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Crutchlow balza davanti a tutti nelle FP2! Rossi e Vinales, caduto a metà turno, fuori dalla Top10





Brilla la stella di Cal Crutchlow nelle FP2, davanti a Dovizioso. Si riprende Pedrosa che chiude 5°, mentre Lorenzo, Rossi, Vinales e Marquez sono fuori dalla Top 10. Questi ultimi due hanno svelato un ottimo passo assieme a Pedrosa, ma il #25 è stato vittima di un brutto ruzzolone all’Arrabbiata 2.

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Sole e 30°C hanno accolto i piloti in queste FP2. Le Ducati sono state le prime a mordere l’asfalto, con le Hard per Dovizioso e Lorenzo, mentre Pirro ha continuato con le Medium. Quasi tutti ad inizio turno hanno optato per la scelta più dura, chi doppia, chi solo davanti o chi come Vinales con la Medium davanti e la Hard dietro. Nel primo run sono venuti a formarsi vari trenini di piloti: complice l’orario affine a quello della corsa, molti hanno dato vita ad una piccola simulazione di gara. A farsi notare il #25 di Yamaha Movistar, assieme a Bautista, Iannone ed A.Espargaro. Ma proprio Aleix al 10° minuto è stato vittima di una caduta alla Borgo San Lorenzo, seguito a pochi secondi di distanza dal compagno in Aprilia Sam Lowes. Entrambe cadute senza conseguenze fisiche per i piloti, ma che li costringeranno a completare il turno con una sola moto ciascuno.

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Il primo a riscendere sotto il 48 è Alvaro Bautista, che soffia il primato momentaneo a Pedrosa autore di due giri fotocopia in 1’48”0. Pochi minuti e arriva la caduta di Maverick Vinales alla 9, la difficile Arabbiata 2. Una brutta caduta in inserimento la sua, dalla quale si è rialzato molto dolorante finché stava migliorando il best chrono. Intanto Rossi ha continuato a svolgere test sulle due doppie carene, una con ed una senza alette nell’intercapedine, veleggiando a ridosso della top 10 senza dimostrare segni di affaticamento o dolore. Intanto Vinales ha raggiunto il suo Motorhome ancora dolorante, visitato da un medico è emersa un’escoriazione al braccio sinistro.  A 20 minuti dal termine il #46 è uscito per un secondo run, su doppia Hard ed in contemporanea Dovizioso si riporta in testa con un 1’47”526, seguito da Pedrosa con un 1’47”699. In difficoltà invece Lorenzo, sempre ad oltre un secondo dalla prima posizione nei primi due terzi di queste FP2.

A 12 minuti dal termine, dopo il necessario cambio della tuta e la fasciatura al braccio, Vinales è uscito di corsa dal Motorhome in direzione Box, pronto a mordere nuovamente la pista in tempo per il Time Attack. Il primo a migliorarsi con decisione è stato Jorge Lorenzo, complice una Medium davanti ed una Soft dietro è riuscito a portarsi ameno di mezzo secondo da Dovizioso con un 1’47”954. In pista con gomme nuove anche Rossi, come Lorenzo con una Soft dietro ma una Hard davanti. A due minuti dalla fine è Crutchlow a prendesi la leadership, con una scelta di gomme uguale a quella del #99 mentre Folger scala con decisione la classifica guadagnando 10 posizioni grazie alla doppia Soft. Particolare anche la scelta di Zarco, con una S davanti ed una H dietro: il puzzle Michelin ha dato davvero vita a scelte molto particolari. Rossi e Vinales sono riusciti a migliorarsi molto, arrivando entrambi a poco più di 6 decimi dalla vetta. Putroppo la classifica è davvero corta, ed entrambi si sono ritrovati fuori dalla Top 10, rispettivamente 12° e 13° davanti a Marc Marquez 14°. In classifica combinata però Maverick si mantiene in Top 10, mentre Valentino dovrà guadagnarsi l’accesso in Q2 domattina.

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Chiude davanti Cal Crutchlow, con un 1’47”365, seguito a meno di due decimi da Dovizioso e Folger. Quarta posizione per Johann Zarco a 32 centesimi con Dani Pedrosa alle calcagna. Hector Barbera si conferma in buona forma, fermando il cronometro sull’1’47”710 che gli vale la sesta posizione. Settimo Bautista, con Andrea Iannone ottavo davanti a Pirro. Chiude la decimo Danilo Petrucci. Appena fuori dalla Top 10 un quartetto di quelli che fanno paura: in rapida successione Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Maverick Vinales e Marc Marquez.

Il #99 ha faticato molto, non riuscendo mai a replicare i tempi della mattina nonostante abbia provato quasi tutte le gomme, rivelandosi costante solo girando sul 48” alto quasi 49”. Situazione simile per il #46, che però ha mantenuto sempre la Hard all’anteriore. Il #25 ha patito la caduta, non riuscendo a riprendere il ritmo dei primi nel secondo run, mentre ad inizio turno è riuscito ad inanellare ben 4 giri filati sul 48” basso. Soprattutto Vinales, ed è questa la cosa interessante, ha realizzato il suo miglior tempo senza realizzare le migliori prestazioni personali nei singoli intertempi: il suo ideal lap è oltre 2 decimi migliore rispetto al suo real lap. Il #93 non ha per nulla cercato la lotta contro il cronometro: il suo miglior tempo risale al primo run, dove ha svelato un passo solamente qualche centesimo peggiore rispetto a Vinales, così come Dani Pedrosa.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.