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La notizia, al termine della seconda giornata della Dakar 2018, è una ed una sola: lo squadrone Peugeot è ufficialmente uscito allo scoperto, rivelando al mondo e soprattutto ai suoi avversari quale sia il suo vero potenziale. Se infatti al termine del Day 1 avevamo lasciato le 3008 DKR Maxi ben lontane dalla Top Ten, alle auto della Casa francese è bastata la prima vera sezione cronometrata dell’edizione 2018 per ribaltare completamente la classifica, con tutte e quattro le vetture del Leone che ora sono saldamente nelle prime 10 posizioni della classifica generale.

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© Marcelo Maragni / RedBull Content Pool

Al termine della prima delle tre tappe ad anello previste nel corso della Dakar di quest’anno, disputata su un percorso di 278 km che ha avuto la città peruviana di Pisco come punto di partenza ed arrivo, davanti è tutti si è piazzata infatti la Peugeot #308 di Cyril Despres. Il francese ha completato i 267 km cronometrati in 2:56’51”, precedendo al traguardo la vettura gemella con il #300 affidata a Stephane Peterhansel: il 13 volte vincitore della Dakar, che nel Day 1 aveva volutamente rallentato il proprio ritmo per non essere costretto a fare da apripista nel corso della difficile tappa di ieri, dopo una prima parte di speciale disputata sul passo di Despres ha iniziato pian piano a perdere terreno, transitando sotto la bandiera a scacchi con 48″ di ritardo rispetto al crono del compagno di squadra. A completare il podio – ed a confermare lo strapotere Peugeot nella tappa di oggi – c’è poi un ritrovato Sebastien Loeb, che una volta risolti i problemi ai freni che lo avevano rallentato durante la prima speciale si è gettato ventre a terra all’inseguimento delle posizioni di testa, chiudendo così a 3’08” di ritardo dal tempo di Despres.

Il primo degli altri, al termine di questa giornata all’insegna della Casa francese, è Giniel De Villiers: il sudafricano, sulla sua Toyota Hilux, ha accusato ben 7’26” di distacco dalla cima della classifica, riuscendo però a rifilare a propria volta oltre 5 minuti alla prima delle MINI, la 4×4 di Orlando Terranova. Il pilota argentino è uno dei pochi superstiti – sportivamente parlando – di un Day 2 che è stato mortifero per lo squadrone tedesco: il Buggy di Menzies infatti, 4° al termine della prima giornata, dopo soli 6 km di Speciale è rimasto coinvolto in un violentissimo cappottamento che ha letteralmente distrutto l’auto dell’esordiente americano e che ha causato una frattura al piede del suo copilota, e come se non bastasse l’incidente tra la MINI 4×4 di Garefulic e l’altro Buggy di Al Rajhi ha messo fuori gioco altre due vetture. Oltre a Terranova quindi rimane in gara per MINI il solo Mikko Hirvonen, che alla guida dell’ultimo Buggy RWD superstite ha chiuso la giornata in 7^ posizione accusando però 13’50” di ritardo dal crono di Despres. In 6^ piazza, proprio tra Terranova ed Hirvonen, troviamo la quarta ed ultima 3008 DKR Maxi, quella di Carlos Sainz: lo spagnolo era partito fortissimo in questo Day 2, transitando al primo Way Point con un vantaggio piuttosto consistente, ma un malore che ha colpito il suo copilota Cruz prima e due stallonamenti di pneumatici poi hanno costretto il veterano iberico a rallentare il proprio ritmo, facendolo piombare a 13’09” dal tempo della 3008 #308. Peggio è andata però al trionfatore della prima speciale, Nasser Al-Attiyah: anche il pilota del Qatar ha dovuto fare i conti con un navigatore non in perfetta forma fisica, e questo si è tradotto in ben 14’51” di ritardo dalla cima della classifica di tappa.

© Eric Vargiolu / RedBull Content Pool
© Eric Vargiolu / RedBull Content Pool

Avendo accumulato questo distacco importante, ovviamente, l’alfiere del Gazoo Racing ha anche perso la leadership nella classifica generale. Ora davanti a tutti c’è infatti proprio Cyril Despres, che con la prova di ieri è riuscito ad accumulare 27″ di vantaggio su Peterhansel e 5’44” su Giniel De Villiers, con Sebastien Loeb che è tornato ad insidiare prepotentemente le posizioni da podio ritrovandosi a poco meno di 20″ di ritardo dal terzo posto assoluto. Se scompare Menzies, sprofonda Al-Attiyah: il qatariota piomba infatti in 5^ posizione ad oltre 12′ dalla vetta, ritrovandosi a doversi guardare le spalle dalle due Mini di Terranova e Hirvonen.

Top Ten | Classifica 2^ Tappa: Pisco – Pisco: 

  1. C. Despres | Peugeot 3008 DKR Maxi | 02:56’51”
  2. S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi | +48″
  3. S. Loeb | Peugeot 3008 DKR Maxi | +3’08”
  4. G. De Villiers | Toyota Hilux | +7’26”
  5. O. Terranova | MINI John Cooper Works 4×4 | +12’53”
  6. C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi | +13″09
  7. M. Hirvonen | MINI John Cooper Works Buggy | +13’50”
  8. N. Al-Attiyah | Toyota Hilux | +14’51”
  9. R. Chabot | Toyota Hilux | +16’13”
  10. B. Ten Brinke | Toyota Hilux | +19’54”

Top Ten | Classifica generale auto al termine del Day 2:

  1. C. Despres | Peugeot 3008 DKR Maxi | 03:21’18”
  2. S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi | +27″
  3. G. De Villiers | Toyota Hilux | +5’44”
  4. S. Loeb | Peugeot 3008 DKR Maxi | +6’09”
  5. N. Al-Attiyah | Toyota Hilux | +12’15”
  6. O. Terranova | Mini John Cooper Works 4×4 | +12’50”
  7. M. Hirvonen | Mini John Cooper Works Buggy | +13’50”
  8. C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi | +13’12”
  9. B. Ten Brinke | Toyota Hilux | +17’43”
  10. N. Roma | Mini John Cooper Works 4×4 | +20’48”
© HRC Press Area
© HRC Press Area

Oltre alle Peugeot, ad uscire allo scoperto nel corso di questa seconda giornata della Dakar è stato Joan Barreda. Il pilota di punta di Honda ha infatti deciso di rompere gli indugi, e soprattutto nella parte finale della sezione cronometrata ha tenuto un ritmo inavvicinabile per chiunque. Lo spagnolo ha tagliato il traguardo in 2:56’44”, riuscendo a mettere alle corde persino uno specialista dei terreni sabbiosi come Adrien Van Beveren: il francese della Yamaha è stato l’unico che ha saputo tenere il passo del velocissimo centauro della HRC, ma si è comunque ritrovato al termine della tappa con 2’54” di ritardo rispetto al crono del #5. Il podio è stato poi completato dalla prima delle KTM, quella affidata all’austriaco Walkner, che ha chiuso la seconda giornata accusando 4’24” di distacco dalla cima della classifica. La sua prestazione gli è stata comunque sufficiente per tenersi dietro le Honda di Michael Metge e di Kevin Benavides, staccate rispettivamente di 4’39” e 5’43” dal tempo fatto segnare dal loro caposquadra.

© Marcelo Maragni / RedBull Content Pool
© Marcelo Maragni / RedBull Content Pool

Balzo indietro, sia in classifica di tappa che in classifica generale, per Sam Sunderland. Il britannico, che nel corso del Day 1 aveva imposto il proprio ritmo sin dalle prime battute, non è sembrato a proprio agio tra le dune di questa seconda tappa, finendo per accumulare 6’01” di ritardo che lo hanno costretto a cedere la vetta della classifica generale. Davanti a lui, in 6^ posizione, si è invece piazzata la Husqvarna di Quintanilla, mentre alle sue spalle il duo Yamaha formato da De Soultrait e Caimi incalza staccato di poco meno di 20″. Entra poi nella Top Ten, dopo una 14^ posizione nella prima tappa, Toby Price: il centauro australiano sta ricominciando pian piano a riprendere confidenza con i propri mezzi, ed oggi ha limitato a 6’40” il distacco dall’inavvicinabile tempo di “Bang Bang” Barreda. Scende fino alla 24^ posizione invece Laia Sanz, sopravanzata durante la seconda giornata anche dal nostro Alessandro Botturi: è il pilota della Yamaha il primo degli italiani, con i suoi 24’51” di ritardo in classifica generale, mentre Jacopo Cerutti è 34°, Maurizio Gerini è 44° ed Alessandro Ruoso è 48°.

Top Ten | Classifica 2^ tappa: Pisco – Pisco:

  1. J. Barreda | Honda | 02:56’44”
  2. A. Van Beveren | Yamaha | +2’54”
  3. M. Walkner | KTM | +4’24”
  4. M. Metge | Honda | +4’39”
  5. K. Benavides | Honda | +5’43”
  6. P. Quintanilla | Husqvarna | +5’45”
  7. S. Sunderland | KTM | +6’01”
  8. X. De Soultrait | Yamaha | + 6’12”
  9. F. Caimi | Yamaha | +6’36”
  10. T. Price | KTM | +6’40”

Top Ten | Classifica generale moto al termine del Day 2:

  1. J. Barreda | Honda | 03:18’36”
  2. A. Van Beveren | Yamaha | +2’30”
  3. M. Walkner | KTM | +4’50”
  4. S. Sunderland | KTM | +5’04”
  5. P. Quintanilla | Husqvarna | +5’44”
  6. X. De Soultrait | Yamaha | +6’22”
  7. K. Benavides | Honda | +6’39”
  8. F. Caimi | Yamaha | +7’10”
  9. M. Metge | Honda | +7’33”
  10. T. Price | KTM | +9’04”

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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow