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Info, orari e record: guida al GP di Russia di F1





Dopo due settimane dal caotico GP di Toscana, il Circus della F1 scende di nuovo in pista. Teatro del 10° appuntamento stagionale di questo 2020 sarà il circuito di Sochi, in Russia.

© Steve Etherington / Mercedes AMG F1 Press
© Steve Etherington / Mercedes AMG F1 Press

Il circuito, costruito attorno alle strutture che hanno ospitato alcune discipline delle Olimpiadi invernali 2014, è stato disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke, ed è parte integrante del calendario della Formula 1 a partire proprio dal 2014. Un giro di pista a Sochi è lungo 5,848 km, ed al termine dei 53 giri previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 309,745 km. Sono 18 le curve del tracciato russo, delle quali 12 a destra e 6 a sinistra, con un layout che presenta lunghi rettilinei e curvoni veloci nella prima parte del circuito e lente e secche svolte ad angolo retto nella seconda sezione della pista. Per il 66% del tempo sul giro i piloti sono con l’acceleratore completamente schiacciato: un dato piuttosto elevato, che ha portato nel 2019 ad avere un consumo di carburante medio pari ad 2,07 kg/giro.

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Visti i lunghissimi rettilinei, che costringono a brusche decelerazioni, il tracciato di Sochi è piuttosto probante anche per l’impianto frenante: Brembo classifica infatti come Hard questo circuito, che su una scala da 1 a 5 gli assegna un indice di difficoltà pari a 4. Durante ciascun giro i piloti trascorrono 15″25 con il pedale del freno completamente pigiato (l’equivalente del 17% del tempo di gara): la decelerazione media registrata a Sochi si attesta sui 4,2 G, mentre l’energia dissipata da ciascuna monoposto è pari a 179 kWh ed il carico complessivo esercitato dai vari piloti sul pedale del freno è superiore alle 530 tonnellate. Tre sono le frenate più impegnative del tracciato russo: la peggiore in assoluto, per gli impianti Brembo, è quella di Curva 2, nella quale le monoposto decelerano da 336 km/h a 131 km/h, percorrendo 109 m in 1″85 e con i piloti che subiscono una decelerazione di 6,1 G. Difficili sono però anche quelle di Curva 13 e di Curva 5: nella prima si passa da 344 km/h a 112 km/h registrando una decelerazione pari a 5,6 G, mentre nella seconda si scala da 296 km/h a 155 km/h toccando un picco di 4,8 G per quel che riguarda la massima decelerazione. Piuttosto sollecitata è poi la trasmissione, con oltre 65 cambi marcia registrati in media durante ciascun giro dell’edizione 2018, mentre la forza G più alta i piloti la subiscono in percorrenza di Curva 3, quando per 4″3 sono sottoposti a 3,9 G.

Due sono le zone DRS presenti su questa pista. La prima è posta sul lunghissimo rettilineo che porta da Curva 1 a Curva 2, con il Detection Point situato sul rettilineo di partenza / arrivo poco prima dell’ingresso di Curva 1. La seconda zona di utilizzo dell’ala mobile, invece, è quella che va dall’uscita di Curva 1o fino a Curva 13, con il Detection Point piazzato in ingresso di Curva 1o. La doppia zona di utilizzo dell’ala mobile dovrebbe consentire di raggiungere velocità di punta nell’ordine dei 335 km/h, e dovrebbe permettere al Circus di mandare in scena almeno lo stesso numero di sorpassi visti nell’edizione dello scorso anno (29).

Il record della pista appartiene a Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes nel GP del 2019 ha infatti fermato il cronometro sull’1’35″761 prima di andare a vincere precedendo sul traguardo Valtteri Bottas e la Ferrari superstite di Charles Leclerc. Per due volte nella storia del GP di Russia a vincere è stato chi partiva dalla pole position, mentre piuttosto alta (67%) è la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car. Con una pit lane lunga 416 m, infine, si prevede che il tempo ottimale per effettuare una sosta sia pari a 29″266. 

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Pirelli ha deciso di mettere a disposizione di team e piloti i compound più morbidi della gamma. In Russia potranno dunque essere utilizzate – oltre alle sempre presenti Intermedie e FullWet – le Hard C3, le Medium C4 e le Soft C5. “Il Gran Premio di Russia è uno dei pochi rimasti con la sua data originaria rispetto al calendario rivisto e si disputa più o meno nello stesso periodo del 2019” – ha detto Mario Isola “Rispetto allo scorso anno, la nomination è uno step più morbida per consentire velocità più elevate e aggiungere un’ulteriore sfida in termini di strategia. Grazie alle specifiche attuali, diverse rispetto al 2018, la scelta più morbida con C3, C4 e C5 nominate per questa gara dovrebbe incoraggiare l’utilizzo di tutte e tre le mescole, senza il rischio di dover ricorrere a un’elevata gestione dei pneumatici in gara. Ci sono alcune incognite per questo weekend, viste le prestazioni extra delle monoposto attuali e il fatto che nel 2019 la gara è stata particolarmente influenzata dalla safety car. Nonostante ciò, Sochi è però un tracciato poco impegnativo per i pneumatici, quindi una strategia a una sosta è possibile. I Team si concentreranno su questo aspetto durante le prove libere, e ci aspettiamo che diverse squadre cercheranno di fare una tattica a una sosta”. Per quanto riguarda infine il meteo, le previsioni parlano di un fine settimans soleggiato con temperature massime nell’ordine dei 27°.

Il GP di Russia tornerà ad essere una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà come sempre in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di F1, mentre quelli di Formula 2 li trovate qui.

Venerdì 25 settembre

  • 10:00 – 11:30 -> FP1 | diretta su Sky
  • 14:00 – 15:30 -> FP2 | diretta su Sky

Sabato 26 settembre

  • 11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta su Sky
  • 14:00 – 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:00

Domenica 27 settembre

  • 13:10 -> GP di Russia | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:00




Tags : f1f1 2020formula 1gp russiainfoorarirecordsochi
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow