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Un detrito complica la Indy 500 di Alonso: il #66 fora nelle qualifiche e rischia l’esclusione





Che per Fernando Alonso l’edizione 2019 della 500 Miglia di Indianapolis non fosse iniziata nel migliore dei modi lo si era capito sin dalle prime sessioni di prove libere, quelle in cui un problema elettrico prima ed un brutto incidente poi lo avevano costretto a posizioni di rincalzo, ma di certo neppure i meno ottimisti tra i tifosi dell’asturiano avrebbero potuto immaginare che la situazione potesse ulteriormente peggiorare nel corso delle qualifiche.

© LAT Images
© LAT Images

33^. E’ questa infatti la casella in griglia virtualmente occupata dal due volte Campione del Mondo di Formula 1 al termine della prima sessione di prove ufficiali andate in scena ieri sull’asfalto del celeberrimo catino dell’Indiana, ed è una casella in griglia che non basterebbe allo spagnolo per prender parte all’edizione 2019 della Indy 500. Alonso, assieme a James Hinchcliffe – che è invece andato a muro nel corso del suo tentativo -, avrà a disposizione la sola manche di qualifica di domani per provare ad inserirsi tra i partecipanti alla 103^ edizione della storica corsa a stelle e strisce, quella che (in caso di vittoria) consentirebbe allo spagnolo di centrare una storica Triple Crown.

Le 227.244 miglia orarie di velocità media che il #66 ha mantenuto durante il suo miglior tentativo non sono infatti bastate a centrare la Top 30, con le prestazioni di JR Hildebrand, Ben Hanley e Graham Rahal che hanno impietosamente rispedito indietro un asturiano che neppure nel corso di questa sessione di qualifiche ha avuto la Dea Bendata dalla sua parte. Al termine del tentativo che gli era valso la Top 30 provvisoria è infatti emerso che un detrito ha bucato la posteriore destra della Dallara #66, causando una foratura lentissima che ha completamente sbilanciato la monoposto dello spagnolo e che lo ha costretto a faticare moltissimo per tenere l’auto in traiettoria.

 

Alonso, tuttavia, non ha cercato di nascondersi dietro ad un dito per giustificare il finora parziale fallimento, anzi. “Non eravamo abbastanza veloci” – ha esordito infatti lo spagnolo al termine delle qualifiche – “Quindi se siamo in questa posizione è perché oggi meritiamo di essere qui. Fortunatamente domani avremo un’altra opportunità per prender parte alla gara: se riusciremo a farcela sarà un bene, ma se non dovessimo riuscirci sarà perché non la meritiamo. Sono comunque felice per come abbiamo lavorato fino a questo momento”. “Non penso purtroppo che si potranno fare miracoli nel corso della notte” – ha proseguito poi l’asturiano – “Credo di non avere avuto la velocità che ci serviva durante tutto il weekend, e non scopriremo certo la causa di questi problemi in una sola notte. Domani cercheremo di mettere a segno un tentativo pulito, sperando che questo ci porti ad essere tra le prime tre posizioni”. 

Prime tre posizioni che, ovviamente, riferendosi agli ultimi classificati di oggi permetteranno a Nando di scattare – nella migliore delle ipotesi – solamente dalla 31^ casella dello schieramento. Davanti a tutti invece, al termine della prima sessione di qualifiche, si è messo Spencer Pigot con le sue 230.083 miglia orarie di media, appena sufficienti per precedere Will Power ed un leggermente più staccato Simon Pagenaud. In 4^ posizione provvisoria, a 229.749 miglia orarie, si è piazzato Josef Newgarden, che ha preceduto la coppia di Ed formata da Jones e Carpenter, con la top ten virtuale completata infine da Colton Herta, Alexander Rossi, Sebastien Bourdais e Mario Andretti. 





Tags : 500 miglia di indianapolisAlonsofernando alonsoindy 500qualifiche indy
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow