Iker Lecuona conferma il momento positivo di Honda terminando in quarta posizione Gara 1 al Cremona Circuit. Seppur in difficoltà nella gestione dell’anteriore, Iker è finalmente soddisfatto del grande passo in avanti della Superbike HRC
Continua il periodo di forma per Honda e Iker Lecuona: Gara 1 al Cremona Circuit vede lo spagnolo chiudere quarto dopo la bandiera rossa esposta a sei giri dal termine, dopo le tre Ducati che hanno monopolizzato il podio. Sulla carta i rinomati problemi in frenata ed inserimento della CBR in un circuito tortuoso come Cremona potevano essere accentuati, ma invece è arrivata la migliore performance da entrambi i piloti della casa giapponese, con Xavi Vierge sesto. La spiegazione è data da un intenso programma di test che ha svelato una particolare sintonia tra la quattro cilindri giapponese ed il nuovo circuito di Cremona: “Abbiamo svolto quattro giornate di test su questo circuito e sin dal primo giorno abbiamo fatto segnare dei tempi interessanti, quindi avevamo buone aspettative per questo round“.
Per quanto riguarda Gara 1, Lecuona ha riscontrato lo stesso problema evidenziato da Nicolò Bulega, ovvero il feeling con la gomma davanti: una volta capito come raggirare il problema, il #7 si è posto come reale obiettivo il terzo gradino del podio, sfumato a causa della rimonta di Alvaro Bautista: “Durante la gara il problema più grande è stata la gestione dell’anteriore: in entrata era veramente scivoloso e cedevole, specialmente nelle curve a sinistra. L’ho persa in curva due, curva otto, in altri punti ho rischiato di cadere anche nelle fasi iniziali di gara: è stato difficile capire il comportamento dello pneumatico anteriore e adattare il mio stile di guida in relazione a ciò; fortunatamente l‘adattamento rapido alle condizioni è un mio punto di forza e dopo esserci riuscito ho cominciato a girare al mio passo di gara. Quando ho visto Locatelli così vicino in terza posizione mi sono detto che quello doveva essere il mio obiettivo per oggi: ero più veloce di Xavi, l’ho superato e gli ho fatto gesto di seguirmi, perché ero convinto che lavorando di squadra avremmo potuto raggiungere Locatelli. I tre piloti di testa giravano sull’ 1’30” e per me era impossibile, ma nel mio gruppo sentivo di poter essere il migliore”.
Nonostante il podio non sia arrivato, il bilancio della giornata odierna per Lecuona è positivo: “Nel complesso è stato un sabato soddisfacente: sono riuscito a qualificarmi bene nonostante le bandiere gialle e la mia caduta, il giro veloce l’ho fatto col semimanubrio tutto piegato; partire dall’ottava posizione ci ha dato la chance di lottare per il podio e di questo sono molto contento”.
Il recente miglioramento generale del team HRC è frutto di un lento e costante lavoro su molteplici fronti: Lecuona non limita tutto ad una mera questione tecnica, ma include anche uno sforzo umano di squadra, decisa finalmente a remare verso una direzione univoca e corretta: “Purtroppo all’inizio della stagione ho patito troppi infortuni, in più ho cambiato capotecnico e capire la nuova moto non è stato un processo semplice: quando siamo riusciti a mettere assieme tutti i tasselli, il lavoro si è rivelato estremamente meno complesso. Da metà stagione ad ora abbiamo fatto grandi passi in avanti: oggi posso dire di aver sfruttato il 97% del potenziale della moto, che è sempre la stessa ma siamo stati noi a comprendere come sbloccare questo potenziale”.