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Ufficiale, Pedrosa saluta il Team Honda Repsol





Era nell’aria da alcuni giorni, ora è ufficiale: Dani Pedrosa non correrà più per il team ufficiale HRC nel 2019. Una storia d’amore lunga 18 stagioni quella tra il ‘Camomillo’ e la Casa Alata, che sembrava senza fine.

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“Nella vita abbiamo tutti bisogno di nuove sfide e sento che è ora di cambiare” ha detto il pilota di Sabadell. 18 stagioni come uomo simbolo della Honda, di cui 13 in MotoGP nel team interno, quell’HRC Repsol a cui ambiscono tutti. Tre titoli consecutivi tra 125 e 250, 153 podi in 283 gare, di cui 54 vittorie, con 49 pole Position e 64 giri veloci. Non può che esserci comunque rammarico da entrambe le parti. “Oggi è un giorno triste per me ha detto il presidente Yoshishige Nomura– a nome di HRC voglio ringraziare Dani per il duro lavoro svolto ed esprimere la nostra gratitudine per questi due decenni insieme, augurandogli il meglio per il futuro.”

In realtà sul futuro di Dani non si sa ancora molto, per ora il #26 si è limitato a ringraziare Honda, HRC ed il team. “Voglio ringraziare HRC per tutti questi anni di grandi successi – ha comunicato Dani – sono cresciuto non solo come pilota ma anche come persona. Avrò sempre HRC nei miei ricordi e nel mio cuore ma nella vita abbiamo tutti bisogno di nuove sfide e sento che è ora di cambiare.”

La storia d’amore tra Honda e Pedrosa ha inizio nel 2000, quando Dani vinse il campionato nazionale monomarca riservato alle Honda 125 GP.  La casa motociclistica giapponese decise di puntare su di lui e di farlo esordire l’anno successivo nel motomondiale nella classe 125. Da ricordare l’anno d’esordio in 250, che concluse laureandosi campione del mondo dominando sin dalla prima gara. Dani vanta il record, tutt’ora ampliabile, di 16 stagioni consecutive vincendo almeno un GP, mentre è stato per tre volte vice campione del mondo MotoGP. 





Tags : Dani Pedrosahonda repsolHRCmotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.