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Con un giorno di ritardo, è vero, ma purtroppo la sessione estiva inizia a sortire i primi effetti negativi. Però non potevo certo deludere gli appassionati di MotoGP che sicuramente – e se sostenete il contrario vi banno – le aspettavano. Quindi voilà, per migliorare ulteriormente il vostro inizio di weekend ecco le Pagelle Rimappate del GP di Catalunya.

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ANDREA DOVIZIOSO – 2010. E’ servito l’allineamento simultaneo di corpi stellari di dimensioni enormi come Giove, Urano, Betelgeuse, Alpha Centauri e Galeazzi per veder vincere due volte di seguito il buon Dovi, ma a noi va bene anche così. La sua gara comunque svolta al 7° giro, quando dai Box gli mostrano un Pit Board con scritto “Sorpassa Dani”. Non appena però capisce che la strategia è stata decisa da un certo Domenicali, in un garage rosso per di più, gli torna alla mente una certa gara di F1 e decide di fare esattamente il contrario di quanto scritto, andando così a vincere. Nel parco chiuso infatti, sfruttando proprio la location dello sfortunato GP conclusivo del Mondiale 2010 di F1, spiega dove sarebbe finita la sua gara se avesse dato ascolto a quella strategia. ABU DHANE

MARC MARQUEZ – 9,5. L’asfalto, la ghiaia, le strisce bianche ed i cordoli: tutte cose che, al Montmelò, si trovano a terra meno raramente di Marc Marquez in questo weekend. Ha infranto più Honde lui in un GP che tutta la grande barriera corallina australiana in millenni di vita, ma alla fine il secondo posto fa contenti tutti e convince Suppo a non detrargli dallo stipendio quei 750.000 € di danni a sessione. Si dice comunque che i gestori del circuito, per fargli un regalo visto che per lui il Montmelò è il circuito di casa, abbiano deciso in suo onore di modificare il nome del tracciato, trasformandolo per evidenziare i suoi capitomboli in pista. CADALUNYA

DANI PEDROSA – 7 PSI. Approfittando delle Yamaha impegnate in un tour panoramico di Barcellona e di Marquez impegnato nel cosplay della Cagnotto visto il numero di tuffi, approfitta della sua bassa statura per non farsi vedere dalle telecamere del circuito – fissate ad 1,70 m – per segnare la Pole senza che nessuno se ne accorga. In gara stava anche correndo bene, poi però sembra che un problema alla gomma posteriore lo abbia costretto ad alzare bandiera bianca. Credeva si trattasse di spin, invece a quanto pare è stata sabotata la valvola del suo pneumatico: un guasto che, visto il crash che lo ha visto coinvolto durante il GP del Mugello, è evidente da chi sia stato orchestrato. UN CAL DI PRESSIONE

JORGE LORENZO – 9,9. I suoi primissimi giri, nei quali sembrava addirittura capace di involarsi verso una vittoria che avrebbe avuto dell’imponderabile, hanno mandato in analisi un quarto del pubblico abituale della MotoGP, che per un attimo si è chiesto come fosse possibile che il #99 fosse doppiato dopo appena 2 metri. Poi sembra apparentemente perdere posizioni, ma la realtà è che stava avvicinandosi al duo Tech3 per capire se fosse possibile permutare almeno una delle loro M1 con la sua GP17. Ecco perché, forse, quella famosa frase spagnolo di saluto che pronunciava il Porfuera andava intesa come un invito a Zarco e Folger a vedere l’offerta del buon Jorge su Subito.it. L’ASTA L’HA VISTA?

VALENTINO ROSSI – 20″. Inizia il weekend dicendo di avere un buon passo, ma probabilmente lui intendeva il passo doble del flamenco ballato al giovedì con qualche spagnola, perché altrimenti non si spiega a cosa si riferisse visto che per tutta la gara battaglia con Miguel, il Commissario di Pista munito di Phantom F-12 che lo segue lungo il circuito. Termina la gara in malinconesima posizione, ma sembra almeno aver capito che la causa di tutti i suoi problemi in questo 2017 sia il nuovo telaio. E quindi, munito di bomboletta spray, pare abbia aggiunto una “S” su tutti i cartelli che indicano la pista per far capire a Galbusera che forse quel telaio sarebbe meglio toglierlo dalla sua M1. SMONTMELO

MAVERICK VINALES – 7. A fine gara dice di essere stato messo sotto pressione da uno dei più grandi avversari che gli siano mai capitati nel corso della sua carriera, e noi gli crediamo: d’altronde sfido chiunque a non dire che l’X5M che funge da Medical Car e che per tutto il GP è rimasto negli scarichi del #25 non sia grande. Dopo il GP comunque sembra che abbia comprato un intero mazzo di rose ad un venditore ambulante che girovagava attorno al circuito solamente perché la pronuncia del fioraio gli aveva fatto capire che ai gambi dei fiori mancava qualcosa, e il buon Maverick ha quindi pensato di portarsi a casa qualcosa che non gli ricordasse tutti i problemi in accelerazione con la gomma posteriore. SONO ROSE SENZA SPIN

ANDREA IANNONE – 6 ARRIVATO? Mentre leggete la sua pagella il buon Andveino pare abbia appena iniziato l’ultimo giro dei 25 previsti in Catalogna, tanto buono era il suo ritmo gara. Probabilmente è stato il pilota meno inquadrato dell’intero schieramento, e bisogna dire che in terra spagnola non si vedeva un italiano ignorato così clamorosamente dai tempi di Cristoforo Colombo. Sembra comunque che la vacanza premio offerta nei prossimi giorni a tutto il suo team in una nota città spagnola non sia tanto una gita di piacere, quanto un messaggio subliminale per far capire dal #29 come vada la sua Suzuki Giesseicsevvevve. VA LENTIA

DANILO PETRUCCI – 8. Il podio al Mugello alle spalle di Dovizioso lo ha fatto infuriare talmente tanto che per poco, vista la sua perenne bava alla bocca e la rabbia con cui caricava qualsiasi cosa colorato di rosso gli capitasse a tiro, non è stato portato in un’arena per prender parte ad una corrida nelle vesti del toro. Per tranquillizzarlo in partenza provano a mettergli nelle cuffie un po’ di musica, ma l’unico risultato ottenuto è la mina tirata contro MM: i suoi sensi infatti pare fossero così appannati da fargli fraintendere totalmente il ritornello di una famosa canzone latino-americana, pensando che gli stiano indicando come colpire i suoi avversari. EEEEEEEEE LACARENA

JACK MILLER – 15. Come le volte in cui è riuscito a sbagliare layout del circuito, nonostante lo avessero spiegato nel briefing, gli avessero fatto trovare un disegno sul tavolino a colazione ed il suo fisioterapista se lo fosse fatto tatuare su un braccio per cercare di farglielo vedere il più possibile. Non tutto il male vien per nuocere però: sembra infatti che vista la sua tendenza ad allungare la “S”, sia stato contattato da un noto marchio di supermarket italiano, che in lui pare abbia trovato il testimonial perfetto. ESSELUNGA

ALEIX ESPARGARO’ – 6,89. Quando la sua Aprilia è passata addirittura in quinta posizione persino l’Universo ha smesso di espandersi per un secondo per capire anche lui se avesse letto bene la classifica oppure se si trattasse di un’allucinazione, che altro non è se non un’attività fatta dai ditoni dei piedi. Stava anche correndo bene, poi però la sua moto decide di fare conclave e lascia una scia bianca da far concorrenza alle McLaren di F1. Pare comunque che la causa del guasto fosse un problema al cambio, almeno stando alla città spagnola in cui anche lui, come Iannone, ha portato i propri meccanici per far capire come il problema sussistesse in un certo momento del cambio marcia. IN GRANADA

 





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow