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4 RuoteFormula 1Su pista

Ricciardo la spunta sulle due Mercedes mentre la Ferrari alterna i piloti. La Renault incuriosisce, la McLaren proprio no





Il Day 2 della seconda sessione è andato a Daniel Ricciardo. La giornata di oggi è stata meno lenta di quella di ieri, si è scesi sotto il muro dell’1’19. La giornata restituisce un podio completato dalle due Mercedes, e una Ferrari costretta a gestire inaspettati problemi di salute di Raikkonen. Inutile dirlo: continuano gli inconvenienti in casa McLaren.

Copyright RedBullContentPool
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La prestazione di Daniel Ricciardo (1’18”047) sembra soddisfare il muretto Red Bull. La guerra psicologica che si combatte tra Brackley e Milton Keynes continua, con i bibitari che quest’oggi non hanno accusato i problemi di affidabilità (di natura elettrica) che ieri hanno rallentato Max Verstappen (autore comunque della piazza d’onore). Il pilota australiano conquista la prima posizione con un treno di gomme HyperSoft. A fine giornata la RB14 ha percorso 165 volte la pista del Montmelò.

Le due Mercedes arrivano rispettivamente 2^ (Lewis Hamilton, 1’18”400) e 3^ (Valtterri Bottas, 1’18”560). Il pilota finlandese ha preso il volante del pomeriggio, senza riuscire a eguagliare il compagno di garage. Entrambe le W09 hanno girato su gomme UltraSoft e mettono a referto, in due, 175 giri. Continuano le micro-ricerche tecniche nella Casa della Stella a tre punte.

La Ferrari ha mandato in pista Sebastian Vettel al mattino (Kimi Raikkonen non è potuto scendere in pista a causa di un malessere). Il tedesco ha girato con le Soft e concluso 4° (1’19”541), incasellando 66 tornate. Motorsport.com riporta che al muretto rosso non c’è tensione, «anche se la minaccia Red Bull comincia a farsi concreta». Un po’ di tempo si è sprecato nel riadattare la monoposto preparata per Vettel a Raikkonen (il finnico a ripreso il suo posto nella SF71H nel pomeriggio). Il #7 mette a verbale 49 giri e un 9° posto firmato con gomme Soft (1’20”242). Raikkonen invece è 9°.

Copyright Ferrari
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La Toro Rosso oggi ha messo in pista Brendon Hartley e confermato il suo status provvisorio di “prima dei mortali”. Hartley chiude infatti in 1’19”823, su gomme UltraSoft. La giornata di collaudi è consistita in una serie di long run, guarniti di un innocuo testacoda. Alla faccia del motore inaffidabile, la Honda ha fatto girare la STR13 per ben 119 volte sull’asfalto catalano! In giornata è stata paparazzata da Giorgio Piola, che ha notato una T-wing ad aria di gabbiano ancorata al pilone dell’ala posteriore.

Non propriamente la stessa cosa si può dire della McLaren di Fernando Alonso (6°, 1’19”856 su gomma HyperSoft). Lo spagnolo chiude 59 giri, dopo aver subito una perdita d’olio al mattino. Dopo i 48 giri mattutini, l’asturiano è rientrato in pista solo nel tardo pomeriggio, inanellandone una decina in più. Continua a non convincere la sua MCL33.

E non è il motore Renault a far male al team di Woking. Oggi infatti la squadra ufficiale ha percorso la distanza equivalente a 3 GP (190 giri) con Nico Hulkenberg e Carlos Sainz. Stupiscono anche il passo gara (attorno all’1’20 su gomme Medium), e le soluzioni tecniche adottate per direzionare gli scarichi. Viry-Chaitillon ha introdotto due mini-marmitte della Wastegate sotto lo scarico principale, inclinato secondo quanto previsto dal regolamento per creare effetti soffianti (disciplina in cui la Renault è sempre stata brava). La macchina gialla ha dovuto proteggere l’ala posteriore con materiale adatto a schermarla dalle alte temperature (nell’ordine dei 400 gradi, secondo Piola). Sainz chiude con 1’20”042 su mescola Medium, Hulkenberg con 1’20”758 su mescola SuperSoft.

Ancora in basse posizioni le Williams con Stroll (10°, 1’20”349 su Soft) davanti a Sirotkin (ultimo, 1’22”350 su SuperSoft). Gli inglesi si sono concentrati sui long run. La Haas chiude 8^ con Romain Grosjean (1’20”327 su Soft), Ocon è 12° con la Force India (1’20”805 su Soft) e Charles Leclerc si ferma in 13^ posizione con la sua Sauber Alfa C37 (1’20”919 su SuperSoft). Il giovane vincitore della F2 stava girando da tempo quando si è insabbiato mentre calzava la mescola Hard.

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Tags : Barcellona testdaniel ricciardof1 test
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.