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Test finiti: Marquez mette tutti in riga, Yamaha al trivio





Anche oggi le temperature troppo basse hanno convinto i team a rimanere lontani dalla pista nella prima ora. Mentre Bautista per via precauzionale non ha preso parte a questa seconda giornata, gli alfieri di Suzuki, Iannone e Rins, sono tornati in sella, smaltita l’influenza intestinale che li aveva bloccati ieri.
Meno novità tecniche rispetto alla giornata di ieri, che potete consultare QUI(link)

Jack Miller è stato il primo pilota a scendere in pista, poco prima delle 11, ma dopo 3 giri è stato costretto a tornarsene ai box in motorino: è caduto alla curva 10 a causa dell’asfalto ancora freddo. Solo una moto a sua disposizione per questi test, quindi gran lavoro da parte del team Pramac per sistemare la GP17. Solo verso le 11:15 i piloti hanno cominciato a scendere in pista con regolarità, tra questi anche Franco Morbidelli che a venti minuti da mezzogiorno è caduto, pure lui alla curva 10. Niente di grave per il romano cresciuto a Tavullia, che prima di mezzogiorno era già in pista.
Interessanti i primi dettagli sulla nuova RC213-V per il 2018, con Honda che non ha minimamente provato a nascondere il nuovissimo disegno dello scarico nel codone, ma anche una diversa forma del terminale laterale. Sia Marc che Dani, come ieri, oggi hanno girato sia con la RC213-V di quest’anno, con livrea classica, sia con la nuova munita di livrea nera. A loro si è aggiunto anche Cal Crutchlow.

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Prosegue il grande lavoro in casa Yamaha, con i giudizi dei tre piloti ancora discordanti. Rossi ritiene si debba lavorare per il 2018 usando come base la 2016, Zarco continua a sentirsi più efficace con la 2017 (che dovrebbe toccargli come da contratto tra Yamaha e Tech3) mentre Vinales è altrettanto efficace con entrambe. Ma, come ha tenuto a precisare ieri Valentino, “noi ai tecnici diciamo le sensazioni che abbiamo, poi loro nella Factory mettono tutto assieme.” Se ieri era toccato a Valentino, oggi è Zarco a cadere. Come lui, nel corso del pomeriggio, anche Pol Espargaro, Redding e Iannone.
Nel finale pure Jack Miller ha provato la carenatura alata di Ducati.

A mettere tutti in riga è Marc Marquez, con un 1’30”0 messo a referto nel finale dopo 61 giri. Lo segue il compagno Dani Pedrosa a 3 decimi, dopo 51 giri. A proposito di Dani, sembra sia il suo mentore Puig il papabile sostituto di Suppo in seno al team HRC. Terza posizione per Johann Zarco a 3 millesimi da Pedrosa dopo aver inanellato 66 giri, uno in più di Vinales che chiude quinto. Quarta posizione per Jorge Lorenzo.
Settimo Valentino Rossi davanti a Miller, sempre più a proprio agio con la Desmosedici. 14° Andrea Dovizioso, alle cui spalle troviamo Franco Morbidelli, primo tra i Rookie.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.