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In Austria la Pole è di Leclerc! 2° Hamilton – convocato dagli steward -, problemi per Vettel





1’03″003. E’ questo il limite imposto da Charles Leclerc al termine delle qualifiche del GP d’Austria, 9° appuntamento stagionale del Mondiale 2019 di F1. Il #16, con l’unica Ferrari rimasta superstite nel Q3 a seguito degli improvvisi problemi che hanno fermato Sebastian Vettel, ha portato la SF90 davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton – che dovrà però presentarsi in Race Direction – ed alla Red Bull di Max Verstappen, abile nel precedere Bottas. Ottima prestazione per Magnussen ed il duo Alfa Romeo Racing, mentre deludono Gasly, le Renault e le Toro Rosso. Ecco la cronaca completa.

© Scuderia Ferrari Press Office
© Scuderia Ferrari Press Office

La Q1 scorre via senza particolari colpi di scena. A chiudere davanti a tutti al termine della prima manche è Max Verstappen, che per la prima volta nel fine settimana riesce a mettere la sua RB15 davanti a tutti: il #33 stampa un 1’03″807 che consente all’olandese di staccare per soli 11 millesimi Lewis Hamilton, sceso in pista due volte per mettere a segno il proprio miglior tentativo. A chiudere il podio virtuale è poi Bottas – anche lui con due tentativi all’attivo -, mentre le due Ferrari chiudono in 4^ e 5^ piazza con Leclerc davanti a Vettel e con le migliori prestazioni realizzate con gomme Medium.

La lotta, come sempre in Q1, infuria nelle retrovie, e mentre si segnala un fraintendimento piuttosto evidente tra Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen (con l’episodio che verrà analizzato dopo la qualifica dai Commissari di Gara), gli esclusi sono Perez, Stroll, Kvyat – anche lui parte lesa in un episodio d’impedimento con Russell -, lo stesso Russell e Kubica.

Ecco la classifica completa al termine della Q1:

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Anche la seconda manche di qualifica va in archivio in maniera piuttosto lineare. A prendere la prima posizione, grazie ad un tempo messo a segno con gomme Soft, è Charles Leclerc, che in 1’04″138 stacca per poco più di due decimi il proprio compagno di squadra. Alle spalle del duo Ferrari si mette poi Lewis Hamilton, sul quale pende la spada di Damocle del colloquio con i Commissari e Kimi Raikkonen al termine delle qualifiche, mentre Max Verstappen chiude la Q2 in quarta posizione davanti a Valtteri Bottas. Il #77 è l’ultimo dei tre piloti ad aver superato la tagliola della seconda manche con pneumatici Medium, con i crono dalla 6^ piazza in poi che sono invece stati fatti segnare con gomme Soft. Ad essere esclusi al termine della Q2 sono Grosjean, Hulkenberg, Albon, Ricciardo e Sainz – sfruttato da McLaren per offrire la propria scia a Norris nel corso del tentativo cronometrato del #4 -, con l’Alfa Romeo Racing che invece coglie un ottimo risultato riuscendo a piazzare entrambe le proprie monoposto in Q3.

Ecco la classifica completa al termine della Q2:

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La terza e decisiva manche di qualifica si apre con il colpo di scena che non ti aspetti: nel garage della Scuderia Ferrari, attorno alla macchina di Sebastian Vettel, si inizia a lavorare alacremente per risolvere un problema tecnico occorso al tedesco nel corso della Q2. A 3′ dal semaforo verde tutti i piloti scendono in pista, mentre sulla monoposto del #5 viene tolto il cofano motore per permettere ai meccanici in rosso di operare meglio sulla SF90 ferita del tedesco: al termine del primo tentativo è il monegasco il più rapido in pista, con l’1’03″208 che stacca di oltre 3 decimi Bottas e di quasi 7 decimi Hamilton, mentre la qualifica del tedesco finisce definitivamente nel momento in cui gli viene chiesto di scendere dall’auto che lo ha tradito sul più bello. A poco più di un minuto dallo sventolare della bandiera a scacchi tutti di nuovo in pista per l’ultimo tentativo, ed al termine del secondo giro lanciato il più veloce è ancora una volta Charles Leclerc, che chiude con un rapidissimo 1’03″003 rifilando oltre due decimi e mezzo ad un Lewis Hamilton capace di piazzare la zampata nel momento decisivo e ad un Max Verstappen in grado di portare la RB15 davanti alla Mercedes di Bottas. Ottima 5^ posizione poi per Magnussen, che precede la McLaren di Norris, le due Alfa Romeo Racing di Raikkonen e Giovinazzi, l’altra Red Bull di un ancora deludente Gasly e la Ferrari di Vettel, che non è riuscita a far segnare neppure un crono nel corso del Q3.

Ecco la griglia di partenza del GP d’Austria (al netto delle 5 posizioni di penalità di Magnussen ed Hulkenberg e delle partenze dal fondo di Sainz ed Albon):

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Tags : f1f1 2019formula 1gp austriaqualificheRed Bull Ring
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow