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Aprilia RSV4 1100 Factory: 217 cv, anteriore rivoluzionato e tante chicche dalla MotoGP





Aprilia ha svelato in anteprima la propria nuova top di gamma: la cilindrata passa a 1078cc, così crescono potenza e coppia lungo tutto l’arco di giri. Ma non c’è solo un super motorone nella nuova Aprilia RSV4 1100: rivisto completamente l’avantreno per componentistica e geometrie, arrivano le ali, i condotti freno ed il quarto step evolutivo della leggendaria gestione aPRC.

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Tutto è stato concepito due anni fa, quando la Tuono V4 vide crescere di tre millimetri il proprio alesaggio. I riscontri sono stati molto positivi, convincendo mamma Aprilia a rilanciare questa modifica anche sulla regina RSV4. Questo è un progetto che vanta ormai 10 anni, ed ogni anno ha vissuto interessanti aggiornamenti. In molti si attendevano un modello completamente nuovo, ma Aprilia vuole continuare sulla propria strada del continuo affinamento del mezzo: progresso sì, avanguardia pure, rivoluzione giammai.

A far strabuzzare gli occhi è certamente il motore: sull’ormai iconico 4 cilindri a V di 65° vediamo crescere l’alesaggio di tre millimetri, passando da 78 ad 81 mm. Resta invariata la corsa pari a 52,2 mm, così come il rapporto di compressione pari a 13,6:1, la cilindrata complessiva diviene così di 1078cc. Oltre alla necessaria rivisitazione della fluidodinamica, con una fasatura in aspirazione delle valvole ottimizzata, è stata completamente rinnovata la lubrificazione interna: c’è una nuova pompa dell’olio, dalla maggior portata, ed i getti d’olio che raffreddano e lubrificano il pistone sono diventati due, per abassarne la temperatura aumentando il rendimento termico ad ogni scoppio.

In tutto i cavalli sono diventati 217 sempre a 13’200 rpm, 16 in più di prima. Migliora anche la coppia, maggiore del 10% e più su tutto l’arco di erogazione, con il picco che ora è di 122 Nm a 11’000 rpm. La centralina Magneti Marelli 7SM ECU ha una nuova mappatura specifica, con una gestione del limitatore posto a 13.600 rpm. Non può non venire in mente un confronto con la Ducati Panigale V4 1100: 1103 cc, 25cc in più della veneta, per 214 cavalli e 124 Nm di coppia. Leggermente in vantaggio la Ducati per quanto riguarda il peso con i 196 kg a serbatoio pieno della V4 S -reale rivale di questa novità-, contro i 199 kg, in ordine di marcia a serbatoio pieno, per la RSV4 1100 Factory.

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L’impianto di scarico è stato ottimizzato ed alleggerito, e vanta un nuovo terminale Akrapovic, di serie, che permette anche un miglior accentramento delle masse. Arriva poi il quarto step evolutivo per l’aPRC (Aprilia Performance Riding Control), lanciato nel 2010 con la RSV4 SE e poi reso disponibile sulle versioni R e Factory a partire dai model year 2011. L’aPRC è stato il primo vero software integrato di gestione della dinamica del veicolo munito di piattaforma inerziale. Oltre ad aggiornamenti software, questo aPRC 4.0 vanta anche migliorie hardware, con un peso che scende di oltre mezzo chilo. 

Nel pacchetto è incorporato ogni sorta di controllo attivo, sono gli stessi della precedente edizione ma che lavorano in maniera più efficiente: Aprilia Traction Control, regolabile su 8 livelli; Wheelie Control, regolabile su 3 livelli; Aprilia Quick Shift, con funzione di scalata a gas aperto caratteristica in cui aprilia è unica; Aprilia Launch Control, regolabile su 3 livelli; Aprilia Pit Limiter, per limitare la velocità massima non solo per procedere lungo le pit lane dei circuiti, ma anche per rispettare con facilità i limiti di velocità consentiti su strada aperta al traffico, ed Aprilia Cruise Control. Inoltre è disponibile l’ultima evoluzione del Cornering ABS multimappa, introdotto lo scorso anno da Ducati e Yamaha.

A livello estetico la RSV4 1100 Factory si distingue per la nuova ed unica livrea nera e per i particolari in fibra di carbonio, comprese le alette deportanti, per la prima volta su una moto di serie.

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Con una moto più leggera e molto più potente si dovrebbe puntare ad un equilibrio più spostato verso il posteriore, magari con in interasse più lungo. Invece Aprilia ha fatto il contrario, affidandosi alla nota pastosità del motore a V di 65° e al rinnovato pacchetto elettronico. L’anteriore è stato completamente modificato, sia per componentistica che per geometrie avvicinandolo al pilota. Grazie a nuove boccole di sterzo diminuisce l’inclinazione del cannotto di sterzo, varia anche l’offset per effetto delle nuove piastre di sterzo, ridotto di 2 mm. Ne deriva anche un interasse più corto di 4 mm, ora 1430 mm.

Aggiornato anche il sistema sospensivo anteriore, la forcella Öhlins NIX ha un’escursione ora di 125 mm (+5 mm). Invariati invece l’ammortizzatore pluriregolabile della serie TTX e l’ammortizzatore di sterzo anch’esso regolabile, entrambi marchiati Öhlins. Variazioni importanti anche al comparto frenante, le nuove pinze anteriori Brembo Stylema M4 prendono il posto delle M50.

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Le nuove pinze freno possono essere abbinate alla coppia di convogliatori dell’aria in carbonio, simili a quelli usati da Aprilia Racing sulla RS-GP, che permettono di tenere sotto controllo la temperatura di esercizio, assicurando una performance in frenata costante anche nell’utilizzo estremo. A completare il tutto c’è il cruscotto TFT a colori dotato, come optional, della piattaforma multimediale Aprilia MIA che consente di collegare il telefono alla moto e settare “corner by corner” la moto in base alle mappe delle piste più famose al mondo.

La piattaforma da quest’anno include anche il sistema di infotainment, introdotto per la prima volta su RSV4, per la gestione dei comandi vocali e delle telefonate in entrata/uscita dal proprio smartphone. Perché fare lo scollino del Mugello ai 310 all’ora ha tutto un’altro sapore telefonando a mamma.

Disponibilità e prezzo della nuova Aprilia RSV4 1100 Factory non sono stati dichiarati.

 

 





Tags : Apriliaeicma 2018rsv4rsv4 1100 factory
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.