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MotoGP: Michelin prepara Buriram pensando all’Austria





Il circo del Motomondiale fa tappa in Thailandia per il primo appuntamento del Poker Asiatico, che coincide con il 15° round stagionale. Il circuito di Buriram, che ospiterà per il secondo anno il Gran Premio di Thailandia, sa mettere a dura prova moto e piloti. Pure Michelin ha iniziato a lavorare da parecchio per questo appuntamento unendo i dati del GP e dei test ufficiali dello scorso anno a quelli raccolti nel GP d’Austria.

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Il Chang International Circuit, con i suoi rettilinei da percorrere in piena accelerazione in uscita da curve lente, e le temperature che superano spesso i 30°, risulta essere molto esigente per gli pneumatici. La pista presenta sette curve a destra e cinque di queste richiedono molta trazione alla testa ed alla spalla destra dei copertoni. La prima delle cinque pieghe a sinistra segue un infinito tratto destroso, parliamo della curva 4 da affrontare in quarta marcia piena. Anche le altre curve mancine sono in appoggio, affaticando meno lo pneumatico.

Per questa edizione, Michelin ha preparato una gamma di pneumatici leggermente più dura rispetto al 2018. Per limitare il surriscaldamento degli pneumatici posteriori si è ricorso ad una costruzione specifica, già utilizzata quest’anno nel GP d’Austria, i tecnici della Casa francese hanno attinto ai dati raccolti nel 2018 in entrambi i circuiti, molto simili nel disegno e nelle temperature, per realizzarla. Al posteriore i piloti potranno scegliere tra tre opzioni asimetriche, con la spalla sinistra uno step più morbida rispetto a testa e spalla destra. Costruzione asimmetrica per gli pneumatici anteriori.

In questo periodo la stagione delle piogge volge al termine in Thailandia, le possibilità di assistere ad un fine settimana bagnato sono elevate. Per questo Michelin ha cercato di portare a Buriram la miglior combinazione possibile di gomme Rain: all’anteriore i piloti potranno contare su gomme da bagnato nelle mescole Soft e Medium con costruzione simmetrica; stesse mescole al posteriore ma costruzione asimmetrica per la Soft.

“Questa è la nostra terza visita a Buriram dopo il test e la gara dello scorso anno, ogni volta abbiamo imparato di più -ha dichiarato Piero Taramasso– e potuto valutare le gomme apportando migliorie per la visita successiva. Buriram è una pista molto severa su pneumatici posteriori creando molto calore sulla gomma, quindi abbiamo portato una costruzione speciale che usiamo anche in Austria per contrastare il grip innalzando il limite del surriscaldamento. L’anno scorso ci hanno detto che sarebbe stato più fresco e umido durante ottobre, ma era caldo e asciutto, quindi abbiamo preparato una gamma di pneumatici in grado di soddisfare tutte le condizioni.”

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Tags : BuriramGP ThailandiaMichelinmotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.