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Il venerdì è di Marquez ed Espargaro. Sprofondo Rossi e rosso in Australia





Il sole australiano bacia gli audaci. Le prime due libere se le aggiudicano rispettivamente Marc Marquez, che svela un passo stratosferico, ed Aleix Espargaro, che conferma anche sull’asciutto quanto di buono fatto vedere a Motegi in condizioni da bagnato per quanto riguarda il giro secco. Dovizioso unica Ducati in Top10 -terza posizione nella combinata- mentre è in netta risalita Maverick Vinales, che chiude in top5 entrambe le manches: sono gli unici a tenere il passo del #93. 11° Lorenzo e 12° Rossi, con Pol Espargaro 10°, che rischiano la tagliola delle Q1 se dovesse piovere domani.

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La bandiera a scacchi delle FP2 fa volare la Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro davanti a tutti, beffando Marc Marquez. La giornata non era iniziata nel migliori dei modi, con un 12° tempo nelle FP1. Per il turno iniziale Soft davanti e Medium posteriore per entrambi run e best lap in 1’30”, a 9 decimi da Marquez, ed un passo molto vicino a quello del giro più veloce: molti i passaggi in 30” alto. Nelle FP2 rovescia il lavoro, subito gomme fresche e prestanti, Medium davanti e Soft dietro, con cui nel primo run tenta subito il time attack: 1’29”2 al quarto passaggio, prima posizione in tasca con ancora 30 minuti per affinare la moto con calma. mantiene lo stesso treno di gomme nel secondo run, e nel terzo run monta una coppia di Medium, ma non cambia molto il passo, in 30”6 con doppia Medium, migliore di mezzo secondo invece con la Soft dietro. 

Marc Marquez domina il venerdì, l’acuto nelle FP2 di Espargaro gli rovina la festa. Subito a proprio agio sin dalle prime libere dove stampa una serie di 6 giri consecutivi in 29”7, con gomme Medium dietro e Soft davanti. Per il run finale passa ad una Medium davanti, mantenendo quella che già aveva dietro, continuando sullo stesso passo (29” alto). Piazza l’acuto che gli vale la prima posizione in 1’29”6 nel primo run. e nei due successivi riesce a mantenere quello stratosferico passo. Nelle FP2 replica quanto fatto nelle libere precedenti con un set di gomme nuove, invertendo però la scelta optando per mettere la Soft davanti. Invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Anzi il suo passo migliora pure di qualche decimino. Nel finale monta una Hard anteriore, con cui piazza il proprio miglior tempo in 1’29”2 a 5 millesimi da Espargaro.

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Terzo Andrea Dovizioso, che aveva chiuso quarto nelle FP1 alle spalle di Jack Miller di ritorno dall’infortunio. Per il Dovi stessa scelta di gomme di Marquez nei primi due run della prima sessione, ma passo più lento di oltre mezzo secondo. Nel finale sistema una Soft all’anteriore con cui si conferma senza difficoltà nelle zone alte della classifica. Ottimo il suo lavoro nelle FP2, riesce a tenere testa a Marquez sia sul passo che sul giro secco, ancora una volta su stesse gomme.
Quarto Cal Crutchlow, solo 10° in 1’30”3 nelle FP1, nelle successive si migliora di quasi un secondo. Non dei migliori il suo passo, simile a quello di Espargaro.

Quinta posizione per Maverick Vinales, risultato tenuto in entrambe le manches. Chiude la giornata in 1’29”4, e nelle FP2 riesce in un passo abbastanza vicino a quello di Marquez e Dovizioso, con M davanti e S dietro.

Sesta posizione in 1’29”4 per il padrone di casa Jack Miller, dopo aver chiuso terzo in 1’29”7 le FP1. Alle sue spalle Andrea Iannone in 1’29”6. Ottavo Johann Zarco, e stesso tempo in entrambe le sessioni per lui in 1’29”6 alto. Zarco aveva chiuso in seconda posizione le FP1, con un passo di 1’30”8 con S davanti e M dietro.
Nono Dani Pedrosa, addirittura undicesimo all’inizio, e passo sul 30” basso. Chiude la Top10 Pol Espargaro, valorosamente settimo nelle prime libere.

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Solo una Ducati quindi nei primi 10. Solo 11° Jorge Lorenzo, che scende dall’ottava piazza acquisita all’inizio, e paga sia sul passo che sul giro secco. Male anche Valentino Rossi, che chiude 12° migliorandosi. Il mezzo secondo di differenza da Vinales viene accumulato tutto nelle tre sinistrose curve finali, ed il passo per lui è sul 30” basso.
Sfortunato 17° Petrucci, vittima di dissenteria, mentre l’esordiente Broc Parkes, che sostituisce lo sfortunato Folger, è ultimo.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.