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“Basta una reprimenda”: la FIA non punisce Hamilton e conferma la sua vittoria in Germania





E’ in corso il 52° giro del GP di Germania, 11° appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1. Sebastian Vettel, fino a quel momento leader incontrastato della gara, è da poco finito contro le barriere all’ingresso del Motodrom. La pioggia continua a lambire il circuito di Hockenheim, e con condizioni di asfalto umido e la Safety Car in pista in Pit Lane è il caos: chi entra per montare nuove Slick, chi entra per montare Intermedie, chi entra per montare FullWet e chi invece entra…per finta. 

© Wolfgang Wilhelm / Mercedes AMG F1 Press
© Wolfgang Wilhelm / Mercedes AMG F1 Press

E’ stato questo il caso di Lewis Hamilton, resosi protagonista di una correzione di traiettoria piuttosto brusca proprio nel corso del suddetto 52° passaggio. Il #44 aveva infatti imboccato la corsia dei Box per procedere ad un cambio gomme, ma dopo un concitato e confuso Team Radio ha deciso di tornare in pista “tagliando” sull’erba che divide appunto la Pit Lane dal tracciato di gara vero e proprio. Una manovra all’apparenza banale che però è in contrasto con quanto disposto dall’articolo 4 lett. d) app. l) del Codice Sportivo Internazionale della FIA, secondo il quale non è consentito al pilota tagliare con tutte e 4 le ruote la linea bianca che separa la corsia Box dalla pista. Ed una manovra che a Lewis Hamilton, convocato dai Commissari in Race Direction al termine del GP di Germania, avrebbe potuto costare 5″ di penalità che gli sarebbero valsi la seconda posizione, con la vittoria della gara che sarebbe invece andata a Valtteri Bottas. 

Nulla di tutto ciò è però accaduto. Il collegio dei Commissari, formato per l’occasione da Nish Shetty, Steve Stringwell, Felix Holter e Mika Salo, ha deciso di affibbiare al pilota inglese una semplice reprimenda, che ha di fatto confermato il verdetto emerso dalla pista. “I commissari sportivi” – si legge nel comunicato ufficiale emesso poco fa dalla FIA – “dopo aver esaminato le immagini TV ed aver ascoltato il pilota della monoposto #44, hanno convenuto che era chiaro che ci fosse stata un violazione della regola che non consente ai piloti di oltrepassato la linea che divide la pit lane dalla pista. Nel decidere la sanzione dell’infrazione, tuttavia, hanno preso in considerazione una serie di attenuanti: il pilota ed il team hanno candidamente ammesso l’errore, dovuto al fatto che in quel momento ci fosse una gran confusione all’interno della squadra sull’idea di rimanere fuori o di rientrare nei box, e che sia stato questo caos a portare all’infrazione che è avvenuta durante un periodo di Safety Car. In nessun momento vi è stato alcun pericolo per altri concorrenti ed il cambiamento di direzione è stato eseguito in modo sicuro. Considerato quanto sopra, siamo del parere che una reprimenda sia la pena appropriata per questa infrazione in questa occasione.

Sperando che, in caso di future violazioni simili, si tenga conto di questo precedente anche per tutti gli altri piloti in pista. 





Tags : f1formula 1GP Germaniagp hockenheimlewis hamilton
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow