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007 dovrà fare spazio in garage: arriva la nuova Aston Martin Vantage





Era l’ormai lontano 1951 quando, affiancato al simbolo alato della Aston Martin, comparve per la prima volta il nome “Vantage”. All’epoca il nominativo serviva essenzialmente per identificare la più potente versione in commercio della DB2, ma non passò molto tempo prima che diventasse un modello a sé stante. Modello a sé stante che ieri, dopo 66 anni dalla sua genesi, si è presentato al mondo in una veste totalmente nuova.

© Drew Gibson
© Drew Gibson

Innanzitutto, per le innovazioni a livello di design. La casa di Gaydon, per la nuova versione della Vantage, ha ricercato linee che riuscissero a trasmettere contemporaneamente eleganza, purezza e bilanciamento, arrivando a disegnare un corpo macchina in cui ogni elemento, persino l’ormai tradizionale e riconoscibilissima calandra anteriore ed i piccolissimi gruppi ottici frontali full-LED, è lì per un preciso scopo. E’ questo il caso ad esempio del nuovo splitter anteriore, che integrato nella carrozzeria contribuisce ad indirizzare i flussi d’aria verso il retrotreno, o della nuova presa d’aria laterale, che con l’annessa venatura che si estende lungo la fiancata serve a ripulire le turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici anteriori, a tutto vantaggio dell’efficienza del posteriore della vettura. Al retrotreno, invece, oltre alla fascia luminosa formata dai fari full-LED, si possono notare l’estrattore ed il piccolo spoiler integrato nel portellone posteriore, con i due scarichi sdoppiati a completare la visione d’insieme.

© Drew Gibson
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In secondo luogo, la nuova Vantage si distingue dal modello attuale anche per quello che nasconde al di sotto della carrozzeria. Sebbene infatti sia stata costruita partendo dalla piattaforma in alluminio ormai tipica delle Aston Martin, il 70% dei suoi componenti è stato realizzato appositamente per la Vantage, di modo tale da permettere agli ingegneri di avere la massima libertà di progettazione non venendo vincolati da preesistenti progetti. Il peso a secco della nuova nata di Gaydon è ora pari a 1.350 kg, con la massa equamente distribuita tra l’asse anteriore e l’asse posteriore della vettura, e le dimensioni del corpo macchina sono inferiori rispetto a quelle della DB11, a tutto vantaggio della guidabilità e dell’agilità. La nuova Vantage è infatti lunga 4.465 mm, larga 2.153 mm, alta 1.273 mm e con un passo di 2.704 mm, risultando quindi più corta di 34 mm rispetto alla sua diretta avversaria, la Porsche 911. All’anteriore la nuova nata della casa inglese è stata dotata di sospensioni a doppio quadrilatero con molle elicoidali e barre anti-rollio, elementi questi ultimi che si trovano anche al retrotreno abbinati però ad uno schema multilink. Ma non è tutto: le sospensioni della nuova Vantage sono infatti adattive, con dei sensori che elaborano in pochissimi millisecondi i dati raccolti e regolano praticamente in tempo reale la rigidità degli ammortizzatori, che reagiscono ovviamente anche in base alla modalità di guida selezionata visto che la Vantage potrà essere utilizzata in “Sport”, “Sport Plus” e “Track”. Per la prima volta nella storia di Aston Martin, inoltre, su una vettura del marchio di Gaydon troverà posto un differenziale elettronico, l’E-Diff, abbinato al Dynamic Torque Vectoring, che in pochissimi millesimi di secondo può arrivare a bloccare fino al 100% la ripartizione della coppia sulla ruota più interna in curva, garantendo così la massima stabilità ed una grande guidabilità nel misto stretto e veloce.

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© Drew Gibson

Il fatto che la Vantage sia capace di districarsi tra le curve non vuole certo dire però che in Aston Martin si siano dimenticati di renderla in grado di andare forte anche sul dritto. Ecco perché a Gaydon hanno deciso di installare sulla loro nuova nata un V8 biturbo da 4.000 cc di derivazione AMG, capace di erogare 510 CV a 6.000 rpm e 685 NM di coppia massima che arrivano sin da 2.000 rpm. Cifre importantissime, che permettono alla Vantage di divorare lo 0-100 km/h in appena 3″5, con una velocità di punta dichiarata pari a 314 km/h. Il V8, che gli ingegneri hanno posizionato il più in basso possibile per ottenere una migliore distribuzione dei pesi ed un abbassamento del baricentro, è stato poi abbinato ad un cambio ZF doppia frizione ad 8 rapporti che, posizionato nella parte posteriore della vettura e munito di uno specifico software, garantisce secondo Aston Martin cambiate fulminee ed una longevità fuori dal comune per i doppia frizione tradizionali. Proporzionati alle prestazioni velocistiche della Vantage sono anche i freni, con dischi ventilati in acciaio da 400 mm all’avantreno e da 360 mm al posteriore che trovano posto all’interno di cerchi da 20″, abbinati a pneumatici 255/40 all’anteriore e 295/35 al posteriore.

© Drew Gibson
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Elemento di rottura rispetto al recente passato è poi l’abitacolo che, oltre ad offrire solamente due posti secchi, si discosta in maniera piuttosto netta dallo stile delle ultime Aston Martin. Rispetto ad una consolle centrale dall’andamento “a cascata”, infatti, la nuova Vantage mette in mostra un tunnel centrale molto compatto, sovrastato dal display multifunzione da 8″, con tutti gli elementi che sono stati anche qui pensati per favorire al massimo il pilota. I paddle del cambio, ad esempio, sono stati ridisegnati per consentire a chi guida di tenere il più possibile le mani fisse sul volante, mentre i comandi del tunnel centrale sono un insieme di pulsanti e rotelle che promette di essere molto intuitivo e funzionale. Il pellame la fa da padrone nell’abitacolo, abbinata a svariati elementi in Alcantara e ad una lista praticamente infinita di possibili personalizzazioni, che vanno dagli interni totalmente in pelle alle finiture in carbonio per la plancia. Il bagagliaio, ovviamente, non ha la capacità di un minivan: il baule ha una capienza pari a 350 l, per un dato che porta la Vantage comunque in linea con le concorrenti.

© Drew Gibson
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Per vedere qualche esemplare della nuova Vantage in giro per le strade europee, stando al comunicato ufficiale di Aston Martin, bisognerà molto probabilmente attendere il secondo trimestre del 2018. E, ovviamente, bisognerà incontrare qualcuno che per lei abbia deciso di spendere i 154.000 € che, almeno in Germania, saranno necessari per acquistarla.





Tags : Aston Martinaston martin vantagegaydonvantage
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow