close
4 RuoteFormula 1Su pista

Budget Cap, Wolff e Mekies in coro: “Vogliamo chiarezza”. Horner: “Ci stanno diffamando”





Dopo le indiscrezioni emerse alla vigilia del weekend di Singapore di una presunta violazione del Budget Cap da parte di Red Bull, Laurent Mekies e Toto Wolff attaccano la scuderia austriaca e domandano chiarezza alla FIA. Christian Horner difende la sua squadra e minaccia azioni legali contro le illazioni dei Team Principal rivali.

Budget Cap
© Clive Rose / Getty Images / Red Bull Content Pool

Dopo ben tre settimane di pausa dal GP di Monza, si torna finalmente in pista in quel di Singapore. Mentre tutti i tifosi non vedevano l’ora che riprendesse l’azione in pista, il fine settimana orientale si è aperto con un’indiscrezione: Red Bull e Aston Martin potrebbero aver violato il Budget Cap nel corso della stagione 2021. La presunta infrazione ha fatto presto il giro del paddock e non solo, ed è attualmente sulla bocca di tutti. Il primo commento riguardante la questione è stato quello di Toto Wolff, che intervistato da Sky nel corso delle prove libere del venerdì ha dichiarato: “Non è solamente riguardo al 2021, è anche riguardo al 2022 e 2023. Per prima cosa, un milione di dollari in più è la differenza tra vincere e perdere un mondiale. Inoltre, voglio dire che noi abbiamo fiducia nella trasparenza e nella leadership della FIA per quanto riguarda il Cost Cap, che è una delle parti più importanti del nuovo regolamento: avere tutte le squadre sullo stesso Cost Cap. Per questo motivo dobbiamo capire cosa è successo. Non è un segreto che ci siano due squadre coinvolte, e per questo siamo preoccupati di vedere cosa sarà deciso.” Il Team Principal della Mercedes ha quindi così concluso: “Se noi, Ferrari e Mercedes, sappiamo oggi che possiamo spendere 5 milioni in più senza incorrere in una penalità grande, lo facciamo. Voglio avere chiarezza dalla FIA e capire quali saranno le conseguenze.

Come ci si aspettava, il tema del Budget Cap è stato protagonista della conferenza stampa dei team del sabato mattina, dove Laurent Mekies è stato subito incalzato sull’argomento. Il Racing Director della Ferrari si è così espresso: “Per prima cosa sta alla FIA decidere riguardo all’infrazione, ed eventualmente a quali sanzioni ricorrere in caso di infrazione. Noi vogliamo avere valutazioni chiare e trasparenti riguardo a quello che è successo e vogliamo che siano prese misure severe se c’è stata un’infrazione. […] Cosa farei con 5, 7, o 10 milioni in più? Il calcolo è semplice. Sette milioni sono circa 70 ingegneri in più, che darebbero un serio vantaggio in termini di tempo sul giro“. Successivamente, Mekies ha espresso il suo pensiero riguardo alle possibili zone grigie all’interno del regolamento finanziario: “Non penso che le zone grigie siano un problema al momento: abbiamo discusso con la FIA senza sosta per due anni. Era un regolamento nuovo, praticamente abbiamo la FIA che vive con noi in fabbrica, per domande e chiarimenti ogni settimana. Non penso che l’approccio giusto sia di cercare una zona grigia, sfruttarla e sperare che nessuno se ne accorga. Ogni volta che a noi vengono domande chiediamo alla FIA, come fa ciascun team, e loro ci danno una risposta. […] Per quanto ci riguarda c’è poco spazio per sorprese nei nostri confronti visto il modo in cui abbiamo dialogato nonstop negli ultimi due anni con la FIA“. Infine, per quanto riguarda l’eventuale penalità, ha aggiunto: “Se c’è un’infrazione nel 2021, che vantaggio ha portato per il 2022? E per il 2023? E dopo aver discusso il timing della penalità, come fare a rendere tale penalità significativa? Se alla fine la penalità è qualcosa sulla quale un team può scommettere in modo da guadagnare un vantaggio significativo allora tutto il sistema collassa. Per questo motivo c’è bisogno di severità nella questione.

Poco dopo le dichiarazioni di Mekies, è stato il turno di Christian Horner in conferenza stampa. Al Team Principal della Red Bull è stato chiesto se sia sicuro di rientrare all’interno del tetto massimo di spese. “Nella sottomissione che abbiamo consegnato a marzo siamo assolutamente al 100% al di sotto del cap” afferma Horner. “Ovviamente nei mesi successivi la FIA discute con noi domande e interpretazioni riguardo a quello che abbiamo presentato. Questo processo è ancora in corso, e la FIA non lo ha ancora completato a questo punto. Questo era chiaro nello statement che hanno rilasciato ieri sera. Aspettiamo con interesse l’esito di questo processo, e speriamo che sia nel prossimo futuro, ma rimaniamo assolutamente confidenti che siamo al di sotto del budget cap.” In seguito, il leader del team di Milton Keynes commenta così le insinuazioni rivolte verso Red Bull da parte dei rivali: “Siamo stati un attimo sorpresi dai commenti che sono arrivati da due dei nostri team rivali (Ferrari e Mercedes) ieri. La sottomissione tra i team e la FIA è confidenziale. Non ho idea dell’esito delle sottomissioni dei nostri rivali. Quindi sarei interessato a conoscere la loro fonte di informazione riguardo a queste affermazioni fittizie. Sono enormemente diffamatorie. Sono un’offesa verso di noi e non è un caso che escano nel momento in cui Max ha la sua prima chance per vincere il campionato del mondo. Come diavolo fanno ad avere queste informazioni? La FIA ha anche dichiarato di non aver ancora completato il processo (di verifica). Quindi a meno che ci sia un chiaro ritiro di queste affermazioni, le prenderemo molto seriamente e vedremo quali sono le opzioni disponibili per noi, perché è assolutamente inaccettabile ricevere commenti tipo quelli che sono stati fatti ieri, che sono totalmente, come ho già detto, diffamatori per il team, per il brand e anche per la Formula 1, e sarei interessato a capire da dove arrivino queste informazioni.” E conclude: “Penso sia una tattica disonesta che è stata impiegata per distrarre dalla mancanza di prestazione in pista quest’anno. E ovviamente, quando si fa riferimento all’anno scorso, a quest’anno e all’anno prossimo prendiamo la questione seriamente. La FIA deve occuparsene ma anche come Red Bull dobbiamo conisderare quale sia la nostra posizione riguardo ai commenti che sono stati fatti.

Fin dalla sua introduzione, il Budget Cap ha diviso il mondo della Formula 1, ed era solo questione di tempo prima che un simile problema emergesse. Ferrari e Mercedes ostentano la certezza di essere nella legalità, puntando così il dito verso Red Bull, e chiedendo una punizione severa nel caso in cui ci sia stata effettivamente una spesa di quest’ultima superiore ai limiti previsti dal regolamento. Certo è che fa storcere non poco il naso il fatto che il risultato della stagione 2021 possa essere messo in discussione a quasi un anno dalla sua conclusione, quando stiamo per incoronare il campione del mondo del 2022. Non possiamo fare altro che attendere i comunicati ufficiali della FIA, il primo dei quali dovrebbe arrivare nel corso della settimana, e sperare che venga fatta chiarezza su una questione molto complicata e delicata.





Tags : budget capf1f1 2022hornermekieswolff
Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.