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Per Crutchlow record e Pole a Jerez! Marquez spento, Yamaha disciolte





1’37”653. Questo è il nuovo storico riferimento di Jerez, siglato oggi da Cal Cructhlow. Un record che vale al britannico la Pole Position, con Dani Pedrosa e Johann Zarco in prima fila. Delude Marquez mentre finiscono ai margino Rossi e Vinales.

In Q2 spiccano Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, non senza qualche rischio. Primo degli esclusi Aleix Espargarò che manca l’accesso in Q2 per 40 millesimi. Il #41 partirà in quinta fila, affiancato dai due rookie Nakagami e Morbidelli. Sesta fila per Pol Espargaro, Rabat e Luthi. Partirà dalla 19/ posizione in griglia la wild card Kallio, con Bautista e Smith a completare la settima fila. A chiudere lo schieramento, con distacchi superiori al secondo rispetto a Dovizioso, troviamo Syahrin, Abraham, Simeon e Redding.

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Le Q2 sono state roventi, con le RC213-V di Cructhlow, Marquez e Pedrosa a giocarsi le prime posizioni, lasciando solo le briciole agli altri. Il britannico è il man of the day, per ben due volte polverizza il precedente record, l’1’37”910 siglato nel 2015 da Lorenzo.
Partenza dal palo quindi per il#35 in 1’37”653, relegando in seconda posizione Dani Pedrosa (+0″259). L’ultima casella disponibile in prima fila se l’aggiudica Zarco (+0″303) che se l’aggiudica per una manciata di millesimi su Lorenzo e Marquez. Proprio nel finale Marc perde la prima fila, non riuscendo a migliorarsi.

Completa la seconda fila invece Alex Rins, in grado di star davanti al più quotato Iannone. Ottavo Dovizioso, che replica al decimo il tempo siglato in Q1: tra lui e Zarco ballano appena 71 millesimi. Completa la terza fila Danilo Petrucci.
Sconsolatamente in quarta fila le Yamaha ufficiali di Rossi e Vinales, vicine tra loro e distanti 6 decimi da Crutchlow. Con loro in 12/a posizione, Miller.

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Tags : cal crutchlowgp spagnaJerezmotogpqualifiche
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.