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Motomondiale: rinviato il Gran Premio di Spagna, Jerez non aprirà la stagione europea





Il Coronavirus continua a scombussolare la vita di tutti ed oggi FIM, IRTA e Dorna hanno annunciato la posticipazione del Gran Premio Motociclistico di Spagna, originariamente in programma a Jerez la prima domenica d maggio. La tappa spagnola, sponsorizzata Red Bull, sarebbe stata la prima stagionale per i piloti della Classe MotoGP. In dubbio anche la seguente tappa di Le Mans, dov’è in programma il Gran Premio di Francia dal 15 al 17 maggio.

La FIM, l’IRTA e Dorna hanno annunciato il posticipo del Gran Premio Red Bull de España, che era programmato dal primo al tre maggio presso il Circuito Angel Nieto di Jerez, a causa della pandemia del Coronavirus che sta esplodendo in Spagna. La situazione si mantiene in continua evoluzione ed una nuova data non è ancora stata decisa ma a breve verrà rilasciato un nuovo calendario provvisorio. Come aveva annunciato Carmelo Ezpelata al termine dei test di Losail per la classe MotoGP, le criticità vengono gestite di volta in volta ma con l’anticipo necessario ad evitare viaggi a vuoto di tecnici e piloti. Cosa invece avvenuta a Melbourne per il primo GP stagionale della Formula 1.

I 4’423 metri del circuito intitolato ad Angel Nieto, caratterizzati da 14 curve con due rettilinei molto brevi, avrebbero dovuto riportare in pista i piloti della MotoGP, che ora vedono il proprio debutto rimandato a data da definirsi. La prima stagionale per la classe di maggior cilindrata, nonché seconda tappa per Moto2 e Moto3, al momento risulta il Gran Premio Shark di Francia, in programma dal 15 al 17 maggio a Le Mans. Sfortunatamente anche in Francia la situazione sta evolvendo in senso negativo ed rischio di veder rimandata, o annullata, anche la tappa transalpina è elevato. In caso, ad aprire le danze sarebbe il Gran Premio d’Italia firmato Oakley, in programma al Mugello tra il 29 ed il 31 maggio.





Tags : coronavirusgp spagnaJerezmotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.