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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP d’Austria





Mettere da parte i computer, spegnere le console, accedere la TV, sedersi sul divano. L’attesa è finita: il Mondiale di Formula 1 comincia questo weekend con il Gran Premio d’Austria, la prima delle due gare che si terranno al Red Bull Ring.

© Mark Thompson / Getty Images
© Mark Thompson / Getty Images

Dopo la falsa partenza di Melbourne, si comincia. E si comincia sul serio, visto il calendario che prevede una “campagna europea” mai così intensa. Ed è proprio dai weekend austriaci che gli appassionati potranno finalmente tornare ad apprezzare la velocità delle monoposto (a parte i tifosi della Williams), a provare il brivido per i duelli ruota a ruota (a parte i tifosi di Grosjean), a gioire per una vittoria (a parte i tifosi della Ferrari).

Anche i piloti sono pronti al rientro. Nel lungo periodo della pausa forzata, coloro che sicuramente non hanno perso occasione per gareggiare sono stati i drivers più giovani che, grazie ai videogiochi la cui popolarità è impennata durante la quarantena (i cosiddetti “covideogames”), hanno tentato di intrattenere – e intrattenersi – tra gare virtuali e campionati fittizi, esperienza utile per tenere in allenamento mente e corpo. Tuttavia anch’essi erano consapevoli che guidare le monoposto col joypad fosse solo una consoleazione.

Forti di questa esperienza e più motivati che mai, i giovani telenti lanciano proprio in Austria il guanto di sfida ai drivers più esperti che, effettivamente, paiono subire il colpo e temere per la propria autorità. Potremmo quindi dire che i giovani streamano, mentre i vecchi tremano.

Ma nonostante qualcuno provi a trovare fiducia ed incutere timore, un clima di incertezza inesorabilmente incombe e aleggia sul RedBull Ring, sede della prima (e storica) gara back-to-back della Formula 1: come avranno lavorato i team per prepararsi a questo epocale evento? I piloti reggeranno la fatica di due gare consecutive? Quali insidie nasconde l’autodromo di Zeltweg? Lando Norris riuscirà a prendere parte alla gara senza avere problemi di connessione?

La risposta a queste ed altre curiosità sono contenute nelle 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP d’Austria!

  1. Nel corso degli anni la pista austriaca ci ha regalato emozioni e colpi di scena, probabilmente grazie al fatto che sia di Spielberg;
  2. La nascita delle “palle di Mozart” è fatta risalire ad un GP d’Austria particolarmente noioso a cui assistette il famoso compositore;
  3. Sorge in quello che all’epoca dell’Impero Austro-Ungarico era il Ducato di Stiria, oggi scomparso. Una notizia da far perdere il Fiat;
  4. Al fine di garantire che il segnale TV arrivi anche in quei Paesi in cui vige ancora il lockdown, verrà usata un’antenna speciale: per la precisione, la quarantenna;
  5. L’autodromo austriaco vanta diversi primati: uno su tutti, l’austrialopiteco;
  6. Seppur tra molte difficoltà, i promoters rassicurano che i Gran Premi non saranno organizzati in modo barbaro. In Austria ne sono celti;
  7. L’espressione “inizia il valzer dei pit-stop” assume nel contesto austriaco un significato del tutto peculiare;
  8. Le ultime edizioni del GP d’Austria sono state dolci per la padrona di casa Red Bull, ottimista anche in vista dell’evento di questo weekend: ogni avversario Sacher imane la favorita anche quest’anno;
  9. La Williams farà debuttare proprio in Austria la nuova livrea sponsorizzata da Lavazza ma, vedendo il mezzo, non crediamo si possa ancora parlare di espresso;
  10. È la prima gara della storia che si correrà totalmente in assenza di pubblico e tifosi. Certo, se non si contano le gare tenutesi in Corea, Abu-Dhabi e India.




Tags : 10 cosef1f1 2020formula 1gp austria
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.