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La MotoGP torna al lavoro: info e orari del Gran Premio della Repubblica Ceca





Vacanze terminate per il circus del Motomondiale, che questo fine settimana riaccende i motori per il Gran Premio della Repubblica Ceca. Le prime nove gare sono state caratterizzate dal dominio di Marc Marquez che arriva qui con 185 punti, 58 in più di Andrea Dovizioso. Nelle altre due Classi grande equilibrio,  Alex Marquez e Lorenzo Dalla Porta sbarcano a Brno con rispettivamente otto punti su Thomas Luthi e due punti su Aaron Canet. Brno è un tracciato storico del Motomondiale, che richiede grande tecnica di guida. Forse per questo Max Biaggi si è esaltato soprattutto qui.

Pochi sanno che questo circuito è intitolato a Tomáš Masaryk, fondatore e primo presidente dell’allora Cecoslovacchia, sin dalla sua nascita. Una dedica stabilita con Masaryk ancora in vita, nei primi anni venti, quando si trattava di un circuito stradale di quasi 30 km ed ospitò il Gran Premio della Cecoslovacchia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne ridotto a meno di 18 km, ed il senso di marcia invertito. Solo nel 1950 iniziarono a disputarvisi corse motociclistiche, e dal 1965 divenne tappa del Motomondiale dopo un ulteriore sezionatura del circuito, ridotto a 13,9 km. Ulteriormente accorciato a 11 km nel 1975, il Circuito Masaryk di Brno venne tolto dal calendario iridato al termine del 1982 per questioni di sicurezza. Il Motomondiale vi fece ritorno nel 1987, su di un nuovo circuito permanente sito vicino all’ancestrale zona box. Dal 1987 ad oggi il tracciato non è cambiato ed il Motomondiale ci fa ininterrottamente tappa da allora, salvo la mancata edizione del 1992.

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2’07″58 il miglior giro sul nuovo tracciato nel 1987, siglato in 500 da Wayne Gardner su Honda nel corso delle qualifiche. 2’07″622 è il record assoluto dell’attuale Moto3, firmato da Alex Rins nella qualifiche del 2013, mentre il record ufficiale è il 2’08″064 messo a referto da Romano Fenati nel GP del 2014. Per la Moto2 il record ufficiale equivale a 2″02″383, questo il tempo stampato da Tito Rabat nel GP del 2014 che è stato un anno florido anche per la MotoGP. In quella stessa edizione Dani Pedrosa si prese il record ufficiale della Top Class in 1’56″027, tuttora solido.

Adagiato in una boscosa zona collinare, il circuito di Brno vanta molte variazioni altimetriche ed è ritenuto une dei tracciati più tecnici del Mondiale. Possiamo idealmente dividerlo in tre partila prima, dal traguardo alla curva 5, è molto veloce con uno scollino nella chicane delle curve 3 e 4; la seconda parte è tutta in leggera discesa ed inizialmente molto tortuosa (la sorta di omega che viene a formarsi tra la 6 e la 9 è detta Stadion), si conclude con un breve allungo che porta alla 10, un tornante intitolato a Kevin Schwantz vista la difficile staccata; in uscita dalla 10 abbiamo il tratto conclusivo, una ripidissima salita con due “S”, la prima più lenta e la seconda più veloce, che conducono al traguardo.

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La pista misura 5’403 metri, la quarta più lunga del Campionato del Mondo, ma i rettilinei sono piuttosto corti: quello del traguardo, il più lungo, non raggiunge i 640 metri. Ma nonostante il numero di curve (14 di cui 8 a destra e 6 a sinistra) e la mancanza di un lungo rettilineo la velocità media è simile a quella di Losail. Si tratta di una pista ampia, larga 15 metri consentendo molte possibili traiettorie a disposizione dei piloti. Così si livellano le prestazioni delle moto, esaltando quelle dei centauri.

Qui i piloti della MotoGP usano i freni 11 volte a giro, per un totale di 31”, quasi il 27% della percorrenza. La decelerazione media è di circa 1,15 g, in cinque frenate supera gli 1,4 g.
Ad ogni giro ciascun pilota imprime sulla leva del freno uno sforzo superiore a 50 kg, raggiungendo un totale di quasi 12 quintali in gara. Quanto una vecchia Skoda Fabia con 200 litri di Pilsner nel bagagliaio. A detta dei tecnici della Brembo, solo una frenata è considerata altamente impegnativa per i freni, quella della curva 10-Kevin Schwantz, le MotoGP vi arrivano a 280 km/h e frenano per 4,2 secondi per scendere a 100 km/h. I piloti esercitano uno sforzo di 6,2 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g. Durante i 210 metri della frenata la pressione del liquido freno sfiora i 10,7 bar.

L’asfalto ceco è molto abrasivo ed ondulato, con una marcata tendenza a mangiarsi le gomme complice la calura continentale di inizio agosto. Michelin ha optato per portare gli step di mescole più resistenti. Opzioni simmetriche all’anteriore, mentre per il posteriore saranno tutte asimmetriche, con il lato destro leggermente più resistente.

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L’intero fine settimana sarà in diretta esclusiva su SKY Sport MotoGP, qualifiche e gare in chiaro disponibili in differita di tre ore su TV8.

VENERDÌ 2 AGOSTO

9.00: prove libere 1, Moto3
9.55: prove libere 1, MotoGP
10.55: prove libere 1, Moto2
13.15: prove libere 2, Moto3
14.10: prove libere 2, MotoGP
15.10: prove libere 2, Moto2

SABATO 3 AGOSTO

9.00: prove libere 3, Moto3
9.55: prove libere 3, MotoGP
10.55: prove libere 3, Moto2
12.35: qualifiche, Moto3
13.30: prove libere 4, MotoGP
14.10: qualifiche, MotoGP
15.05: qualifiche, Moto 2

DOMENICA 6 AGOSTO

8.40: warm up in serie per Moto 3, Moto 2 e MotoGP
11.00: gara, Moto3
12.20: gara, Moto2
14.00: gara, MotoGP





Tags : BrnoGP Repubblica Cecamotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.