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MotoGP, asfalto indegno a Silverstone: “In Inghilterra? Mica piove!”





Tanto si è aspettato oggi che alla fine il Gran Premio di Gran Bretagna è stato annullato, cancellato. Arrivederci al 2019? Non è detto.

Com’è noto sin dai tempi dell’Impero Romano, in Inghilterra piove. E non necessariamente per colpa di un governo ladro. Ma a quanto pare questa condizione non è stata minimamente contemplata mesi fa, quando si è deciso di riasfaltare per intero lo storico tracciato inglese di Silverstone.
Un asfalto non drenante in Inghilterra è qualcosa assurdo, addirittura è drenante l’asfalto di Losail in mezzo al deserto, dopo gli ultimi aggiustamenti.

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Perfettamente centrato l’esempio del buon Davide Bulega, ex pilota e padre di Nicolò: ” un inglese che rifà l’asfalto di un circuito inglese che non drena l’acqua è un po’ come Rocco Siffredi che va a fare un film porno e lascia a casa il pisello.
La situazione era critica unicamente da metà Hangar Straight fino al primo dei due tornantini in successione, sostanzialmente dalla Stowe alla esse Abbey-Farm.

“La mia Suzuki ha iniziato a fare aquaplaning a 300 all’ora alla curva 7, la Stowe. Ho provato a controllarla ma perso il riferimento per la frenata ho capito che non mi sarei mai fermato. Così mi sono buttato.”
Alex Rins

Ieri abbiamo visto tutti cos’è successo alla Stowe, con 5 piloti scivolati in rapida successione, il primo Rins che si è letteralmente lanciato via dalla GSX-RR non riuscendo a frenarla. Tra questi il povero Rabat, che ci ha quasi lasciato una gamba, venendo fiocinato dalla Honda di Morbidelli riportando una frattura scomposta ed esposta del femore e doppia frattura di tibia e perone.
Per inciso Titone ieri pomeriggio è stato subito operato a Coventry ed il Team Avintia in serata ha confermato che l’intervento chirurgico per ridurre le fratture alla gamba destra è perfettamente riuscito. Noi non possiamo far altro che dargli un abbraccio telematico sperando in una sua pronta guarigione.

“C’era questo incontro tra piloti. Abbiamo parlato tutti assieme, e per tutti la sicurezza in pista era l’argomento principale. Con un asfalto giusto questo non sarebbe successo. Tutti temevano che potesse iniziare a piovere in gara, quindi ci siamo presi questa responsabilità ed abbiamo deciso di fare così.”
Marc Marquez

I piloti sembravano correre sull’olio in quel tratto. Nel corso delle qualifiche tanto nel primo quanto nell’ultimo settore la pista era ormai asciutta, cosa confermata dagli intertempi di Miller con le slick, mentre nei due settori centrali c’era un dito d’acqua. Incredibile, roba da matti, quasi come se i lavori fossero stati fatti in maniera diversa. Lì con la nuova asfaltatura l’acqua ristagna, c’è poco da fare.
Urge una nuova riasfaltatura anche solo parziale nel tratto centrale, non solo per andare in contro al Motomondiale ma per salvaguardare tutti, dai trofei motociclistici nazionali alla F1. Perché entro l’estate 2019 le capacità drenanti potrebbero pure peggiorare. Per non parlare delle buche.

“Al momento non c’è ancora nessuna indagine, ma presto inizierà e decideremo come portarla avanti. In tanti anni, è la prima volta che si presenta una situazione del genere. Di certo bisognerà rifare l’asfalto.”
Franco Uncini

Il rischio è che i piloti, come fatto per Barcellona, facciano fronte comune promettendo di boicottare il GP del prossimo anno, a meno che non venga sistemata Silverstone o che non si cambi sede. La secondo opzione però è molto più complessa di quanto non si creda visti i rapporti tesi tra Dorna e MSV-Racing, società organizzatrice del BSB ed amministratrice tra gli altri di Donington Park. Questione politica insomma.

“Siamo stati costretti a cancellare l’evento per le condizioni del tracciato -ha dichiarato Mike Webb in conferenza stampa- è colpa dell’acqua che si è accumulata in pista. In alcuni punti la pista non drena, abbiamo fatto tutto il possibile, ma la sicurezza è la nostra priorità assoluta. Abbiamo deciso di cancellare, assieme ai piloti, la gara. E’ stata una decisione amara, ma corretta. Però devo dire che il personale in pista ha fatto tutto il possibile, con uno sforzo gigantesco per migliorare le cose. Ci hanno provato fino alla fine, ma è stato impossibile correre. Silverstone dovrà essere in grado di ospitare il GP in futuro, il clima qui è questo -ha concluso Webb- e dobbiamo aspettarci la pioggia: dobbiamo essere in grado di gestire una determinata quantità di pioggia.”

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Tags : Asfalto di SIlverstonegp gran bretagnamotogpsilverstone
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.