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La MotoGP riparte da Losail: info, orari e record del Gran Premio del Qatar





Dopo la parziale quiete invernale, i ragazzi del Motomondiale sono pronti a darsi nuovamente battaglia sulle piste di tutto il Mondo. Si parte da Losail, ed ecco tutto quello che c’è da sapere per seguire al meglio l’evento.

5’380 metri, raccordati da 16 curve di cui 6 a sinistra e 10 a destra con un lungo rettilineo di 1’068 metri, aperto e chiusa da due tornantini da 100 km/h: questo il Losail International Circuit in sintesi. Ci sono curve di ogni sorta e, nonostante manchino variazioni altimetriche, il tracciato richiede una buona tecnica di guida. Molto importante il tratto centrale, che va dalla curva 7 alla 12. La 7 è un lento rampino che apre in uscita, seguito una ‘S’ da percorrere in piena accelerazione, quindi un altro tornante dà inizio all’ormai leggendaria curva 11: da percorrere tutta d’un fiato snocciolando una dopo l’altra le prime 5 marce, col posteriore fumante e scodinzolante. La 12 è una veloce curva da terza, che richiede un anteriore solido e comunicativo.
Critica anche la seconda curva, la prima curva a sinistra dopo 1’800 metri trascorsi ad elevata velocità, e con i due tornantini a stressare solo la spalla destra delle gomme: il rischio di cadute per la spalla sinistra fredda qui è elevato. 

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Il giro record assoluto appartiene a Jorge Lorenzo che nelle qualifiche del 2008, grazie alle ormai dismesse ‘cicche’ da tempo, fermò il cronometro a 1’53”927 a 170,0 km/h di media. Pure il record in gara è ad appannaggio del maiorchino, che nel 2016 girò in 1’54”927 a 168,5 km/h di media. L’uomo-razzo è Andrea Iannone, che nel 2016 davanti alla fotocellula fece registrare i 351,2 km/h.

Lo scorso anno a vincere fu Maverick Vinales, con Andrea Dovizioso e Valentino Rossi a fiancheggiarlo nei festeggiamenti sul podio. Il Top Gun, all’esordio sulla M1, completò i 20 giri della corsa in 38’59”999 alla media di 165,5 km/h: la gara fu accorciata di 2 giri per l’asfalto viscido.
In Moto2 il record in gara è di Sam Lowes, che nel 2016 portò il limite a 1’59”421: dopo un’annata deludente in MotoGP, l’inglese per questo 2018 torna nella classe di mezzo. A vincere lo scorso anno fu Franco Morbidelli, davanti a Luthi e Nakagami: tutti e tre sono passati in MotoGP, in sella alle RC213-V 2017.
Per la Moto3, il record in gara risale al 2014: 2’05.862 il tempo fatto segnare da Alexis Masbou. 240,3 km/h la velocità più elevata per le Moto3, raggiunta da Bo Bendsneyder nel 2016 su KTM; 286,7 km/h per la Moto2, velocità raggiunta da Robin Mulhauser nel 2016.

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Il circuito di Losail riesce a mettere spesso in difficoltà le gomme. La presenza di sabbia sull’asfalto è tutt’altro che rara e ciò lo rende maggiormente abrasivo: qui la durata degli pneumatici è più importante rispetto a molti altri tracciati. Un’altra caratteristica di questa pista, legata all’ubicazione desertica ed all’orario crepuscolare e notturno, è l’umidità. L’elevato sbalzo termico comporta il deposito di umidità sull’asfalto“Non è prevedibile quando possa arrivare – ha detto Piero Taramasso, boss di Michelin Two-Wheels Motorsport – se finché i piloti sono in pista o alla fine delle sessioni, sappiamo solo che possono trovare il tracciato umido da un momento all’altro. Nel primo caso la pista diviene scivolosa, nel secondo la gommatura va parzialmente via. Allora qui servono pneumatici durevoli e dell’elevato grip, efficaci anche in caso di umidità e con un buon warm up.”

L’obiettivo di Michelin era portare le stesse coperture portate per i test: non sarà così. Le differenze sono comunque marginali. Saranno asimmetriche tutte le gomme posteriori, sia Slick che Rain, al contrario tutte simmetriche le anteriori.

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La pista richiede l’intervento dei freni in ben 13 punti, ha fatto sapere Brembo, record del Mondiale condiviso con Austin. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti si servono dei freni 286 volte, valore inferiore solo alle 297 frenate di Jerez. Lungo il tracciato di Losail i freni sono in funzione per oltre 37 secondi al giro,in ottica gara sono 14 minuti, un terzo del GP. La decelerazione media è di 1,16 g e sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno, dalla partenza alla bandiera a scacchi, il valore supera i 14 quintali. Delle 13 frenate, 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e 6 sono light. La frenata alla prima curva dopo il traguardo è la seconda più difficile dell’intero Mondiale: complice il lungo rettilineo le MotoGP vi arrivano a 350 km/h e rallentano fino a 99 km/h esercitando un carico sulla leva del freno di 7,5 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 5,1 secondi durante i quali percorrono 289 metri.
Un’altra frenata difficile è quella che porta all’ultima curva: le moto perdono oltre 150 km/h e i piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g, frenando per 178 metri e 4 secondi. Valori identici di decelerazione, carico sulla leva (6,3 kg) e pressione dell’impianto per la curva 4: la frenata dura 3,5 secondi perché le moto pur arrivando più veloci entrano in curva a 119 km/h.

Il Gran Premio Motociclistico del Qatar 2018 classe MotoGP sarà trasmesso in diretta alle 17:00 su SKY Sport MotoGP, mentre su TV8 sarà in differita alle 21.00. Ecco tutti gli orari, anche di Moto 3 e Moto2.

Programmazione SKY Sport MotoGP (diretta)

Venerdì 16 marzo
10:50 Moto 3 – Prove Libere 1
11:45 Moto 2 – Prove Libere 1
12:45 MotoGP – Qatar Prove Libere 1
15:10 Moto 3 – Qatar Prove Libere 2
16:05 Moto 2 – Qatar – Prove Libere 2
17:05 MotoGP – Qatar Prove Libere 2

Sabato 17 marzo
10:40 Moto 3 – Prove Libere 3
11:35 Moto 2 – Prove Libere 3
12:35 MotoGP – Prove Libere 3
14:45 Moto 3 – Qualifica 
15:40 Moto 2 – Qualifica
16:40 MotoGP – Prove Libere 4
17:20 MotoGP – Qualifiche 

Domenica 18 marzo 
11:40 Warm Up Moto 3, Moto 2 e Moto GP
14:00 Moto 3 – Gara
15:20 Moto 2 – Gara
17:00 Moto GP – Gara

Programmazione TV8 (replica)

Sabato 17 marzo
19:00 – 20:15 Qualifiche Moto 3, Moto 2 e MotoGP (sintesi)

Domenica 18 marzo
18.00 Moto3 Gara Qatar (differita)
19.20 Moto2 Gara (differita)
21:00 MotoGP Gara (differita)





Tags : gp qatarInfo & Orarimotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.