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P. Espargaro promette intensità: “Il mio compito in Honda è battere Marc”





L’ufficialità del passaggio di Pol Espargaro nel Team Repsol HRC è arrivata questa mattina, con annesso annuncio del passaggio di Alex Marquez nel team HRC al posto di Cal Crutchlow. L’attuale pilota di punta della KTM sì è lasciato andare in una lunga intervista con Mela Chércoles di AS.com, nella quale ha puntualizzato le sue sensazioni riguardo questa nuova avventura,  le richieste di Honda ed il confronto con Marc Marc Marquez.

Pol ha ammesso l’impossibilità di dire di no a Honda, anche se lasciare la sua KTM per la Casa dell’Ala non è stata una decisione rapida ed indolore. “Ho trascorso molto tempo con questa idea e già lo scorso anno, quando c’era una minima possibilità che potessi finire in Honda, sapevo che era un’idea che mi era sempre stata in testa” ha ammesso il pilota di Granollers, già Campione del Mondo classe Moto2 nel 2013. Non è stata una decisione facile presa da un giorno all’altro, pensavo ai pro e ai contro ma c’era una cantilena che si ripeteva continuamente nella mia testa e che mi diceva ‘un giorno, quando ti ritirerai, potresi aver detto di no a un’opportunità che pochi piloti hanno avuto tra le loro mani’. È una scommessa personale molto ambiziosa, ma penso che non ci fosse altra opzione al sì.”

“Il mio ruolo in Honda è quello di battere Marc. Honda non mette sotto contratto un secondo pilota ma un pilota che lotta per il titolo. Alberto Puig vuole un pilota intenso, un combattente che resista a chiunque. E chiunque significa anche Marc.
In questo momento può sembrare troppo ambizioso da pensare, ma è la mentalità con cui devo andare in Honda: se arrivo già sconfitto, questo cambio non avrebbe senso.”
Pol Espargaro

Ma Marc, si chiede Mela Chécores, è battibile a parità di moto e condizione fisica? “In questo momento, Marc non è battibile da nessuno. Abbiamo visto i suoi compagni di squadra che con la stessa moto non sono nemmeno riusciti ad avvicinarsi. Ma faccio questo passo per vedere cosa rende Marc diverso dagli altri, come guida e cosa posso ottenere con i suoi stessi mezzi.” Non è certo facile condividere la quotidianità in pista con Marc Marquez, e Pol non nasconde alcuna emozione a riguardo: “ho del timore a dover condividere il box con Marc, abbiamo visto tutti com’è e ho sperimentato nella mia pelle quanto è bravo. Sono stato uno dei pochi motociclisti che sono stati in grado di combatterlo, in Moto2 e 125. La più grande sfida che un pilota si può porre è battere il migliore ed è quello che proverò, lavorando meglio che posso.”

Pol e Marc si sono affrontati spesso in 125 e Moto2, dando vita a duelli senza esclusioni di colpi, infuocando anche i dopo gara. Pol ha ammesso di essersi divertito molto in quei duelli in 125 e Moto2. Purtroppo non ho potuto continuare con questa progressione in MotoGP così che mi è rimasto qualcosa di inchiodato dentro, mi chiedevo se sarei stato in grado di farlo anche in MotoGP con una moto superiore. Presto mi leverò quel dubbio.” Pol ha vissuto momenti di tensione fuori dalla pista con Marc, a seguito di contatti come quello di Barcellona nel 2012, ma ci tiene a precisare come secondo lui “molti media hanno anche fatto un po’ di danno in questa relazione, ma penso che nel tempo abbiamo guarito le nostre ferite. Ci siamo visti molte volte in questi anni e parliamo fluentemente come buoni colleghi. Abbiamo una buona relazione e non vedo che sia un problema. Non abbiamo conti in sospeso. Ovviamente, vengo in una squadra che è completamente formata e ha un numero uno molto chiaro. So qual è il mio ruolo, che non mi impedisce di combattere”.

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E quale sarebbe il ruolo di Pol Espargaro? Il prossimo ex alfiere del Team KTM Factory non si è lasciato a troppi giri di parole: Il mio ruolo in Honda è quello di battere Marc. Honda non mette sotto contratto un secondo pilota ma un pilota che lotta per il titolo. Alberto Puig vuole un pilota intenso, un combattente che resista a chiunque. E chiunque significa anche Marc. In questo momento può sembrare troppo ambizioso da pensare, ma è la mentalità con cui devo andare in Honda: se arrivo già sconfitto, questo cambio non avrebbe senso.”

Pol Espargaro lascerà una KTM ormai avviata verso le posizioni che contano, e per i componenti del team ha solo belle parole: “è un grande team umano. Abbiamo attraversato periodi molto difficili. Quando i capi pensavano che la moto stava per entrare tra le prime cinque e non succedeva, tutto il peso ricadeva su di noi, su meccanici, ingegneri, elettronici, su di me. Tutti hanno sofferto molto per ottenere ciò che si sta ottenendo, quindi sarà difficile per me dirgli addio. Non so come siano in Honda, ma difficilmente saranno meglio. Mi mancherà il calore umano.” Proprio per queste persone, Pol è pronto a dare tutto quel che ha fino al termine della stagione “perché se lo meritano e sarebbe un’immensa mancanza di rispetto non dare tutto per pensare al 2021.”

 





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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.