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Fenati e Lopez correrrano con Biaggi nel 2020: è l’ultimo treno per Romano?





Max Biaggi ha annunciato i due piloti che nel 2020 correranno per il suo team in Moto3. Romano Fenati e Alonso Lopez saranno di due talenti scelti dal campione romano per continuare il percorso di crescita incominciato dal team quest’anno in Moto3 con Aron Canet.

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Romano Fenati e Alonso Lopez saranno i piloti per il Max Racing Team Sterilgarda per il mondiale Moto3 2020. Questa mattina un annuncio laconico di una frase sul sito ufficiale del team ha posto fine alle voci del paddock sugli eredi di Aron Canet. Il team aveva già annunciato da tempo la volontà di raddoppiare il suo impegno nella categoria più piccola del mondiale dopo i risultati positivi raccolti quest’anno con Canet, in piena corsa per il mondiale. Tuttavia, rimanevano ancora ignoti i nomi dei due piloti, anche se Max Biaggi traspirava ottimismo già durante le ultime tappe estive. Alla fine, il pilota romano ha optato per un pilota giovanissimo – Lopez – di grande prospettiva e per un altro di grande esperienza – Fenati – che cerca la definitiva consacrazione dopo anni non proprio facili.

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Alonso Lopez, classe 2001, è uno degli ultimi talenti arrivato nel mondiale passando dal CEV. Dopo un 2018 di ambientamento, alle spalle proprio di Aron Canet, quest’anno il pilota di Madrid si è trovato al centro del progetto di Estrella Galicia assieme a Sergio Garcia, altro promettente talento della cantera spagnola. Fino a qui – tuttavia – la stagione del #21 non è stata esaltante, con 6 ritiri su 14 gare e un 4° posto come miglior risultato a Barcellona. Lopez si è dimostrato molto veloce ma poco concreto durante questa stagione, venendo spesso oscurato dalle prestazione del suo compagno di squadra, alla prima stagione mondiale.

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Il discorso è diverso per Romano Fenati. Il pilota di Ascoli Piceno dopo un 2018 in Moto2 con Marinelli/Snipers da dimenticare – culminato col fattaccio di Misano ed il ritiro della licenza – ha avuto quest’anno una possibilità di redimersi e ripartire sempre con lo stesso team in Moto3. Le aspettative erano alte ed il piano del team era quello di riportare Fenati a correre nuovamente in Moto2 nel 2020. L’esperienza del 2018 era stata infatti negativa ma non da buttare: con solo 12 gare disputate prima della sospensione forzata, Romano ha chiuso il suo campionato in 21° posizione con 14 punti totali. Il 2019 sembrava porre infatti solo difficoltà psicologiche, dovute al reinserimento in un paddock che quasi all’unanimità lo aveva – giustamente – crocefisso e isolato negli ultimi mesi del 2018. Fenati ha incominciato la stagione con addosso sia la pressione delle aspettative sia con la diffidenza degli addetti ai lavori e dei media, risultando poco veloce e poco incisivo rispetto al suo solito. La velocità ed il talento sono attributi e qualità che non gli sono mai mancati – nel 2017 è stato vice-campione del mondo Moto3 – ma il #55 ha avuto fino a qui difficoltà ad esprimere appieno il suo enorme potenziale in gare lente e di gruppo, in cui è difficile trovare il ritmo e gestirlo nel corso dei giri. Non è un caso che l’unica vittoria del 2019 di Romano sia avvenuta al Red Bull Ring quando è riuscito a scappare fin dalle prime fasi di gara con Arbolino e McPhee, riuscendo ad imprimere alla corsa il suo ritmo e la sua velocità. Così come per il team Marinelli/Snipers, anche per il pilota l’obiettivo del 2020 era senza dubbio la Moto2 ma i risultati fin qui arrancanti hanno portato il team a rinunciare al ritorno in Moto2 e hanno costretto il pilota ascolano a rimanere nella classe più piccola del motomondiale. L’impressione è quello che Romano Fenati sia un pilota estremamente esperto per la categoria – nel 2020 avrà 24 anni – all’ultima chiamata per dimostrare veramente il suo talento. Per il #55 il 2020 sarà per la terza volta nella sua carriera l’anno della definitiva consacrazione: se non ci riuscirà, Fenati non sarà più considerato uno dei più grandi talenti inespressi del motociclismo italiano ma solo un grande rimpianto. Quello che fa ben sperare è l’ottima gestione che Max Biaggi ha avuto su Aron Canet quest’anno: il #44 valenciano, quest’anno in lizza per il mondiale, aveva chiuso il 2018 in una situazione simile a quella del pilota italiano. Il 2019 avrebbe dovuto essere l’anno del dentro-fuori definitivo per il pilota spagnolo dopo anni in cui si era dimostrato velocissimo ma incostante. Grazie alla vicinanza e ai consigli di Biaggi, Canet si è ritrovato e si è assicurato il passaggio in Moto2 per il 2020: comunque vada il campionato, Aron ha senza dubbio preso la strada giusta. Perciò, Biaggi è consapevole del potenziale inespresso del pilota italiano e vuole ripetere l’esperienza fatta quest’anno con Canet. Nel caso ci riuscisse, Biaggi salverebbe uno dei più cristallini e tormentati talenti italiani dell’ultimo decennio motociclistico. Quello che è certo, è che per Fenati questa opportunità rappresenta l’ultimo treno: se non dovesse sfruttarla, raramente in futuro potrebbe avere un’altra opportunità in un team competitivo e con grandi aspirazioni come quello messo in piedi da Max Biaggi.

 





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