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MotoGP: tripletta Yamaha nelle gelide FP1 di Aragon, Vinales davanti





Maverick Vinales è stato il più veloce nel primo turno di libere per la Classe MotoGP ad Aragon, coi compagni d marca Morbidelli e Quartararo primi inseguitori. Bene Honda, con due piloti in Top5, e male Ducati: il più veloce è Miller, 12°.

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La Yamaha brilla pur senza il Dottore al termine del primo turno di libere del GP di Aragona, in un gelido Motorland. La sessione è stata posticipata di mezz’ora per permettere alle temperature di alzarsi, la scelta si è rivelata saggia anche se non è stato abbastanza come certificano le numerose cadute perdite repentine di aderenza dei piloti della top class. Hanno saggiato l’asfalto per gomma fredda Zarco, A. Marquez, Lecuona, Morbidelli e Quartararo, fortunatamente tutti senza conseguenze. Alla fine il più rapido è stato Maverick Vinales in sella all’unica M1 del team Factory presente, con un 1’48”866 messo a referto a metà sessione e 85 millesimi di margine su Morbidelli. Sessione di festa per Yamaha, che fa tripletta grazie a Quartararo il quale chiude col terzo tempo pagando quasi tre decimi a Vinales.

Alex Marquez si conferma in un ottimo momento e chiude quarto, ad una manciata di millesimi dal Diablo e davanti al compagno di marca, nonché futuro team mate, Takaaki Nakagami che completa la Top5. In tutto sono tre le Honda in Top10, grazie all’ottavo tempo di Cal Cructhlow che termina a due decimi dal compagno giapponese e a sette da Vinales. Entrano in Top10 anche le due Suzuki, con Joan Mir sesto e Alex Rins nono, e i due fratelli Espargaro, col meno giovane Aleix decimo in sella alla RS-GP20 e l’ex campione del Mondo Moto2 settimo su KTM.

Inizio difficile per Ducati, il più veloce in sella ad una Desmosedici è stato Jack Miller, 12° a oltre 1″3 dalla vetta, con Petrucci quindicesimo, Dovizioso diciassettesimo e Bagnaia ultimo dietro a Zarco, a oltre due secondi.

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Tags : GP Aragonamotogpmotorland aragon
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.