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Ancora Bottas nelle FP2 del Portogallo. A fuoco Gasly, incomprensione Stroll-Verstappen





Compare il rosso nelle FP2 del GP del Portogallo. Pur non essendo la Ferrari principale protagonista della seconda sessione di prove libere del fine settimana lusitano, infatti, le bandiere sventolate dai commissari e le mescole Soft finalmente apparse sull’asfalto di Portimao sono bastate a tingere con tonalità vagamente cremisi l’ultima ora e mezza di attività di questo venerdì.

Fp2
© Wolfgang Wilhelm

In delle FP2 che hanno visto i piloti alle prese con due diverse mescole con specifica 2021 – appositamente messe a disposizione da Pirelli per consentire ai team di svolgere dei test nel corso di run da 7 e 15 passaggi -, davanti a tutti si è messo ancora una volta Valtteri Bottas. Il finlandese della Mercedes ha fermato il cronometro sull’1’17″940, e nonostante sia chiaro a tutti che ci sia ancora parecchio margine il tempo del #77 è stato sufficiente per staccare di quasi sei decimi Max Verstappen. Il #33 della Red Bull è stato peraltro protagonista di una delle due bandiere rosse pomeridiane, entrando in contatto con Lance Stroll all’altezza di Curva 1 e spedendo impietosamente la RP20 nella ghiaia della via di fuga. Sul gradino più basso del podio virtuale c’è Lando Norris, che con il suo 1’18″743 precede la Ferrari di Charles Leclerc: il #16 ha replicato la 4^ posizione del mattino, lasciando forse che un cauto ottimismo circa la bontà degli aggiornamenti introdotti a Portimao trapelasse nel box del Cavallino Rampante. Al 5° posto c’è Sainz, che con la seconda delle MCL35 tiene dietro la SF1000 #5: Sebastian Vettel nelle FP2 ha avuto a disposizione gli stessi upgrade sfruttati da Leclerc durante la prima sessione di prove libere, e a giudicare dalla facilità con cui il tedesco è entrato nella top ten viene da pensare che le migliorie apportate al retrotreno della vettura di Maranello abbiano sortito un qualche effetto positivo. 7^ piazza per Pierre Gasly, autore di un’ottima sessione prima che la sua AT01 decidesse di prendere fuoco causando l’esposizione della prima bandiera rossa del weekend, mentre solamente è Lewis Hamilton: il #44, che nella prima mezz’ora trascorsa con le gomme prototipali ha lamentato fortissime vibrazioni dopo un bloccaggio, non è andato oltre un 1’19″308 che lo ha condotto ad oltre 1″3 di ritardo dalla vetta.

9^ posizione per Esteban Ocon, che sembra essersi definitivamente lasciato alle spalle il problema che lo aveva spaventato al termine delle prime prove libere, mentre a completare la top ten delle FP2 provvede Alexander Albon, autore di un 1’19″643 che lo porta a più di 1″2 di distacco dalla prestazione del compagno di squadra.

Appena fuori dai primi dieci troviamo un ottimo George Russell, 11° in 1’19″821, mentre 12° è Sergio Perez, ultimo dei piloti ad accusare meno di 2″ di gap dal crono di Bottas. La 13^ posizione di Ricciardo è infatti distante 2″047 dalla vetta, con Nicholas Latifi che porta la propria Williams davanti all’Alfa Romeo Racing di un Kimi Raikkonen che tra FP1 ed FP2 ha perso parecchie posizioni. 16° è Magnussen, davanti a Kvyat – autore di un testacoda, così come Vettel – e a Grosjean, mentre solo 18° è Lance Stroll: come accennato poco più sopra, il canadese della Racing Point è stato vittima di un’incomprensione con Max Verstappen.

I due erano vicendevolmente convinti che l’altro stesse per mollare il gas in ingresso di Curva 1, ma dato che entrambi erano invece impegnati in un tentativo cronometro l’impatto – senza conseguenze fisiche – è stato inevitabile. Fanalino di coda di queste FP2 è infine Antonio Giovinazzi: il #99 si accontenta di un 1’21″396, ad oltre 3″4 di ritardo dalla vetta della classifica.

La frammentarietà della seconda parte della sessione non ha aiutato i team nella raccolta dei dati per quanto riguarda il passo gara. Da quel poco che si è visto, è ancora una volta la Mercedes la squadra da battere: tanto Hamilton quanto Bottas sono infatti riusciti a girare sull’1’21″basso, un ritmo che il solo Verstappen è riuscito vagamente ad avvicinare. Bene anche Racing Point con il suo 1’22″basso, mentre Ferrari che ha preferito svolgere un lavoro differenziato rispetto a tutti gli altri team: le due SF1000 hanno effettuato i propri long run con carichi di benzina inferiori, e dunque i loro riferimenti cronometrici non sono paragonabili con quelli della diretta concorrenza.

Ecco la classifica completa al termine delle FP2:

FP2




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow