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Info, orari e record: guida al GP della Malesia di F1





Il caos notturno andato in scena sotto le luci di Singapore è ormai solo un ricordo, per i protagonisti della F1. Il circus si appresta infatti, per il suo 15° appuntamento stagionale, a far tappa a Sepang, il circuito malese situato a pochi km dalla capitale Kuala Lumpur. Un circuito che, dopo 19 anni di presenza costante nel calendario della F1, al termine del GP di domenica saluterà il Circus fino a data da destinarsi, visto che la sua assenza è stata confermata a partire dal 2018. 

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© Getty Images

Sepang, una delle prime – e forse anche una delle migliori – creazioni dello studio che fa capo ad Hermann Tilke, è lungo 5,543 km, ed al termine dei 56 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 310,408 km. Sono 15 le curve del circuito malese, delle quali 10 a destra e 5 a sinistra, e questa sua conformazione gli permette di essere un circuito piuttosto veloce: i piloti trascorrono infatti il 62% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato, con un consumo medio di carburante pari ad 1,88 kg/giro. Non eccessivamente stressato è invece l’impianto frenante: la Brembo classifica come “Medium” il tracciato di Sepang, con i piloti che al termine del GP avranno utilizzato l’impianto frenante per poco meno di 16 minuti complessivi, con una media di 17″ di frenata in ogni giro. La decelerazione media è di 3,7 G, mentre sono 3 le staccate che fanno registrare valori superiori ai 4 G: quella di Curva 1 (4,4 G, con una decelerazione da 328 km/h a 90 km/h in 3″1 e 68 m), quella di Curva 4 (4,3 G, con una decelerazione da 309 km/h a 108 km/h in 2″3 e 57 m) e quella di Curva 15 (4,4 G, con una decelerazione da 320 km/h ad 87 km/h in 67 m). La forza G più elevata i piloti la subiscono in percorrenza di Curva 5, dove per 1″1 si registrano 4,2 G, mentre mediamente stressato è il cambio, con l’edizione 2016 che ha fatto registrare in media 60 cambi marcia in ogni passaggio.

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Due saranno le zone DRS, con annessi Detection Point. Le due aree di utilizzo dell’ala mobile saranno posizionate sui due lunghissimi rettilinei opposti – quelli inframmezzati dal tornante finale -, con il primo Detection Point che sarà piazzato in uscita di Curva 12 e con il secondo che invece verrà messo proprio in Curva 15. Grazie a questa doppia zona DRS sarà possibile raggiungere velocità massime nell’ordine dei 330 km/h, e nel 2016 sono stati portati a termine 41 sorpassi.

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Per 9 volte nel corso della sua storia a Sepang ha trionfato il pilota che partiva dalla Pole, mentre chi ha vinto in Malesia partendo più indietro nello schieramento non era andato oltre l’8^ casella di partenza. Piuttosto bassa (28%) è poi la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car, vista la presenza di numerose vie di fuga. Dal punto di vista dei record, a Sepang il giro più veloce in prova lo ha fatto segnare Fernando Alonso, a bordo della Renault R25, in 1’32″582, ed al suo compagno di squadra Giancarlo Fisichella, sempre con la Renault R25, appartiene il record sulla distanza, con il pilota romano che portò a termine l’edizione 2005 del GP in 1 H 30’40″529. A Juan Pablo Montoya ed alla sua Williams FW26 appartiene invece il giro più veloce in gara, messo a segno in 1’34″223. 

A trionfare, nel 2016, fu Daniel Ricciardo. L’australiano, resistendo a Max Verstappen al traguardo – seppe approfittare del ritiro di Lewis Hamilton, piazzandosi sul gradino più alto di un podio completato da Nico Rosberg, autore di una rimonta furibonda dall’ultima posizione dopo essere stato centrato da Vettel alla prima curva del primo giro.

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Sepang, rispetto all’edizione del 2016, presenta un nuovo manto d’asfalto, che a detta di Pirelli ha eliminato le rugosità che caratterizzavano il precedente consentendo così al fornitore milanese di mettere a disposizione dei team mescole più morbide di uno step rispetto a quanto visto lo scorso anno. I piloti hanno infatti potuto scegliere tra Medium, Soft e SuperSoft, con le scelte delle scuderie che come sempre sono state orientate verso il compound più morbido tra i tre a disposizione. La gomma posteriore sinistra sarà quella soggetta a maggiore usura nel corso del GP, e Pirelli suggerisce di tener d’occhio in particolar modo il degrado termico, dovuto all’elevatissima temperatura dell’asfalto. Le pressioni minime alla partenza saranno di 21,5 psi all’anteriore e di 18,0 psi al posteriore, mentre gli angoli di camber permessi saranno di -3,25° all’avantreno e di -1,75° al retrotreno. Non è escluso poi che possano rivedersi anche le Intermedie e le FullWet, visto che il tipico clima malese sembra promettere repentini ed improvvisi scrosci di pioggia per tutta la durata del weekend.

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Il GP della Malesia tornerà ad essere una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207 di Sky), mentre i canali Rai offriranno solamente la differita. Ecco tutti gli orari:

Venerdì 29 settembre

  • 05:00 – 06:30 -> FP1 | diretta Sky / differita su Rai Sport dalle 10:30
  • 09:00 – 10:30 -> FP2 | diretta Sky / differita su Rai Sport dalle 13:30

Sabato 30 settembre

  • 08:00 – 09:00 -> FP3 | diretta Sky / differita su Rai Sport dalle 12:00
  • 11:00 – 12:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su Rai 2 dalle 15:00

Domenica 1 ottobre

  • 09:00 -> GP Malesia | diretta Sky / differita su Rai 2 dalle 14:00

Qui trovate invece, aggiornata al GP di Singapore, la Classifica Piloti:

 

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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow