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Grosjean parla dall’ospedale: “Senza l’HALO non sarei qui”





E’ stato tramite il proprio profilo Instagram che Romain Grosjean ha rilasciato la prima dichiarazione dopo lo spaventoso incidente che lo ha visto sfortunato protagonista durante il giro d’apertura del GP del Bahrain, 15° appuntamento stagionale di una stagione 2020 di Formula 1 che oggi ha fatto letteralmente gridare al miracolo.

Grosjean
© Glenn Dunbar / LAT Images

Il #8, impotente passeggero della sua Haas VF-20 dopo il contatto con l’anteriore sinistra di Daniil Kvyat, è finito contro le barriere poste all’interno dell’uscita di Curva 3 con violenza inaudita. L’angolo d’impatto e la velocità raggiunta dal francese in quella fase della corsa hanno sottoposto la monoposto della scuderia statunitense a forze mostruose, che hanno diviso in due una vettura che si è subito dopo trasformata in una pira fiammeggiante. Per lunghissimi e apparentemente interminabili secondi si è temuto il peggio, e tutto il mondo ha tirato un enorme sospiro di sollievo quando le telecamere della FOM hanno inquadrato il volto, sconvolto e annerito dal fumo, di un Romain Grosjean vivo e vegeto seduto all’interno della Medical Car.

Grosjean

Portato in elicottero fino all’ospedale di Manama con delle bruciature lievi a mani e caviglia, il pilota francese è stato sottoposto a esami medici più approfonditi che (stando a quanto fa sapere la Haas) hanno escluso la presenza di fratture. Oltre alla cellula di sopravvivenza e al roll bar, a essersi rivelato fondamentale per la salvezza di Grosjean è stato l’HALO, il dispositivo di sicurezza introdotto al termine della stagione 2017 che tante polemiche aveva suscitato tra piloti, addetti ai lavori e semplici appassionati. E’ stata proprio la struttura in titanio Grado 5 che a partire dal 2018 circonda la testa dei piloti a impedire che Grosjean colpisse con il proprio casco il guardrail precedentemente sollevato dalla cellula di sopravvivenza, aiutando a evitare la perdita di conoscenza del pilota – lestissimo a uscire dall’abitacolo – e soprattutto facendo in modo che gran parte della forza scatenata dall’impatto con le barriere venisse assorbita dalla struttura stessa.


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“Ciao a tutti! Voglio solo dirvi che sto bene. Ok, quasi bene… – esordisce il pilota francese nella breve clip indicando le evidenti fasciature alle mani – “Grazie per tutti i messaggi che mi avete inviato! Io non ero a favore dell’HALO qualche anno fa, ma credo che sia una delle cose migliori che abbiamo introdotto in Formula 1″. “Dico questo perché senza di lui io oggi non sarei qui a parlarvi. Ringrazio anche tutto lo staff medico, sia del circuito che dell’ospedale, e spero di riuscire a scrivervi dei messaggi molto presto!”, conclude il pilota francese smentendo involontariamente chi, dopo aver visto comparire su web miriadi di foto incontrovertibili, tuttora sostiene che l’HALO non sia stato utile a sventare una tragedia. 





Tags : f1f1 2020formula 1gp bahrainromain grosjean
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow