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Di Giannantonio: “Siamo qui per correre ma è giusto dare sanzioni quando è il momento”





La direzione gara ha confermato nel pomeriggio la prima vittoria in carriera di Augusto Fernandez a Misano.  Sia prima che dopo la decisione degli steward della FIM relativa alla conferma della vittoria del pilota spagnolo, Fabio Di Giannantonio ha espresso il suo parere in merito ai fatti accaduti tra il Curvone e la curva del Carro durante l’ultimo giro di gara.

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Prima che i due piloti fossero chiamati in direzione gara, il ventenne romano, per quanto contento dell’ennesima prestazione positiva della stagione, aveva espresso il suo parere in merito alla traiettoria “sporca” di Fernandez al Curvone che ha permesso al #40 di portare l’attacco decisivo alla staccata della curva seguente.

Io stavo spingendo al massimo per vincere. Sul sorpasso nulla da dire, è stato un contatto di gara e gli faccio i complimenti, ma secondo me non si può vincere passando fuori dalla pista. L’anno scorso ho perso la gara a Le Mans per essere andato fuori a metà gara senza guadagnare tempo o posizioni, quindi non vedo perchè questa volta non si debbano prendere provvedimenti. Siamo qui per correre e vincere ma in primis siamo ragazzi, quando occorre dare meriti a qualcuno è giusto farlo, come è giusto dare sanzioni quando è il momento.”

Dopo la conferma dell’ordine di arrivo e l’esclusione di qualsiasi penalità o sanzione, Fabio Di Giannantonio esprime la sua perplessità a riguardo di un regolamento che – in casi come questi – lascia ampi margini di interpretazione. In particolare:

Lui è andato tre volte sul verde come sono andato anche io, io ho avuto il track limit warning. Io ho detto in direzione gara che secondo me all’ultimo giro tu non puoi andare sul verde anche soltanto per mantenere la velocità, perché se lì ci fosse stata l’erba saresti caduto. Lui ha detto che è andato sul verde per non prendermi, io gli ho detto grazie ma ero davanti. Nel regolamento non c’è nessun punto che parla di un episodio come questo e allora hanno deciso di lasciare invariato il risultato della pista”.

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Per il rookie su Speed Up è la seconda beffa di carriera di questo genere: nel 2018 il #21 aveva vinto la sua prima gara di Moto3 in una rocambolesca gara a Le Mans salvo poi essere penalizzato per un motivo simile a quello di domenica.

 





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