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FP2: turno ancora bagnato, svetta Pedrosa. Le Honda volano, le Yamaha annaspano





Il semaforo diventa verde con ancora molto acqua nel primo settore, e la parte finale quasi asciutta. Si inizia a rilento ed il primo a prendere la testa è Pol Espargaro, in 2’03”4, venendo poi scavalcato da Petrucci a 30 minuti dal termine in 2’03”2. Qualche minuti dopo Rossi infiamma il live timing con un tempone interessantissimo: un secondo di vantaggio al termine del terzo settore! Ma nel settore finale perde molto, e chiude il giro in 05”4. Poco dopo transita Marquez sul traguardo, scalando la classifica con un 2’01”9.

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Il passaggio successivo è un festival del casco rosso. A cantare i tre tenori Lorenzo, Marquez e Rossi. Ad avere la meglio Marquez in 2’00’9, lasciando a un secondo Jorge e Vale. Rossi sembra avere davvero il giusto feeling, mostrando, almeno in queste condizioni, di aver azzeccato il rientro mentre Vinales continua a soffrire, relegato in penultima posizione a quasi 6 secondi.

Lorenzo migliora e scavalca Rossi, che rientra dando inizio al valzer del rientro ai Box, ma deve lasciare il passo prima a Crutchlow e poi ad un accattivante Dovizioso, che chiude a 29 millesimi da Marquez perdendo 4 decimi nel settore finale. El Cabroncito risponde subito, arrivando a 2’00”4, in scia a Pedrosa che sale terzo. La pista sembra migliorare a vista d’occhio. il #93 rientra, Dani continua e dopo tre intertempi record chiude terzo a 83 millesimi dal compagno. A quindici minuti dal termine Vinales si migliora, diminuendo il distacco a 3 secondi ma rimanendo ultimo. Risalgono Petrucci, Zarco, A.Espargaro e Miller, che arrivano alle spalle di Dovizioso e del duo HRC, con Rossi e Lorenzo che scivolano ai margini della Top 10. Miller ed Aleix riescono anche a piazzare degli interessanti record nei primi settori, invece Bautista scala la classifica e fa scendere Rossi in undicesima posizione.

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Negli ultimi minuti c’è tempo per il Time Attack, con le KTM che tentano l’azzardo della Rain Medium nuova all’anteriore. La prova anche Lorenzo, in quel momento decimo, e la scelta paga: sale secondo ad una manciata di millesimi da Marquez, ed al secondo passaggio passa in testa in 2’00’072. Primato che viene ritoccato poi da Pedrosa, con Soft anteriore, di due decimi. Volano Abraham e Lowes, che salgono in Top6. Zarco sale in terza posizione, mentre le altre Yamaha naufragano. Solo nel finale Vinales infila un giro buono e riesce a scavalcare Rossi, prima Yamaha in assoluto per quasi tutto il turno, entrambi però nelle ultimissime posizioni. Il Doc non ha preso parte al Time Attack finale, così come Dovizioso e Marquez. Buonissimo il rendimento delle Honda, anche se con condizioni di asfalto misto è sempre difficile estrapolare dei dati concreti. Bene Lorenzo ma solo nel finale.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.