Al termine della Sprint del Solidarity GP Jorge Martin conquista il terzo posto. Con ancora 19 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia, a “Martinator” basterà un piazzamento nei primi sette della gara di domenica per laurearsi campione del mondo
Il passaggio sotto la bandiera a scacchi in terza posizione dopo i 12 giri della Sprint del Solidarity GP ha permesso a Jorge Martin di tirare un gran sospiro di sollievo: apparso leggermente teso nella mattinata di qualifiche, che lo hanno visto concludere quarto, il #89 ha corso una Sprint intensa, caratterizzata dalla bagarre intercorsa con Enea Bastianini, secondo al traguardo dopo aver sorpassato proprio il pilota Pramac in curva 5 nel corso dell’ultimo giro. Martin ammette di aver fatto tutto il possibile, ma non è stato abbastanza nei confronti di un convincente ed intoccabile Pecco Bagnaia: “Stamattina ero nervoso, ora invece sono più tranquillo. Seppur abbia controllato dei rischi, in gara ho dato tutto, dal primo giro all’ultimo; sono partito benissimo, ma Enea è riuscito a fare ancora meglio: da lì in poi abbiamo battagliato e ho tentato di rimanergli davanti, perché sentivo di avere un passo gara leggermente migliore. Pecco ha fatto una gran gara tenendo un ritmo estremamente competitivo, io più di così non avrei potuto fare. Domani sarà una gara più lunga, ma probabilmente più tranquilla per quanto mi riguarda”.
Nonostante il terzo posto finale Jorge mantiene un vantaggio di 19 lunghezze rispetto al campione del mondo in carica. Con il titolo in gioco, la condotta di gara di “Martinator” è stata all’insegna dell’intelligenza, lucidità e calma: “Quando salgo in moto voglio performare sempre al 100%, che significa fare il massimo e allo stesso tempo controllare i rischi: mi trovo in una posizione in cui devo evitare di fare str****te, ho deciso di superare Enea perché mi sentivo più veloce di lui e ad un certo punto credevo di poter arrivare anche vicino a Pecco, ma è stato impossibile. Enea alla fine ha fatto ciò che doveva fare e la sua gara è stata incredibile, considerando che anche lui come me ha montato la gomma media davanti”.
La mescola della gomma anteriore scelta per questa Sprint ha tenuto banco per vari minuti prima dello spegnimento dei semafori: se Bagnaia ha optato per la dura, Martin ha scelto la media, che seppur lo abbia obbligato a calare di ritmo nelle fasi finali di gara, ha ritenuto comunque l’opzione migliore. Per la decisiva gara di domenica, tuttavia, non dovrebbero esserci dubbi sulla gomma anteriore che vedremo montata sulla GP24 del team Pramac: “La scelta della gomma media anteriore per me è stata quella giusta, anche se verso la fine ho sofferto un po’ ed ero al limite. Pecco è stato coraggioso a mettere la dura, perché nel corso del weekend non l’aveva mai provata: so che a Gigi Dall’Igna non piace mai vedere i suoi piloti che scendono in pista per una gara con delle soluzioni mai provate prima, quindi è stata una scelta azzardata che alla fine ha pagato. Abbiamo raccolto più dati e domani ci sarà più caldo, per cui la mescola hard potrà essere ottima”.