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Ferrari, altolà agli entusiasmi: Leclerc e Hamilton predicano calma nonostante un “venerdì positivo”





Nonostante le dichiarazioni rilasciate alla vigilia invitassero saggiamente alla calma, il venerdì del Gran Premio di Monaco si è rivelato estremamente positivo per la Scuderia Ferrari. Il primo tempo ottenuto da Charles Leclerc tanto nelle FP1 quanto nelle FP2 indurrebbe all’ottimismo, così come il grande passo in avanti compiuto da Lewis Hamilton nelle libere del pomeriggio: tuttavia è decisamente troppo presto per cantare vittoria, e dalle parti di Maranello sembrano saperlo piuttosto bene.

© Javier Jimenez / DPPI

Giovedì pomeriggio, nel corso del tradizionale Media Day che si tiene alla vigilia di ogni weekend di gara, Charles Leclerc rispondeva così a chi gli chiedeva quante possibilità ci fossero di replicare anche quest’anno il successo del 2024: Poche, se vuoi una risposta onesta. Fatichiamo nelle curve di media-bassa velocità e qui ci sono solo curve lente. Sulla carta sarà un GP difficile”.

Fa quasi sorridere rileggere questa dichiarazione all’indomani del venerdì del Gran Premio di Monaco. Due sessioni di prove libere e ventiquattro ore dopo avere rilasciato questa intervista, infatti, Charles Leclerc si è ritrovato a leggere il suo nome tra quelli dei principali favoriti per la vittoria del GP. Merito del suo straordinario feeling con il circuito di casa, certamente, ma anche merito di una Ferrari SF-25 che a Monaco ha improvvisamente preso vita, come dimostrano le buone prestazioni ottenute anche da Lewis Hamilton. La monoposto di Maranello, con il set up adottato nel venerdì del Principato, funziona. Magari non proprio come la McLaren, che tanto nelle FP1 quanto nelle FP2 ha dato l’impressione di dovere ancora trovare la giusta quadra e che quindi ha forse nel taschino qualche decimo di margine, ma funziona.

Il venerdì è però spesso e volentieri una giornata poco indicativa dei reali valori in campo, a Monaco più di altrove. Le particolari caratteristiche del circuito monegasco – che Andrea Stella ha definito “una pesca” in un calendario fatto di mele e pere – mettono i team di fronte a qualche difficoltà in più, e non è quindi difficile capire perché scuderie e piloti attendano di mettersi alla prova nel corso delle FP3 del sabato prima di lasciarsi andare a pronostici più o meno ragionati. La stessa Scuderia Ferrari, nonostante l’ottimo stato di forma mostrato, morde il freno e disinnesca i facili entusiasmi: è decisamente troppo presto per lasciarsi andare a trionfalismi di qualsiasi tipo.

“Magari ora sono meno convinto del fatto che per noi sarà un weekend negativo, ma non sono neppure convinto del contrario – ha infatti esordito Leclerc davanti ai microfoni dei media al termine delle FP2 –Il venerdì di Monaco è una giornata particolare, molto particolare. Credo che tutti siano andati alla ricerca di riferimenti più precisi, quindi è ancora presto per potersi dire ottimisti in vista di qualifiche e gara”. “Non possiamo negare però che questo venerdì sia stato positivo per noi” – ha proseguito il monegasco – “Mi sono sentito sempre a mio agio con la vettura: la giornata non è iniziata come avrei voluto per via dell’incidente con Stroll, ma poi tutto è filato via liscio e posso quindi dirmi soddisfatto dell’auto. A prescindere dalla mescola utilizzata mi sentivo bene in auto, e le simulazioni di qualifica sono state buone. Questo è un buon segno, perché qui a Monaco è fondamentale partire davanti per sperare in un buon risultato”.

A un buon risultato, proprio in virtù della velocità finora palesata dalla Ferrari SF-25, sembra poter puntare questa volta anche Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha comprensibilmente impiegato più tempo di Leclerc per trovare il giusto ritmo tra le stradine monegasche che per il #16 sono il giardino di casa, ma nel corso delle FP2 anche il #44 è parso a proprio agio alla guida della Ferrari. “La seconda sessione di prove libere è andata meglio della prima, che era stata invece caratterizzata dal traffico – ha detto Hamilton, 3° al termine delle FP2 a 105 millesimi di ritardo da Leclerc – “Ho ancora del margine da trovare, ma nel complesso è stata una buona sessione”. “So di poter migliorare in alcune traiettorie e in alcune frenate: solo alla Curva 1 perdo circa un decimo, per dire” – ha proseguito il #44 – C’è qualcosina da sistemare qua e là, nel giro nel suo complesso. Anche sull’auto ci saranno da fare degli interventi minimi, ma niente di più: non penso che faremo chissà quali modifiche”.

Charles Leclerc e Lewis Hamilton, così come i loro 18 colleghi, sono ora attesi dalla giornata di sabato, la prova più difficile del particolarissimo esame monegasco della Formula 1. Vedremo di che segno saranno le dichiarazioni rilasciate dopo la conclusione delle FP3 e – soprattutto – delle qualifiche: è da quelle che si capirà davvero in che direzione potrà volgere il weekend del Principato.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1" e dell'agenzia di comunicazione FT Communication, sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi Racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow.