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Raikkonen: “Le Pirelli non sono progettate per lavorare con 8°”. E Ricciardo vorrebbe essere in Bahrain





Pioggia, vento freddo, temperatura dell’aria che ha sfiorato i 14° nel corso della giornata e temperatura dell’asfalto che raramente è andata oltre gli 11: no, decisamente non è questo il clima che la Formula 1 si aspettava di trovare una volta sbarcata in Spagna, dove sta andando in scena la prima sessione di test di questo 2018 che si preannuncia, a dispetto del clima catalano di questi giorni, caldissimo.

© Patrik Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool
© Patrik Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool

Per la prima volta nell’era ibrida, al termine del Day 1 sembra quasi che tutte le scuderie si siano presentate ai blocchi di partenza discretamente preparate. Escludendo l’inconveniente occorso alla McLaren di Alonso, infatti, nessun team ha sofferto di particolari problemi, con solamente qualche incertezza figlia delle monoposto – o dei piloti – non ancora svezzati a spezzare la regolarità della prima giornata. Prima giornata che, forse un po’ a sorpresa, ha avuto come dominatore tanto della classifica cronometrata quanto della classifica kilometrica la RedBull RB14 di Daniel Ricciardo, mai apparsa così in forma in una prima apparizione stagionale. “Non penso che il team sia mai riuscito a completare 100 giri nel corso della prima giornata, o almeno non da quando ci sono io” – ha detto infatti l’australiano al termine della sessione – “Il risultato di oggi è quindi sicuramente positivo, anche perché abbiamo svolto già dei long run, uno dei quali mi pare fosse lungo ben 35 giri. E neppure il passo sembra essere così male, nel complesso è stata una giornata positiva, anche considerando che, per quanto poco conti, sono anche davanti a tutti nella lista dei tempi”.

© Patrik Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool
© Patrik Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool

Dal punto di vista della velocità pura, tuttavia, il #3 della RedBull non si illude: non sono di certo queste le condizioni ideali per capire quale monoposto sia davvero la più rapida. “Con queste temperature si possono imparare cose solamente sul fronte dell’affidabilità – ha proseguito Ricciardo – “anche perché quando si torna qui a maggio è come se si corresse su una pista diversa. Una parte di me preferirebbe essere da qualche altra parte, in Bahrain ad esempio, dove anche ora si potrebbero effettuare dei test a temperature realistiche. Capisco che sia conveniente per molti team rimanere qui in Europa, ma per noi diventa parecchio frustrante quando non si riesce a fare più di questo”.

Sulla stessa linea di pensiero dell’australiano della RedBull sembra poi essere anche Kimi Raikkonen, 3° al termine del Day 1 grazie al suo 1’20″506 e con 80 giri messi a referto. “Siamo riusciti a completare il lavoro previsto per la prima giornata” – ha infatti detto il finlandese della Ferrari – “e tutto finora è andato bene, senza imprevisti. Giorno dopo giorno capiremo fin dove potremo spingerci in termini di prestazioni, ma dobbiamo sperare che le temperature salgano: con l’asfalto così freddo è praticamente impossibile far funzionare a dovere le gomme, le Pirelli non sono progettate per lavorare con 8°. Tuttavia, così come Ricciardo, una volta lasciata alle spalle la questione meteo anche il #7 della Ferrari si dice piuttosto soddisfatto del suo primo vero contatto con la SF71-H: “La prima impressione è stata positiva – ha continuato Raikkonen – “anche se il tempo è ovviamente lontano da quello migliore. In questa fase però è importante familiarizzare il più possibile con la monoposto, cercando di capire come e se reagisca ad eventuali cambiamenti. Con una vettura appena nata è questa la cosa fondamentale, e sembra che la SF71-H risponda bene e senza causare particolari problemi.

© Scuderia Ferrari
© Scuderia Ferrari

Problemi che, seppure in misura certamente minore rispetto agli anni passati, ha invece sofferto ancora una volta Fernando Alonso al volante della McLaren, con lo spagnolo che si è ritrovato fermo nella ghiaia della via di fuga dell’ultima curva dopo aver percorso solamente 6 giri. “Ho subito pensato che il mio problema fosse perfetto per voi giornalisti” – ha commentato l’asturiano – “perché so che una macchina nella ghiaia è molto scenografica, ma la realtà è che si è trattato di un problema di poco conto che abbiamo risolto senza particolari patemi d’animo”. Il #14, effettivamente, nonostante l’imprevisto mattutino è sembrato piuttosto ottimista circa le prestazioni ed il potenziale della sua MCL33, non mancando di farlo notare al termine della sessione. “E’ davvero troppo presto per trarre delle conclusioni, ma la macchina oggi andava bene, percepisco che ha ancora tanto potenziale. Tutto sembra essere in linea con quanto ci aspettavamo, con i dati della galleria del vento e delle simulazioni che combaciano con quelli raccolti finora. Stiamo già cercando di modificare alcune caratteristiche dell’auto per migliorarla ancora, e sembra che stiamo andando nella direzione giusta, ha proseguito Alonso, che ovviamente non ha mancato di affrontare anche l’argomento a lui più caro: quello della Power Unit. “Attualmente nel mio garage conosco l’80% dei presenti per via del mio passato in Renault” – ha infatti concluso il #14 del team di Woking – “e so quanto abbiano lavorato nel corso dell’inverno per migliorare potenza, affidabilità e guidabilità del loro motore. Credo che ci sia davvero tanto potenziale nel binomio McLaren-Renault.

© Zak Mauger / LAT Images / Pirelli Press Area
© Zak Mauger / LAT Images / Pirelli Press Area




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow