Marc Marquez torna a vincere in Qatar, completando l’ennesimo weekend perfetto di un 2025 da mattatore assoluto, in cui l’unica sbavatura resta la scivolata di Austin. Ecco le parole dello spagnolo al termine del GP.

Dopo la caduta di Austin è bastata una sola gara a Marc Marquez per tornare al successo. Lo spagnolo della Ducati dopo la pole position e la Sprint del sabato conquista anche il GP del Qatar, avendo la meglio di Pecco Bagnaia, che scattato dall’11° posto in griglia è risalito sino al secondo gradino del podio, e di Franco Morbidelli, terzo dopo la penalizzazione comminata nel post gara a Vinales (che aveva chiuso 2° in pista) a causa di irregolarità nella pressione delle gomme.
E al termine della corsa c’è grande gioia nelle parole di Marc Marquez, che arrivava a Doha con alcune certezze in meno dei trionfali finesettimana in Thailandia e Argentina: “Due settimane fa ho dormito un po’ male, perché sapevo che avevo fatto un errore molto grande. Questa vittoria era il modo più giusto di dimenticare un errore, provando a fare un weekend perfetto. Sapevo infatti che arrivava una pista dove Pecco, Alex, Di Giannantonio potevano andare all’attacco, ma mi sono difeso bene e questo weekend è il più importante della stagione per il momento, molto più importante di Thailandia, Argentina e Austin“.
Quella del Qatar è stata però una corsa molto più concitata e lottata di quanto non dica la classifica finale, ricca di sorpassi, contatti e cambi di leadership. Lo stesso Marquez la riscostruisce così: “Alla prima curva ho commesso un piccolo errore perché ho aperto il gas, mi hanno toccato un po’ dietro e l’ho chiuso e per questo Morbidelli è uscito più forte all’esterno, mentre mio fratello era all’interno. Ho perso l’ala ma non ho sentito problemi alla moto. Dopo però ho gestito la gara come volevo: ho visto che Morbidelli andava, ma non ero preoccupato, perché io dovevo gestire il mio pneumatico davanti, che era quello che mi preoccupava di più. Per questo stavo girando in un modo molto strano, restando in attesa. Mi dicevo tra me e me che i piloti più forti per il momento erano dietro, anche se sapevo che girando a quel ritmo Pecco poteva arrivare ed infatti è arrivato. Quando mi ha sorpassato ho pensato ‘ora inizia la gara’ e ho iniziato a spingere un po’ di più. Durante gli ultimi dieci giri invece è dove ho deciso di andare, perché sapevo che avevo a disposizione dieci giri di pneumatico davanti guidando al mio modo, con il mio stile. Ed è quello che ho fatto: spingere solo dieci giri di gara”.
C’è grande soddisfazione perciò per Marc Marquez, che ha analizzato anche il weekend del Qatar e il lavoro fatto sul proprio stile di guida sul circuito di Doha: “Qui mi sono sentito bene dall’inizio, dopodiché ho dovuto lavorare tantissimo sul mio stile di guida: sono molto contento perché ho fatto un passo avanti nelle curve destre in questo weekend e vedremo se possiamo mantenere questi progressi per le prossime gare. Questo mi faceva guidare molto più tranquillo, molto più sicuro e vediamo adesso cosa possiamo fare le prossime gare in Europa, dove troveremo circuiti più piccoli, ma per il momento in questi circuiti più grandi e più lunghi mi sono sentito molto molto bene”. Cruciale è stato anche il lavoro sulle gomme: “In staccata non ho particolari problemi per quanto riguarda la gestione della gomma; fatico di più con l’angolo curva, perché qualche volta voglio andare troppo forte e questo fa sì che faccio più angolo curva di tutti. Quei due-tre gradi più degli altri piloti Ducati mettono molto in crisi il lateral slide della gomma davanti. Questo è un aspetto molto positivo nei circuiti con poco degrado gomma, ma qui dove c’era forte degrado dovevo stare molto attento. L’istinto mi fa guidare così, sia a sinistra che a destra, ma qui non era la guida giusta per fare tutta la gara. Ieri nella Sprint andava bene, oggi con 22 giri dovevo gestire in modo diverso“.