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Martin chiude le P2 davanti a tutti al COTA, terzo Rins





Termina nel segno di Jorge Martin il venerdì del GP delle Americhe per i piloti della MotoGP. Secondo temp per Bagnaia. Meglio del previsto le Aprilia, con entrambi i piloti ufficiali in Top10, mentre il Leader Bezzecchi sarà costretto a passare per la Q1.

Terminate anche le seconde prove del Gran Premio delle Americhe al COTA. Tra i piloti della MotoGP il più veloce è stato Jorge Marin, capace di un ottimo 2’02”178 messo a segno nel finale sfruttando due treni di Soft nuove. Lo spagnolo del team Pramac ha messo tutti in ringa, in primis Pecco Bagnaia, che chiude secondo a 63 millesimi. C’era da aspettarselo che sarebbero stati i due piloti Ducati a conquistare la vetta nelle P2, visto i tempi messi a referto con le Medium nelle P1. Nella fase centrale del turno, tanto lavoro sull’anteriore per il Campione in carica, con varie configurazioni di molle forcella testate sulla sua Desmsoedici GP23.

Terzo tempo per uno spettacolare Alex Rins, che Honda e il team LCR in prima fila virtuale grazie ad una guida perfetta limitando il distacco da Martin a due decimi. A completare la Top5 sono altri due piloti Ducati, Luca Marini e Alex Marquez, mentre Marco Bezzecchi è solamente 11° e per 37 millesimi costretto a passare per la Q1 domani.

Dopo delle P1 quasi incolori, si è ravvivato il venerdì texano di Aprilia, con entrambi i piloti ufficiali in Top10. Infatti Vinales è sesto, oltretutto con un ottimo ritmo su gomme usate, e Aleix Espargaro è nono, entrambi a poco più di mezzo secondo da Martin. Resta lontano dai primi Oliveira, 15° al termine di una sessione iniziata alla grande e poi condizionata da due cadute, una alla seconda curva e l’altra alla dodicesima. Migliorano i propri riferimenti mantenendo Top10 e annesso passaggio diretto alla Q2 Fabio Quartararo, settimo, e i due piloti della KTM: ottavo Binder, decimo Miller a sei decimi da Martin.





Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.