close
2 RuoteMotoGPSu pista

MotoGP a km0: info e orari Gran Premio di Andalusia a Jerez





Il primo GP a km0 del Motomondiale si terrà questa domenica a Jerez, dove è in programma il primo Gran Premio di Andalucia. Le temperature saranno superiori rispetto al fine settimana passato, sull’asfalto si dovrebbero superare i 60°C, mentre i previsti assenti Rins e Marquez proveranno a strappare l’idoneità a gareggiare.

Sembrava dovessero mancare Marc Marquez e ad Alex Rins, alle prese coi rispettivi infortuni agli arti superiori, al contrario di Cal Crutchlow, sicuramente presente e della corsa. Il britannico è stato operato alla mano sinistra martedì mattina, con l’inserimento di un perno per ridurre sinteticamente la frattura dello scafoide: l’esito ampiamente positivo dell’intervento ha permesso un pronto recupero a Cal. In due spagnoli saranno invece presenti, ma dovranno strappare l’idoneità alla commissione medica della MotoGP.

Il circuito di Jerez de la Frontera misura 4’423 caratterizzati da 13 curve in totale, 5 a sinistra e 8 destra, tenute assieme da brevi allunghi: il rettilineo più lungo, posto tra la curva 5-Sito Pons e la 6-Dry Sac, misura appena 600 metri. Qui le MotoGP non raggiungono i 300 km/h alla speed trap e molti piloti faticano anche a raggiungere i 290 orari. La velocità di punta più elevata alla speed trap sono i 296,7 km/h registrati da Andrea Dovizioso una settimana fa nel corso delle FP1, infrangendo il precedete record di 295,9 km/h che apparteneva a Iannone e risaliva al 2015.

circuito-di-jerez

A Jerez è molto importante la gestione della gomma posteriore: solo sul breve rettilineo i piloti riescono a sfruttare tutti gli oltre 270 cavalli a disposizione, mentre nel resto del tracciato è necessaria la massima pulizia per non surriscaldare mescole e carcasse. Il clima torrido non aiutava in maggio, è stato tremendo la settimana scorsa e sarà peggio questa: sono previsti mediamente 2-3°C in più rispetto al GP di Spagna, con l’asfalto che potrebbe superare i 60°C attorno alle ore 14.

Nonostante questi valori, Michelin ha comunque confermato le stesse opzioni della gara precedente con le canoniche tre mescole. Srutturalmente i piloti della classe di maggior cilindrata avranno pneumatici simmetrici all’anteriore ed asimmetrici al posteriore, con la mescola della spalla destra più dura rispetto a quella di sinistra. Lo stesso vale per le rain, che saranno disponibili nelle mescole Soft e Medium.

I punti da tenere d’occhio per i sorpassi sono Curva 1, la cui frenata è la più impegnativa coi piloti che passano da circa 280 all’ora agli 85 in poco più di 200 metri con una decelerazione di 1,5 g, Curva 6-Dani Pedrosa (ex Dry Sac) dove si passa da quasi 300 km/h a circa 70 in 260 metri con una decelerazione massima di 1,4 g, e curva 13-Jorge Lorenzo. Molto più difficile ma non impossibile portare sorpassi in altre curve, come nel complesso delle curve 9 e 10, mentre in curva 2 è possibile rispondere ad un sorpasso ricevuto alla curva precedente. Jerez è una delle piste più impegnative per i freni, a cui i piloti della Top Class si aggrappano 11 volte nel corso di ogni giro: si parla di oltre 30” di frenata ad ogni giro, circa un terzo del tempo sul giro.

Il record ufficiale di Jerez per la MotoGP appartiene a Marc Marquez, con il tempo di 1’38”051 messo a referto nel corso del Gran Premio di Spagna del 2019. Il record assoluto è stato ritoccato da Fabio Quartararo durante le qualifiche della scorsa settimana, quando conquistò la Pole Position in 1’36”705 a 164,6 km/h di media. Anche il record ufficiale di Jerez per la Moto2 è rimasto invariato al 2019, e resta l’1’41″539 siglato da Lorenzo Baldassarri, mentre per la Moto3 Sergio Garcia nel Gran Premio di Spagna della scorsa settimana ha siglato il nuovo record della pista andalusa, pari ad 1’46”165.

In Moto2 il leader della classifica iridata è Tetsuta Nagashima, che in sella alla sua Kalex del team Red Bull KTM Ajo è già a quota 45 punti grazie alla vittoria nel GP inaugurale di Losail, ad alla seconda piazza nel GP di Spagna. Segue in seconda posizione Lorenzo Baldassarri, a -17, mentre è terzo Luca Marini. Il pilota dello SKY Racing Team VR46 si trova a 20 punti dal giapponese, grazie alla vittoria autoritaria nel GP di Spagna. Seguono Enea Bastianini (-22) e Remy Gardner (-25). Per trovare il primo pilota in classifica su una moto che non sia Kalex basta scorrere fino alla sesta posizione, occupata dal Rookie Aron Canet con 19 punti.

In Moto3 l’assoluto dominatore di questo inizio di Campionato è Albert Arenas su KTM del team Gaviota Aspar, che si trova a punteggio pieno con il giapponese Ai Ogura secondo a 14 punti. Nonostante il rocambolesco ritiro nel GP di Spagna, il veterano John McPhee risulta terzo in classifica generale, a 30 punti dal leader. Quarta posizione parimerito per Masia, Suzuki e Rodrigo che al momento hanno raccolto 19 punti.


Potrebbe interessarti anche: Dennis Foggia in esclusiva a FuoriTraiettoria


Anche Gran Premio Red Bull di Andalusia sarà in diretta integrale solo su Sky Sport MotoGP e Dazn, con la MotoE visibile solamente su SKY, mentre attraverso TV8 sarà possibile vedere qualifiche e gare delle tre categorie iridate solo in differita, con 3 ore di ritardo.

Ecco la programmazione dell’evento:

venerdì 24 luglio
09:00-09:40 – Moto3 – FP1
09:55-10:40 – MotoGP – FP1
10:55-11:35  – Moto2 – FP1
11:50-12:20 – MotoE – FP1
13:15-13:55 – Moto3 – FP2
14:10-14:55 – MotoGP – FP2
15:10-15:50 – Moto2 – FP2
16:05-16:35 – MotoE – FP2

sabato 25 luglio
09:00-09:40 -Moto3 – FP3
09:55-10:40 – MotoGP – FP3
10:55-11:35 – Moto2 – FP3
11:50-12:20 – MotoE – FP3
12:35-12:50 – Moto3 – Q1  
13:00-13:15 – Moto3 – Q2
13:30-14:00 – MotoGP – FP4
14:10-14:25 –  MotoGP – Q1                   
14:35-14:50 – MotoGP – Q2 
15:10-15:25 – Moto2 – Q1
15:35-15:50 – Moto2 – Q2
16:05-16:45 – MotoE – E-Pole

domenica 26 luglio
08:20-08:40 – Moto3 – Warm Up
08:50-09:10 – Moto2 –  Warm Up
09:20-09:40 – MotoGP – Warm Up
10:05  MotoE – Gara (7 giri)                                   
11:00  Moto3  – Gara (22 giri) 
12:20  Moto2 – Gara (23 giri)
14:00  MotoGP – Gara (25 giri)





Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.