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Analisi Tecnica: tutti gli aggiornamenti per il GP dell’Azerbaijan





Dopo una pausa di tre settimane la F1 torna in pista con un weekend particolare: il nuovo formato sprint non consentirà ai team km sufficienti a testare le novità, ma i più temerari hanno portato aggiornamenti per migliorare il pacchetto o per adattarsi alla pista.

Red Bull

Tanti e sostanziosi gli aggiornamenti sulla RB19. Rivisto l’endplate dell’ala anteriore, accorciato di qualche millimetro. Questa modifica è utile al condizionamento del flusso

Altra modifica molto importante ha riguardato gli inlet delle fiancate: il “vassoio” di imbocco è allungato in avanti e ora la sezione d’ingresso è stata allargata e diminuita in altezza. Il team ha descritto nel documento ufficiale FIA questa modifica come “track related”, ma difficilmente vedremo queste forme solo a Baku. Questa modifica è volta ad aumentare la portata del sottosquadro in modo da avere più massa d’aria da gestire e veicolare verso il posteriore, oltre ad avere un probabile beneficio nella gestione dei flussi interni alla vettura.

Altre modifiche minori hanno riguardato il bordo del fondo e le floor fences d’ingresso.

Ferrari

Nessuna modifica sostanziale per Ferrari ma solo un adattamento al circuito. A Baku la rossa ha vestito la stessa ala posteriore dello scorso anno, con il doppio pilone. In questa stagione è prassi utilizzare ali posteriori della scorsa stagione, come fece anche Mercedes nei test e Alpine nelle prime due gare. Questo va a beneficio del budget cap, specialmente per Ferrari che la scorsa stagione fu il team con più ali posteriori differenti portate in pista, ben 6 (contro le 3 di Red Bull)!

Sul fondo (quello testato nelle libere di Jeddah) sono comparsi dei sensori durante il venerdì, utili a cogliere dati sul flusso d’aria in quella zona.

L’ala posteriore per Baku

Una modifica minore è stata apportata al rivestimento del braccetto superiore della sospensione posteriore.

Mercedes

Qualche modifica per il team di Brackley: la più importante riguarda un reshaping del triangolo inferiore della sospensione anteriore. Il team ha dichiarato che tale modifica migliora il condizionamento del flusso in curva, consentendo di mantenerlo più vicino al bordo

Modifica al deflettore posteriore, utile a migliorare la gestione del flusso nella zona dell’endplate Photo by Albert Fabrega

In Mercedes sono stati modificati anche i duct dei freni allargandone la sezione d’uscita. Questa modifica è fondamentale per le alte richieste che questa pista ha verso l’impianto frenante.

Alpine

Alpine ha portato solamente modifiche di adattamento al tracciato, con il flap superiore dell’ala anteriore tagliato in modo molto particolare. Probabilmente questa forma servirà a generare un vortice che poi si protrarrà verso il sottosquadro, anche se è sicuramente un concetto difficilissimo da mettere appunto, considerando l’effetto dei braccetti delle sospensioni che possono rendere difficile il mantenimento del vortice stesso senza incorrere in un “vortex breakdown”.

Alpine ha portato anche una nuova ala posteriore col profilo principale accorciato.

McLaren

Nuovo fondo per Mclaren, che modifica così anche il profilo del diffusore. Questa modifica è di un’importanza notevole nel bilanciamento della vettura e senza dubbio ha portato risultati positivi sino a questo punto del weekend.

Aston Martin

Adattamenti al circuito anche per Aston Martin, con un’ala posteriore a basso carico tagliata nel flap superiore per diminuire il drag in vista dei lunghi rettilinei del tracciato azero.

Haas

Haas copia la filosofia di Aston Martin nel taglio dell’ala posteriore, ma con un’aggressività ancora maggiore. L’ala della VF-23 è davvero ridotta.

Williams

Per Williams solamente una leggera modifica alla curvatura del lato inferiore del muso e alla beam wing, resa meno influente per la pista di Baku.





Tags : f1formula 1
Christian Falavena

The author Christian Falavena

Classe '99, appassionato di tutto ciò che va forte e fa rumore, introdotto alla passione per le 4 ruote dal padre. Seguo il mondiale di Formula Uno dal 2007, leggo e scrivo di tecnica dal 2017. Musicista a tempo perso e già perito meccatronico industriale, ora aspirante ingegnere meccanico presso l'Università degli Studi di Ferrara, in cui sono Team Leader nel programma Formula Student.