Lando Norris vince una pazza Sprint Race a Miami davanti a Piastri e Hamilton, mentre delusione e sfortuna per Antonelli, che prima perde tre posizioni in partenza e poi viene incolpevolmente colpito da Verstappen in corsia box nel passaggio dalle gomme intermedie a quelle da asciutto.

Succede di tutto nella Sprint Race del GP di Miami: pioggia, duelli, contatti, strategie Ferrari azzeccate, e alla bandiera a scacchi è Lando Norris a tagliare il traguardo prima di tutti: il #4 precede il compagno di squadra Oscar Piastri grazie all’uscita propizia della Safety Car negli ultimi giri. Lewis Hamilton è terzo a seguito di un’ottima strategia Ferrari nel passaggio dalle gomme intermedie alle gomme da asciutto. Male Antonelli, che dopo la strepitosa pole position di venerdì perde ben tre posizioni in partenza, ed è anche sfortunato nel suo pit stop. Disastro totale per Verstappen, che a causa di un unsafe release (ai danni proprio di Antonelli) prende ben 10 secondi di penalità e chiude ultimo. Di seguito il recap completo della gara.
Pre gara: Leclerc nel muro e ritardo
I colpi di scena nella Sprint Race di Miami cominciano già una ventina di minuti prima dell’inizio della gara stessa, con un violento diluvio che sia abbatte sul circuito della Florida. A farne le spese, complici delle gomme intermedie probabilmente non proprio adatte per le condizioni della pista, è Charles Leclerc, che nel corso dell’outlap per andare a schierarsi in griglia subisce un forte acquaplanning e sbatte contro il muro, danneggiando irrimediabilmente la sua SF-25. Il #16 non potrà quindi prendere parte alla corsa, ma non dovrebbe avere problemi a disputare le qualifiche più tardi. Dopo un paio di formation laps effettuati dietro la Safety Car, è evidente che le condizioni della pista e le condizioni di visibilità siano proibitive, e la gara viene quindi ritardata di mezzora.
La partenza e i primi giri
La Sprint Race parte con una standing start quando il conteggio dei giri segna 3/18, e allo spegnimento dei semafori è Andrea Kimi Antonelli ad avere la peggio: il giovane talento italiano ha dalla pole uno spunto peggiore di Oscar Piastri in seconda posizione, che ne approfitta buttandosi all’interno di curva uno guadagnando così la testa della corsa. Antonelli va lungo e perde altre due posizioni a favore di Lando Norris e Max Verstappen, mentre Hamilton e Russell combattono per la quinta possizione, che rimane al pilota della Mercedes. Nei primi giri di gara non succede molto, e a parte una paio di botta e risposta tra Sainz e Ocon per la dodicesima posizione le emozioni sono poche. Verso metà gara, per la precisione al giro 11/18, Yuki Tsunoda si ferma ai box per passare dalle gomme intermedie alle gomme da asciutto, dando il via ad una serie di pit stop che sconvolgono il risultato della corsa.
Seconda metà di gara: pit stop, incidenti e Safety Car
Al giro 12/18 la classifica segna Piastri in prima posizione, seguito da Norris, Verstappen, Antonelli, Russell e Hamilton, che si trova molto in difficoltà a girare sulle gomme intermedie, e decide di rientrare ai box per montare le gomme soft. Tornato in pista, il ritmo del #44 è indiavolato, e diventa chiaro anche al resto della griglia che la scelta giusta sia quella di montare le gomme da asciutto. Nel corso del giro successivo, sono Verstappen e Antonelli ad effettuare il loro pit stop, o meglio, solo Verstappen, il quale viene rilasciato dalla propria piazzola proprio mentre sopraggiungeva Antonelli in corsia box: l’ala anteriore del campione del mondo in carica impatta contro la posteriore sinistra di uno sfortunato Antonelli, che è costretto a proseguire e non riesce quindi a cambiare le gomme. Verstappen prenderà 10 secondi di penalità per unsafe release, che lo porteranno a chiudere la Sprint Race in ultima posizione. Al giro 14/18 è il turno di Piastri e Russell, mentre Norris si fermerà solo nel giro successivo, rischiando in teoria la posizione non solo sul compagno di squadra, ma anche su un arrembante Lewis Hamilton, che nel frattempo ha superato Verstappen in pista e Russell grazie alla sosta anticipata, portandosi così in una virtuale terza, se non addirittura seconda, posizione. Proprio mentre Norris è ai box, Lawson impatta contro la posteriore destra di Alonso lanciandolo nel muro, causando così l’uscita della Safety Car, che ancora una volta è propizia al #4 a Miami. Piastri dovrà quindi accontentarsi della seconda posizione, mentre Hamilton e la Ferrari risollevano una Sprint Race iniziata non nel migliore dei modi conquistando il gradino più basso del podio.
Di seguito la classifica dei primi 8 al termine della Sprint Race del GP di Miami, mentre qui trovate tutti gli orari per il resto del weekend.
