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Sono tornati. Sono tornati lì, tra le foreste dell’Eifel. Lì, sui 20,832 km più mortiferi che la storia del Motorsport ricordi. Sono tornati al Nürburgring, gli uomini di Porsche e la loro 919 Hybrid EVO. Lo hanno fatto dopo poco tempo dalla loro ultima visita, quel giro dimostrativo percorso affiancando la leggendaria 956 C prima che scattasse la 24 Ore del ‘Ring. E lo hanno fatto, a quanto sembra, con un unico preciso obiettivo: scatenare il mostro contro il Mostro. 

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© Porsche PitPress

Quando il mondo del Motorsport, ormai più di un mese fa, aveva sentito parlare dell’arrivo della più veloce auto da corsa mai costruita sull’asfalto del più terrificante circuito mai disegnato, tutti avevano drizzato le orecchie. Troppo fresco era infatti il ricordo del nuovo record messo a segno tra i cordoli di SPA-Francorchamps dalla spaventosa 919 Hybrid EVO per non pensare che, dalle parti di Stoccarda, si stesse pensando di riscrivere la Storia anche al cospetto dell’Inferno, dopo aver fatto tremare le Ardenne. Tuttavia, in quell’occasione, da Porsche erano arrivate dichiarazioni che non lasciavano adito a repliche: “Non serviranno cronometri” – recitava infatti il comunicato ufficiale del marchio teutonico – “Le due auto gireranno alle spalle di una Safety Car prima che la 24 Ore del Nürburgring prenda il via”. E’evidente però che qualcosa, da allora, dev’essere cambiato. 

 

Da ieri mattina circolano infatti sul web parecchi video che ritraggono la 919 Hybrid EVO impegnata nell’affrontare l’iconico tratto di Sprunghügel e, stavolta, non solo non c’è traccia della 956 C, ma neppure il ritmo tenuto dall’ignoto pilota a bordo della Porsche più veloce di sempre sembra essere un ritmo…da crociera. E l’impressione è che sì, in questi giorni i cronometri potranno invece davvero tornare utili. Perché 35 anni dopo quel 6’11″13 destinato a rimanere per sempre nella Leggenda, a bordo di un’astronave da più di 1100 CV di potenza qualcuno potrebbe esser pronto a sfidare di nuovo l’Inferno Verde per abbatterne qualsiasi limite, forse anche quello dei 5’30”. E stavolta non è detto che sia il Mostro ad avere la meglio.   

 

Video caricati rispettivamente da NurburgringLivePics e Tim Bauer.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow