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Rossi impera nelle FP1 di Barcellona. Inseguono le Ducati in sidecar





La MotoGP inizia il week end di Barcellona con Valentino Rossi davanti a tutti in mattinata. Seguono le Ducati ufficiali davanti Marquez.

Un turno importante per i piloti, per poter trovare il giusto feeling con il ritorno al futuro del tratto finale. A comandare è stato a lungo Marc Marquez, scavalcato solo nel finale dalle due Ducati di Dovizioso e Lorenzo, e dal Dottore. Valentino Rossi ha saputo sfruttare al meglio un treno di Soft nuove nel run finale, arrivando a far segnare un 1’39”456. Il #46 è stato solo appena migliore di Vinales a parità di gomme, Soft e Medium all’inizio per entrambi così come per quasi tutti i piloti. Il Top Gun ha invece optato per concludere la sessione con un solo set di Michelin, chiudendo sesto ad oltre 6 decimi dal compagno. Ottimo il suo 1’40”1 con oltre 20 tornate sugli pneumatici.

Seconda posizione per Andrea Dovizioso, davanti a Jorge Lorenzo per appena 1 millesimo. I due pagano oltre tre decimi al Dottore. Se Lorenzo ha optato per una tattica pari a quella di Vinales, Dovizioso ha scelto di montare una gomma Hard nuova al posteriore per i giri finali. Una gomma nuova anche per Marc Marquez, in questo caso una Medium all’anteriore. Si deve accontentare del quarto posto il #93, che però ha saputo fare il proprio best già nel primo run, concentrandosi nel set up per i restanti 30 minuti di sessione.

Johann Zarco è quinto, ultimo pilota a girare in 1’39” e riuscendo a tenersi dietro Vinales per quasi tutta la sessione. Settima posizione per Cal Crutchlow, che ha svelato gran sofferenza a gomme molto usurate. Andrea Iannone è nono dietro a Tito Rabat. Come Valentino, lo spagnolo ha optato per un set nuovo nel finale. the maniac ha mostrato una grandissima costanza di rendimento, martellando gli stessi tempi per tutta la sessione. Chiude la Top10 Jack Miller. Molto indietro Danilo Petrucci, appena 19°.

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Tags : BarcellonaGP Catalognamotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.