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IndyCar, Graham Rahal concede il bis: scala nove posizioni in due gare! Newgarden recupera, Sato delude





Graham Rahal replica la sua vittoria di ieri. Anche la seconda manche dell’Indy Dual di Detroit va al figlio d’arte e quindi sale a quota 248 punti. Una gara molto tranquilla ma con un finale thriller, che aveva messo a rischio l’affermazione del giovane #15. Ma lui è riuscito a resistere ed è finito davanti a tutti, dopo un dominio incontrastato.

IndyCar, Graham Rahal concede il bis: scala nove posizioni in due gare! Newgarden recupera, Sato delude

Takuma Sato aveva fatto la pole position stracciando il record della pista ma non è andato oltre la quarta posizione. Sul podio arriva anche Josef Newgarden, stella sempre più brillante del Team Penske. Dietro il giovane compagno di squadra arriva Will Power.

La corsa vede una leggera ripresa dei motori Chevy ma la Honda continua a incassare la vittoria. Scott Dixon rimane primo a 303 punti, seguito da Helio Castroneves a 8 punti e Takuma Sato a 44 punti. Sesta piazza in classifica per Rahal, che ha scalato nove posizioni in una corsa sola. Ma passiamo alla cronaca della gara.

Alla bandiera verde Takuma Sato rimane davanti, la partenza scorre tranquilla con le braci ardenti che crepitano tra Dixon, Pagenaud, Power e Daly: il neozelandese che guadagna il 7° posto. Il primo pit è di JR Hildebrand. Al 4° giro si infiamma il duello tra Marco Andretti e Josef Newgarden: l’uomo Penske lo sorpassa ma poi perde la posizione in accelerazione.

Il giro 7 vede James Hinchcliffe ai box, assieme a Marco Andretti. Mentre Sato cerca di allungare, Hunter-Reay avverte la pressione di Rahal e Castroneves: che l’americano sia ormai alle strette? Sì: al giro 9 Rahal azzarda il tutto e per tutto e sorpassa il campione 2012 all’esterno. Le auto si sfiorano ma il #15 passa, e il #28 diventa preda di Helio. Il carioca lo sorpassa al giro 10, ma il #3 fora l’anteriore sinistra!

Hinchcliffe, Dixon e Aleshin a Detroit

Mentre Castroneves perde terreno, Dixon rientra ai box e perde un’infinità. Intanto in pista Power stocca un sorpasso su Aleshin, e Alexander Rossi fa altrettanto su Conor Daly. Anche Hunter-Reay però ha subito problemi dal contatto con il carioca e quindi si fa passare da Aleshin, Pagenaud, Rossi e rallenta Daly. Al giro 12 rientra ai box.

Le acque si calmano pian piano, ma ci pensa Rahal a riaccendere la miccia. Il figlio d’arte si incolla agli scarichi del capofila Sato attorno al 20° giro. In quinta posizione Mikhail Aleshin fa il tappo di un trenino pian piano più caldo: Alexander Rossi lo inquadra nel mirino mentre si avvicina Charlie Kimball. Rossi riuscirà a sorpassarlo solo al 22° giro. Newgarden intanto si prende il 9° posto da Gutierrez, mentre arriva la notizia del drive through per James Hinchcliffe (che aveva superato il limite di velocità ai box).

Al giro 23 rientra Simon Pagenaud e monta le dure. Takuma Sato rientra un giro dopo, e anche Will Power lo segue. L’australiano aveva ricucito il distacco poco prima. Sato rientra davanti a Hildebrand e lo rallenta, permettendo a Dixon di passarlo. Power è invece dietro Hildebrand ed è costretto a resistere ad Andretti. Graham Rahal invece rientra al giro 25: la leadership passa a Josef Newgarden ma Rahal è riuscito a sopravanzare Sato. L’americano ha probabilmente imbarcato meno benzina, e adesso la corsa si gioca tutta sulla strategia.

Alexander Rossi a Detroit

Molto veloce anche il pit-stop di Helio Castroneves, che aveva già rifornito qualcosa quando aveva bucato. Intanto Sato ha Scott Dixon negli scarichi e quest’anno sembra in difficoltà sul cittadino: ma il neozelandese lo tranquillizza quando al giro 30 ritorna ai box. Al giro 30 Josef Newgarden si toglie da davanti e libera Rahal, di nuovo davanti a tutti. Al giro 35 Ed Jones sorpassa JR Hildebrand ma danneggia l’alettone anteriore, che fora la gomma di Hildebrand. Entrambi sono costretti a rientrare ai box: addirittura Jones spegne l’automobile.

Disastro per l’SPM: anche Aleshin subisce un drive through per problemi ai box. Dixon rientra ai box assieme ad Andretti al 39° giro. Pochi giri dopo Castroneves è riuscito a passare Marco Andretti, in un duello caldo. Ma per il resto la gara si tranquillizza: è un problema delle gare di quest’anno, appiattite dai pacchetti aerodinamici. Scott Dixon è autore di un sorpasso ai danni di Rossi, che però è a fine stint con gomme morbide. Infatti al 47° giro rientra in pit-lane.

Alla fine della 47^ tornata rientra anche Rahal e subito dopo lo insegue Takuma Sato. Si è riaperta la finestra del pit-stop: anche Will Power è ai box, e rimane davanti a Sato. Finora, nessuna pace car. Il giro seguente Scott Dixon si ferma. Dopodiché la gara si calma ancora: rimane in testa Rahal, inseguito da Josef Newgarden e Will Power. Invece Takuma Sato rimane fuori dal podio, con la medaglia di legno.

La prima caution della gara entra in scena a 5 giri dalla fine, perché James Hinchcliffe conclude la sua gara in pieno rettilineo. Rahal vede la sua vittoria mettersi in dubbio, con la pace car che distrugge il suo gap di 9 secondi. Il gruppo si ricompatta con lentezza, mentre Spencer Pigot inonda la pista di olio e fumo. A questo punto sventola la bandiera rossa, che interrompe la corsa. La bandiera verde sventola all’inizio del 68° giro dopo parecchi minuti: Rahal allunga mentre Power si appiccica agli scarichi di Josef Newgarden. E così finisce il GP di Detroit: senza grosse sorprese.

La Top 15 del Detroit-2




Tags : Graham RahalIndy Dual DetroitRahal DetroitScott DixonTakuma Sato
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.