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Lo sport è di tutti, il Motorsport no: la RAI nel 2018 potrebbe dire addio alla F1





Vigilia delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, anno del signore 2016. Sui canali RAI, che orgogliosamente vantano una copertura pressoché totale dell’edizione brasiliana dei giochi olimpici, iniziano a circolare spot sulle varie discipline olimpioniche. Gli sport più disparati, gli atleti più diversi, vengono tutti riuniti dopo pochi secondi dall’iconico slogan “Lo sport è di tutti”, che voleva sottolineare come fosse diritto di ciascuno di noi non solo praticare attività sportive, ma anche il potervi assistere pur essendo a migliaia di km di distanza. E’ passato poco più di un anno e mezzo dall’apparizione iconica di quello slogan, ma tanto sembra essere bastato per farlo diventare lettera morta. 

© Getty Images
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Erano ormai settimane, forse mesi, che si vociferava di un possibile e progressivo disimpegno della RAI dal Mondiale di Formula 1. A dispetto dei buoni risultati di share ottenuti dai GP trasmessi in chiaro – ed in diretta – nel corso della stagione 2017, i vertici della TV di Stato avevano da tempo fatto capire di non essere più così interessati al Circus. Invischiati ed impantanati nei cachet faraonici di patetiche cariatidi intente a tenere assieme un carrozzone di trasmissioni anacronistiche, gli uomini di Saxa Rubra avevano lasciato intendere di volersi pian piano disimpegnare dal Mondiale di F1 già con la loro prima offerta di copertura televisiva, che per la stagione 2018 avrebbe dovuto prevedere la diretta in chiaro di sole 4 gare (Montecarlo, Monza, Abu Dhabi ed una data da definire), mentre tutte le altre sarebbero state proposte solamente in differita. La situazione, tuttavia, è ulteriormente precipitata nel corso delle ultime settimane, e ci si è improvvisamente ritrovati di fronte ad uno scenario disarmante per gli abbonati RAI.

La Formula 1 infatti, secondo quanto riportato da Motorsport.com, si appresta a salutare fino a data da destinarsi la TV di Stato. Nessun GP, né in diretta né in differita, pare che verrà trasmesso dai canali che per anni hanno ospitato il Mondiale di F1 facendolo conoscere al grande pubblico. A Saxa Rubra, compiendo delle scelte di mercato decisamente discutibili, hanno deciso di rendere più accattivante il proprio palinsesto non mettendo doverosamente fine a degli show dai costi e dai contenuti imbarazzanti, bensì tagliando proprio i fondi che servivano per acquistare i diritti televisivi della F1, che pure nel corso dell’ultima annata – dati alla mano – aveva dato diverse soddisfazioni alla RAI. I soldi risparmiati con l’abbandono del Circus, stando a quanto trapelato finora, servirebbero principalmente a due scopi: trattare con Sky per avere in prima serata alcuni match della UEFA Champions League e, soprattutto, offrire una copertura pressoché integrale delle Olimpiadi Invernali che scatteranno in Corea del Sud tra pochi giorni. E se il tentativo di tornare ad avere la più grande competizione calcistica per club a livello continentale è tutto sommato condivisibile o comunque comprensibile nell’ottica di provare ad aumentare il proprio share, risulta davvero complicato capire come si possa anche solo pensare di far salire l’audience andando a coprire discipline di nicchia – come lo sono tante delle protagoniste dei giochi olimpici invernali – che andranno peraltro in onda, causa fuso orario, ad orari improponibili per la maggior parte dei telespettatori. Orari improponibili che, per forza di cose, causeranno una scarsità di contenuti pubblicitari da mandare in onda e di conseguenza anche un guadagno irrisorio per la RAI stessa. Chi mai pensate infatti che sarà disposto a pagare cifre faraoniche per veder andare in scena i propri annunci alle 4 del mattino, a fronte di un rientro economico pressoché nullo? Di certo non chi, invece, assicurandosi lo spot delle 13:55 prima del GP d’Italia, era sicurissimo di veder adeguatamente reclamizzato il proprio prodotto.

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Per la Formula 1, dunque, si prospetta uno scenario molto simile a quello della MotoGP degli ultimi anni. La TV di Murdoch, oltre ad offrire gli ormai consueti contenuti sui canali a pagamento della propria piattaforma, potrebbe decidere di trasmettere in diretta ed in chiaro su TV8 alcuni degli appuntamenti salienti della stagione, esattamente come accade per il Motomondiale. Se e in che occasioni questo dovesse accadere lo scopriremo solamente verso la fine di gennaio, visto che fino a quel momento Liberty Media si è detta disponibile a trattare il rinnovo con RAI. RAI che però, fino ad ora, sta tremendamente facendo orecchie da mercante di fronte alle offerte della nuova proprietà americana.

Perché, a quanto pare, lo sport è di tutti, ma il Motorsport è solamente di coloro che possono pagare l’abbonamento a Sky. 





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow