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Marc Marquez 8° e stanco ma felice: “La nuova moto ha del potenziale”





Al termine della seconda ed ultima giornata di test malesi è un Marc Marquez felice quello che lascia il Sepang International Circuit. Ottavo e a due decimi dal nuovo record ufficioso della pista, firmato da Bastianini, l’otto volte Campione del Mondo è stato costantemente il miglior pilota Honda. Nonostante fosse al debutto sulla rivoluzionata RC 213 V, a differenza dei colleghi, e la condizione fisica non sia quella dei tempi migliori avendo iniziato la preparazione solo due settimane fa.

Sono felice di questi due giorni, sfinito ma è stato davvero positivo poter essere qui in Malesia. Ho sofferto ma è questo il momento di soffrire per poi divertirmi nei week end di gara.” Vittima di due cadute ieri, di cui unca a detta sua senza un perché, oggi Marquez ha preferido affrontare l’asfalto malese con un mood più rilassato. “Ho provato diverse cose, non ho davvero cercato di spingere perché non ho la condizione fisica per farlo. Ieri ho fatto due piccoli errori e oggi non volevo commetterli, quindi ho guidato con calma e senza esagerare. Sono stati due giorni positivi per conoscere la nuova moto in vista dei test a Mandalika.”

Nella prima giornata il #93 non si era trovato veramente a proprio agio in sella alla nuova RC 213 V, che per essere sfruttabile anche da chi non è Marc Marquez è stata quasi rivoluzionata: più lunga, bassa e con maggior peso sull’anteriore. Un carattere diverso rispetto al passato, quasi opposto, che sta limitando quello che è sempre stato il punto di forza di Marc ovvero l’inserimento: “ora devo fare il tempo all’uscita delle curve. Al momento mi sto adattando alla moto, e quando starò meglio fisicamente, allora farò miei quegli ultimi decimi di secondo.”

Oggi ho cercato di comprendere meglio l’anteriore e il feeling è migliorato, anche grazie a piccole modifiche. Ho bisogno di più giri per capire di cosa ho bisogno. Comunque la nuova moto ha del potenziale, quando spingi il tempo viene fuori. Pol era veloce, anche mio fratello era veloce e hanno svolto anche ottimi long run che io non ho fatto perché programmati nel pomeriggio e la pioggia ci ha rovinato i piani.”

Se da un lato la pioggia ha rovinato i piani di lavoro a Marc ed al suo gruppo, dall’altro ha aiutato il #93 a rifiatare dato che, per sua stessa ammissione, già nel primo pomeriggio non ne aveva più. “Con il passare delle ore e l’accumularsi della fatica, sono diventato sempre più lento, al punto che volevo proporre alla squadra di fermarci. Per fortuna ha iniziato a piovere, perché ero morto” ha spiegato il #93.





Tags : Hondamarc marquezmotogpSepang
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.