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MotoGP, Germania: il Sachsenring è ancora di Marquez, sue le FP1





Il primo turno di libere del GP di Germania classe MotoGP va a Marc Marquez, al comando sin dall’inizio della sessione. Ci sono ben tre piloti Honda nelle prime quattro posizioni, con Quartararo secondo a impedire la tripletta della Casa dell’ala. Settimo il rientrante Rins, mentre Rossi è appena 20°.

Ci si aspettava una prova di forza da parte di Marc Marquez al Sachsenring, e così è stato sin da questo primo turno di libere. Tempo un paio di giri e il #93 ha siglato nel primo run l’1’21″660 rivelatosi poi miglior tempo della sessione: un atto di forza quello dell’8 volte Campione del Mondo, per ricordare a tutti che lui qui ha vinto tutte le ultime 10 edizioni. Secondo tempo per il leader iridato Fabio Quartararo, a 168 millesimi dalla vetta. Il nizzardo ha mantenuto la seconda posizione per tutta la sessione, pagando inizialmente otto decimi al Cabroncito. Mattinata positiva per Honda, che oltre a Marc vanta altri due piloti nelle prime quattro posizioni, sono Nakagami (+0”276) e Pol Espargaro (+0”350). La Casa di Tokio ha anche svolto dei test aerodinamici con Marquez, sfruttando una carenatura con ali a baffo, simili a quelle di Yamaha, già vista in vari test.

Quinto tempo per Aleix Espargaro su Aprilia (+0”380) davanti a Jack Miller su Ducati (0”391) ed al rientrante Alex Rins. Il pilota della Suzuki, dopo la frattura di Barcellona che lo ha costretto a saltare il GP Catalano, e riuscito a mantenere un distacco inferiore ai quattro decimi e mezzo dalla vetta mantenendosi in Top10 per tutta la sessione. Seguono Zarco, il Campione del Mondo Mir con l’altra Suzuki e Vinales a completare la Top10.
Undicesimo tempo per Pecco Bagnaia (+0”600) e docicesimo per Miguel Oliveira. Il portoghese è il miglior pilota KTM per distacco, con Petrucci 18° e il duo Lecuona-Binder ultimissimi. Mattinata disastrosa per Rossi, appena 20° a un secondo dalla vetta.

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Tags : GP Germaniamarc marquezmotogpSachsenring
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.