Alla ripartenza vengono esclusi alcuni piloti per un vezzo regolamentare: avevano fatto meno del 75% dei giri rispetto al pilota in testa al momento dell’esposizione della rossa. Sicuramente una regola che va rivista tenendo conto di casi come questo.

Una nuova Gara-2, ridotta a 9 giri che però viene anch’essa interrotta, questa volta in maniera definitiva, a metà del settimo giro per bandiera rossa. A causarla la caduta di Stefano Cruciani, che al momento era in prima posizione e Roccoli, inseguito da Bernardi, Manfredi e Fuligni, non fa in tempo a tagliare il traguardo. Così resta valida la classifica al sesto giro: vince proprio Cruciani, davanti a Roccoli e Bernardi.
Roccoli esce dal Mugello mantenendo la testa del Campionato con 81 punti, seguito da Gabellini a (66 punti) e Mercandelli (43 punti).

 





Tags : civMugello
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.