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Al-Attiyah e Brabec si prendono la prima parte della Marathon, ma non basta per la fuga





Sono stati i 406 km cronometrati che hanno condotto da Arequipa a Tacna a fare da sabbioso scenario alla quarta tappa della Dakar 2019, prima parte dell’unica prova Marathon in programma per questa 41^ edizione del Rally Raid più famoso del mondo. Lungo un percorso snodatosi tra le dune labirintiche del Peru a farla da padrone nel corso del Day 4 è stato Nasser Al-Attiyah, che già nel corso della terza giornata avevo dimostrato di sapersi districare nel dedalo sabbioso nonostante un roadbook definito da più parti non esattamente all’altezza della situazione. 

© Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool
© Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool

Il qatariota, al volante del suo Toyota Hilux, è stato in grado di completare il percorso cronometrato in 03:38:49, prendendo la vetta della classifica a partire dal secondo WP e non cedendola più per tutto il resto della prova. L’alfiere del Gazoo Racing, oltretutto, ha un altro motivo per cui sorridere al termine di questa quarta giornata: la vittoria di tappa gli ha infatti consegnato anche la prima posizione virtuale nella graduatoria assoluta, con il primo degli inseguitori che è ora staccato di 8’55”. Primo degli inseguitori che, com’era ampiamente prevedibile, risponde al nome di Stephane Peterhansel: Mr. Dakar è stato l’unico pilota a saper mettere il sale sulla coda del qatariota nel corso di questo Day 4, ed aver concluso la tappa distanziato di appena 1’52” gli ha permesso di scalare numerose posizioni in classifica generale. Sul podio di giornata si è poi piazzato un ottimo Jakub Przygonski, che finora sta disputando una Dakar eccellente a bordo della MINI Countryman ALL4 e che grazie a quest’altra ottima prestazione è riuscito addirittura ad agguantare la 4^ posizione assoluta alle spalle di Nani Roma.

© DPPI
© DPPI

E’ proprio lo spagnolo, anche lui a bordo di una Countryman ALL4, ad inseguire Przygonski nella classifica della quarta tappa. Lo spagnolo ha chiuso la giornata pagando 8’49” di ritardo da Al-Attiyah, ma il suo crono è stato comunque sufficiente per mettersi alle spalle Sebastien Loeb: l’alsaziano è apparso molto più in palla rispetto al Day 3 – al punto da riuscire a tenere il ritmo del qatariota e di Peterhansel per gran parte della speciale -, ma nella parte conclusiva della prova ha avuto qualche difficoltà di navigazione di troppo ed è stato costretto ad accontentarsi della 5^ posizione. Alle sue spalle troviamo poi Yazeed Al Rajhi, che porta un’altra MINI Countryman ALL4 nella Top Ten: il saudita ha completato il percorso in 03:57:00, un crono che nonostante gli sia costato qualche posizione in graduatoria assoluta gli ha permesso di tenersi dietro il duo di MINI Buggy formato da Carlos Sainz e Cyril Despres. Lo spagnolo, dopo l’infernale terza tappa, ha cercato di riprendere ritmo nonostante un nuovo problema ne abbia rallentato la corsa, mentre il francese pare essere nuovamente incappato in piccole noie tecniche con il suo Buggy che gli hanno fatto perdere secondi preziosi per tutto l’arco della speciale.

© Antonin Vincent / DPPI
© Antonin Vincent / DPPI

A completare la Top Ten di giornata provvedono poi la MINI Countryman ALL4 affidata a Boris Garafulic e l’altra Peugeot 3008 DKR del team PH Sport guidata da Harry Hunt: entrambi si sono resi protagonisti di una buona prova, pagando rispettivamente 32 e 37 minuti dal crono di Al-Attiyah e riuscendo così anche a rosicchiare qualche posizione in classifica generale date le enormi difficoltà incontrate dagli Hilux di Ten Brinke e De Villiers (quest’ultimo fermatosi nella parte iniziale della tappa proprio per aiutare il compagno di marca).

Classifica generale che, per quel che riguarda le auto, vede al comando Nasser Al-Attiyah, con il qatariota che conduce con 8’55” di vantaggio su Stephane Peterhansel. Alle loro spalle, con distacchi superiori ai 20′, inseguono Nani Roma, Jakub Przygonski e Yazeed Al Rajhi, mentre Loeb (6°) accusa un ritardo di oltre 50′ dalla vetta.

Ecco la Top 10 della quarta tappa:

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Ecco la Top 10 della classifica generale dopo la quarta tappa:

 

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Si torna invece a sorridere un pochino, dopo il ben prematuro ritiro di Joan Barreda, in Casa Honda. E’ stato infatti Ricky Brabec a conquistare la vittoria nel corso della quarta speciale, rifacendosi della grande delusione patita durante un opaco Day 3. Lo statunitense ha completato il percorso cronometrato in 03:40:30, imponendo il proprio ritmo sin dal primo WP e non lasciando che briciole agli avversari.

© Photo DPPI
© Photo DPPI

L’unico che è stato per un po’ in grado di impensierirlo è stato il vincitore dell’edizione 2018 della Dakar, Matthias Walkner. Il pilota austriaco – chiamato al riscatto dopo una terza giornata simile a quella deludente di Brabec – ha chiuso staccato di 6’19”, ed è così riuscito a mettersi alle spalle il compagno di marca Toby Price che ha invece completato la speciale in 03:47:37. Alle spalle del duo KTM si piazza poi la Yamaha di un buon Adrien Van Beveren, finora costante presenza della Top Ten, mentre Sam Sunderland deve accontentarsi della 5^ posizione pagando 13’35” di ritardo dal crono di Brabec: al britannico, tuttavia, sarebbe potuta andare anche molto peggio vista la caduta in cui è incappato nella prima parte della speciale.

© DPPI
© DPPI

Ad inseguire Sunderland ci sono Paulo Goncalves e Stefan Svitko, rispettivamente staccati di 13’36” e 14’10” dalla vetta della classifica, mentre in 8^ posizione si conferma un buon Jose Ignacio Florimo, che con la sua Honda precede la moto gemella di Kevin Benavides. Ottima è stata poi la prestazione di quello che finora è il miglior rookie di questa Dakar 2019, ovvero Lorenzo Santolino: lo spagnolo, in sella alla sua Sherco, ha infatti centrato il primo piazzamento in Top Ten riuscendo a chiudere con 17’02” di ritardo dal crono di Brabec. Disastro sportivo invece per il mattatore del Day 3, quello Xavier De Soultrait che aveva scaldato gli animi in Casa Yamaha: il francese durante la quarta tappa non è andato oltre una ben poco esaltante 18^ posizione ed ha così visto svanire tutto il vantaggio che era faticosamente riuscito a costruire nella giornata precedente.

© Florent Gooden / DPPI
© Florent Gooden / DPPI

Buona prestazione poi anche per Jacopo Cerutti, 16° al termine del Day 4 ed attualmente 18° nella classifica assoluta, e per Laia Sanz, che si conferma la prima “quota rosa” della Dakar con la sua 20^ posizione e nella graduatoria di tappa e in quella generale. Si registra infine il ritiro di Elio Aglioni, che aveva fatto sognare con il suo team “Agif Al Aviv”. 

La classifica generale delle moto subisce dunque un ulteriore stravolgimento. Davanti a tutti è tornato Ricky Brabec, che con 2’19” di vantaggio su Pablo Quintanilla inizia a guardarsi le spalle anche dal duo KTM formato da Toby Price e Sam Sunderland, staccati rispettivamente di 4’22” e di 7’45”. 5° è poi Adrien Van Beveren con la sua Yamaha, mentre ancora (per via del tanto tempo perso nel corso della terza giornata) è Matthias Walkner. 

Ecco la Top 10 della quarta tappa:

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Ecco la Top 10 della classifica generale dopo la quarta tappa:

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Tags : al-attiyahbrabecDakardakar 2019Day 4rally raid
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow