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Domenicali scarica Lorenzo mentre impazza la variabile Mir





Il futuro di Jorge Lorenzo è sempre più lontano da Borgo Panigale. Dopo le prese di posizione di Ciabatti e Dall’Igna, pure l’AD Domenicali ha lasciato intendere che il rapporto tra Ducati ed il maiorchino è ormai concluso. Ma non è certo che sarà Petrucci a sostituirlo, come non è certo il futuro di Jorge.

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Ieri, a margine di un evento dedicato alla famiglia Scrambler, Domenicali è stato più volte incalzato dei presenti riguardo la situazione attuale e futura di Jorge e della Ducati. A tutti l’AD ha risposto alla stessa maniera: “Lorenzo è un grande pilota che non è riuscito a trarre il meglio dalla nostra moto. Una moto che ha grandi punti di forza e qualche debolezza, purtroppo né lui né i tecnici sono riusciti fino a ora a fare rendere al massimo il suo talento. Questa è una punta di amarezza che ci rimane”.
Dichiarazioni che preannunciano il prossimo annuncio ufficiale di separazione, e che si contrappongono fortemente a quelle rilasciate sempre da Domenicali un anno e mezzo fa. Lo stesso AD annunciò che Lorenzo avrebbe vinto più di Stoner, con la Ducati.

Molto probabilmente l’ufficialità ci sarà dopo il GP di Barcellona, nella seconda metà di giugno. Resta da capire chi siederà sulla seconda GP19 ufficiale. Su questo Domenicali non ha voluto sbilanciarsi troppo: “Dovizioso è certamente il pilota su cui puntiamo le nostre carte. Il suo compagno sarà un pilota con cui stiamo parlando e che porterà sicuramente la squadra a lavorare in modo equilibrato e congiunto.” L’indiziato numero uno è allora Danilo Petrucci, forte di un’opzione che scadrà proprio in concomitanza col GP di Barcellona. Però si è formata una fronda all’interno di Ducati Corse, che vorrebbe Jack Miller promosso per direttissima in seno al team ufficiale. Lo stesso Jackass ha ammesso di non sapere dove correrà nel 2019, ma che avrà sicuramente una GP19.

Il Petrux ha ammesso di ritenere conclusa la sua esperienza con Pramac, se non avrà una sella nel team ufficiale cambierà casata. Su di lui è forte l’interesse di Aprilia, che punta anche Iannone vogliosa di affiancare un pilota Italiano ad Aleix Espargaro. The Maniac sembra destinato a lasciare la casa di Hammamatsu, lasciando il posto a Lorenzo ed incrociando il proprio destino con quello di Petrucci. Ma è proprio qui che entra in gioco la variabile Mir. Come vi abbiamo già annunciato negli scorsi giorni, Joan vuole conseguire il passaggio il MotoGP già dal prossimo anno, si sente pronto ed ha un’opzione con Honda, che scade -coincidenza- il 17 Giugno come per Petrucci.

Però Honda, a meno di spingere al ritiro forzato Pedrosa, non ha al momento una sella da garantirgli e Brivio di Suzuki si è già mosso. Ma anche in Ducati stanno cominciando a muoversi per accaparrarsi il giovane talento spagnolo.
La Suzuki sembra in vantaggio, con Lorenzo che si troverebbe costretto a trovar posto in un team di seconda fascia. A meno che Ducati o Honda non lo salvino, accaparrandosi Mir e lasciando strada libera al #99 per la GSX-RR ancora libera.

Ma il rischio che Lorenzo sia costretto a passare un 2019 pari al 2006 del suo idolo Biaggi c’è. A le Mans era presente il manager di Jonathan Rea, che ha offerto il 3-quasi-4 volte campione del mondo SBK a tutti i team, e case, con una line up non ancora definita per il prossimo anno.





Tags : DucatiJoan Mirjorge lorenzomotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.