Nick De Vries vince l’EPrix di Valencia. Il pilota olandese, partito dalla settima posizione, è stato autore di una bella rimonta, passando il leader Da Costa nell’ultimo giro e vincendo la seconda gara in carriera e stagione. E fin qui nulla di strano. Il problema è che il finale è stato uno dei più assurdi della storia del motorsport. Il continuo entrare e uscire della Safety Car ha portato a diverse riduzioni di energia, che ha portato parecchi piloti a fermarsi nell’ultima tornata, tanto che solo sei piloti hanno visto il traguardo senza essere squalificati. Secondo Nico Muller sulla Dragon Penske, al primo podio in Formula E, mentre terzo è Vandoorne, che era partito ultimo.
In qualifica Vandoorne ottiene la pole, ma la Direzione di Gara riscontra un problema con i codici a barre sulle gomme della sua Mercedes (mi ricorda qualcosa), e il belga è costretto a partire ultimo. Anche De Vries, terzo, viene penalizzato per aver superato i track limits in qualifica, e parte settimo. La pole dell’EPrix di Valencia va quindi a Da Costa, davanti a Gunther e Lynn. Al via, dopo un giro di Safety Car per la copiosa pioggia che bagna il Ricardo Tormo, Da Costa va in fuga, ma già dopo una tornata la vettura di sicurezza deve rientrare per un incidente tra Lotterer e Buemi, con il tedesco che mette fuori gioco lo svizzero. Dopo cinque minuti si riparte, e De Vries è scatenato, risalendo agilmente al secondo posto e iniziando a guadagnare tantissimo sulla DS che lo precede. Dietro di lui ben figurano le Mahindra, con Lynn che passa Gunther per la terza piazza e Sims che si porta sesto. Al quarto d’ora proprio Gunther è il primo dei big ad usare l’Attack Mode, seguito un giro dopo da tutti gli altri dei primi sei, Da Costa, De Vries, Lynn, Rowland e Sims. Al ventunesimo minuto però sempre il tedesco della BMW esce di pista, insabbiandosi e ritirandosi. Entra ancora in scena la Safety Car, per la terza volta, che rientra dopo tre minuti circa. Alla ripartenza De Vries è velocissimo, prova a prendere l’Attack Mode per attaccare Da Costa, ma proprio una attimo dopo nelle retrovie Sette Camara si tocca con Evans.
Incredibile ma vero, ancora Safety Car, la quarta, con De Vries che resta così fregato, non potendo usare la potenza extra. La Mini elettrica di sicurezza ripara ai box a dieci minuti e un giro dalla conclusione, e Da Costa alla ripartenza usa il secondo Attack Mode, mantenendo la prima piazza. Sembra fatta per il portoghese, ma dietro, ancora una volta, c’è un altro contatto tra Lotterer e Mortara. Per la quinta volta rientra la Safety Car.
A questo punto, è necessaria una piccola digressione per prepararvi agli ultimi due assurdi giri. Ogni volta che c’è una neutralizzazione la Direzione di Gara riduce l’energia, per lasciare che i piloti continuino ad avere la difficoltà del dover gestire. Con cinque Safety Car, quindi, la riduzione è tantissima, e quando si riparte per le ultime due tornate sono tutti in riserva. Bandiera verde, quindi, e subito si ferma Nato al penultimo giro. All’inizio dell’ultimo giro il leader Da Costa si pianta in mezzo al rettilineo, lasciando la posizione a De Vries. Non è l’ultimo. In successione, anche Lynn, Blomqvist e Turvey si fermano in mezzo alla pista. Altri, come Rowland, arrivano al traguardo, ma avendolo fatto usando più energia del disponibile, vengono squalificati. Il risultato è un’incredibile corsa ad eliminazione, da cui ne esce indenne De Vries, forse l’unico con meriti in questo “spettacolo”. L’autore di quest’articolo è sempre stato entusiasta della Formula E, difendendola da critiche a volte forse ingiuste. Ma lo spettacolo di oggi mi ha lasciato abbastanza perplesso. Continuerò a guardarla e a raccontarvela? Sì. Ma oggi il regolamento, mai come questa volta più improntato allo show che alla competizione pura, ha rovinato una gara che sarebbe potuta essere molto bella. Speriamo che si rendano conto che ciò che veramente gli appassionati vogliono sono delle belle gare, sì, ma che prima di tutto siano gare.
The finish… but not the finish. This is why energy management is perhaps THE most important aspect of Formula E#DHLValenciaEPrix @DHL_Motorsports pic.twitter.com/nDeYQvK08H
— ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 24, 2021
Comunque, alla fine della fiera sul podio ci vanno Muller e Vandoorne, sfruttando il caos finale. Al traguardo anche Cassidy, Rast e Frijns (che si prende il punto del giro veloce). Non arrivano al traguardo, ma vengono comunque classificati a punti, Da Costa, Lynn, Bird e Di Grassi. In classifica piloti De Vries torna in testa con 57 punti, davanti al compagno Vandoorne a 48, Bird (oggi impalpabile, ma può ringraziare i ritiri) a 45, Frijns a 43 e Evans a 39. Nei costruttori primeggia la Mercedes a 105, davanti a Jaguar a 84 e Virgin a 58.